Considerazioni sulle elezioni comunali

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Come mai in precedenza le imminenti elezioni europee stanno assumendo connotati nazionali con allegate alcune oggettive distorsioni.

Che solo in Italia sia da tempo sdoganata la quantomeno discutibile prassi di presentarsi candidati alle europee per poi, ad elezione avvenuta, non andare a Bruxelles ma farsi sostituire da altri, è ormai un fatto noto. Ma che, banalizzando l'importante e gravoso impegno rappresentativo in Europa, si utilizzino le relative elezioni per misurare il proprio consenso in Italia può purtroppo rappresentare un ulteriore detrimento del già precario spirito partecipativo.

Se in Politica le convenienze di parte sembrano prevalere a livelli così alti, dovremmo perlomeno auspicarci che almeno a livello locale rimangano prioritarie le logiche del primato della soluzione dei problemi concreti e della credibilità, sia personale che di squadra, dei nostri rappresentanti.

Stiamo invece assistendo spesso a vere e proprie trattative spartitorie tra “alleati” finalizzate alla maggior resa possibile in termini elettorali.

Proprio di una di queste, riportate sulla cronaca giornalistica, parlavo già in un mio precedente articolo https://www.casateonline.it/notizie/142961/quando-la-logica-spartitoria-rischia-di-impoverire-anche-la-politica-locale che vorrei ora integrare in modo mirato rispetto alle imminenti elezioni comunali di Oggiono, visto che è la mia Comunità di appartenenza.

La prima considerazione che mi sorge è che occorra ovviamente sì valutare la credibilità di programmi e candidati ma nel contempo, quando le forze e le coalizioni sono dichiaratamente “targate”, anche le idee di fondo che sorreggono le forze partitiche a cui esplicitamente si ispirano.

Pur essendo io non iscritto ad alcun partito ed anzi essendomi anche in passato qualificato come semplice cittadino che approfondisce e valuta fatti e scelte concrete non secondo logiche di stretta appartenenza, non posso quindi non considerare le idee guida che stanno dietro ai partiti a cui aderiscono i candidati locali.

Quindi in concreto come non rilevare una prima, certamente non secondaria, differenza in salsa oggionese (ma anche espressione elettorale di altre località): Alla coalizione smaccatamente di centro-destra (visti gli attuali rapporti di forza si potrebbe meglio definire di destra-destra) si oppone una lista civica (forse l'unica tesserata di “sinistra” è la sindaca uscente che si ripresenta per un nuovo mandato) sulla falsariga della compagine che ha vinto le precedenti elezioni.

Ovviamente se si vuole giudicare l'attuale Amministrazione, e quindi pure in qualche modo la validità dei candidati civici anche subentranti, occorre valutare soprattutto quanto fatto nei 5 anni di mandato in scadenza. Su questo ognuno ovviamente avrà il proprio punto di vista, sperabilmente fondato non tanto sul sentito dire e sul chiacchiericcio ma sull'approfondimento nel merito delle scelte politiche ed amministrative realmente attuate.

Su questo, il materiale significativo non sembra indubbiamente mancare.

Ma invece rispetto alla rinnovata coalizione di centro-destra, che ha tatticamente ricomposto la rottura della precedente tornata elettorale secondo peraltro una assai discutibile logica spartitoria territoriale, come non rilevare che il candidato sindaco Negri, che pure non conosco se non per le sue illustrative dichiarazioni riportate dai media locali, sia palesemente schierato in FdI (Fratelli d'Italia di cui è massima espressione l'attuale Presidente del Consiglio Giorgia Meloni) in quanto suo Segretario Provinciale?

La differenza, non sfuggirà a nessuno, non è di poco conto in quanto questo palese connotato consente di valutare questo candidato, come altri della sua coalizione marcatamente targati, anche, ma direi soprattutto, in base alle idee e alle politiche messe in campo a livello nazionale, visto che di fatto vi si identifica.

Quindi il cittadino elettore , oltre a valutare giustamente le caratteristiche personali dei vari candidati di entrambe le parti, sappia bene a chi da' il proprio consenso anche a livello locale.

Una cosa, tra le tante, mi sembra particolarmente e oggettivamente fondata: quello che sta facendo questo Governo non va certamente a tutelare le categorie sociali ed economiche più deboli come pure sia assai pericoloso il suo palese tentativo di forzare in termini autoritari la nostra preziosissima Costituzione.

Ricordiamocene bene quando si andrà doverosamente a votare. 
Germano Bosisio
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