Casatenovo: gli studenti di quinta davanti all'Albero di Falcone
Si è rinnovato anche quest'anno l'appuntamento davanti all'Albero di Falcone. Stamani gli studenti delle classi quinte dei plessi facenti parte dell'istituto comprensivo di Casatenovo - ovvero C.na Bracchi, Capoluogo, C.na Grassi e C.na Crotta - si sono infatti riuniti nei pressi del palazzo comunale alla presenza delle autorità, per ricordare il magistrato vittima della strage di Capaci.
Un momento commemorativo bagnato dalla pioggia battente, ma comunque significativo, che ha visto intervenire alcuni esponenti della giunta comunale uscente. Ad accogliere i ragazzi infatti, c'era l'assessore all'istruzione Gaetano Caldirola che ha ricordato la scelta, assunta due anni fa, di piantumare l'albero con le allora classi quinte, alla presenza dell'Arma dei Carabinieri. Un modo, semplice ma concreto, per ricordare la morte di Giovanni Falcone, ma soprattutto la necessità di combattere la mafia (e più in generale la criminalità organizzata) nel nome della giustizia.
Particolarmente apprezzata la presenza di don Lorenzo Motta; il responsabile della pastorale giovanile della comunità Maria Regina di Tutti i Santi, dopo aver condiviso una riflessione con i ragazzi presenti, ha benedetto l'albero, esortandoli ad una preghiera. Un invito esteso anche agli alunni di fede differente da quella cattolica: ognuno è stato infatti chiamato ad un momento del tutto personale, di raccoglimento.
E' stata poi la volta degli studenti che, insieme alle proprie insegnanti, hanno intonato la canzone ''Pensa'' di Fabrizio Moro. Un brano scritto dall'autore quale omaggio ad un'altra vittima della mafia, Paolo Borsellino, i cui passi più significativi sono stati inseriti in un cartellone realizzato dai ragazzi stessi ed esibito nel corso della cerimonia, dopo essere stato assemblato come se si trattasse di un puzzle.
Nelle ultime settimane gli alunni di classe quinta hanno portato avanti un progetto alla scoperta del magistrato guidati dalla lettura del volume ''Per questo mi chiamo Giovanni'', romanzo uscito nel 2004 e scritto da Luigi Garlando. E' stata l'occasione anche per approfondire il concetto di mafia; un fenomeno che va combattuto con coraggio, nel nome del bene comune.
Un momento al quale hanno assistito anche altri amministratori comunali, il vicario del dirigente scolastico, Elisa Galbusera, gli Alpini ed il comandante della Polizia locale Matteo Tocchetto.
A chiudere la cerimonia, prima dell'Inno di Mameli che è risuonato in Piazza Repubblica, le parole del vicesindaco Marta Comi che ha esortato i ragazzi a fare ognuno la propria parte, ricordando l'appuntamento di questa sera, quando a Villa Mariani alle ore 20.45, sarà consegnata una copia della Costituzione ai neo diciottenni. Un modo per essere informati dei propri diritti e doveri, con una presa di coscienza sul contributo che ciascuno, nel suo piccolo, può dare al miglioramento della società.
Alcune immagini della cerimonia di questa mattina davanti al municipio
Un momento commemorativo bagnato dalla pioggia battente, ma comunque significativo, che ha visto intervenire alcuni esponenti della giunta comunale uscente. Ad accogliere i ragazzi infatti, c'era l'assessore all'istruzione Gaetano Caldirola che ha ricordato la scelta, assunta due anni fa, di piantumare l'albero con le allora classi quinte, alla presenza dell'Arma dei Carabinieri. Un modo, semplice ma concreto, per ricordare la morte di Giovanni Falcone, ma soprattutto la necessità di combattere la mafia (e più in generale la criminalità organizzata) nel nome della giustizia.
Da sinistra don Lorenzo Motta e il vicesindaco Marta Comi
Particolarmente apprezzata la presenza di don Lorenzo Motta; il responsabile della pastorale giovanile della comunità Maria Regina di Tutti i Santi, dopo aver condiviso una riflessione con i ragazzi presenti, ha benedetto l'albero, esortandoli ad una preghiera. Un invito esteso anche agli alunni di fede differente da quella cattolica: ognuno è stato infatti chiamato ad un momento del tutto personale, di raccoglimento.
E' stata poi la volta degli studenti che, insieme alle proprie insegnanti, hanno intonato la canzone ''Pensa'' di Fabrizio Moro. Un brano scritto dall'autore quale omaggio ad un'altra vittima della mafia, Paolo Borsellino, i cui passi più significativi sono stati inseriti in un cartellone realizzato dai ragazzi stessi ed esibito nel corso della cerimonia, dopo essere stato assemblato come se si trattasse di un puzzle.
Nelle ultime settimane gli alunni di classe quinta hanno portato avanti un progetto alla scoperta del magistrato guidati dalla lettura del volume ''Per questo mi chiamo Giovanni'', romanzo uscito nel 2004 e scritto da Luigi Garlando. E' stata l'occasione anche per approfondire il concetto di mafia; un fenomeno che va combattuto con coraggio, nel nome del bene comune.
Un momento al quale hanno assistito anche altri amministratori comunali, il vicario del dirigente scolastico, Elisa Galbusera, gli Alpini ed il comandante della Polizia locale Matteo Tocchetto.
A chiudere la cerimonia, prima dell'Inno di Mameli che è risuonato in Piazza Repubblica, le parole del vicesindaco Marta Comi che ha esortato i ragazzi a fare ognuno la propria parte, ricordando l'appuntamento di questa sera, quando a Villa Mariani alle ore 20.45, sarà consegnata una copia della Costituzione ai neo diciottenni. Un modo per essere informati dei propri diritti e doveri, con una presa di coscienza sul contributo che ciascuno, nel suo piccolo, può dare al miglioramento della società.
G.C.