Casatenovo: la bella lezione di sport e di vita impartita da Cassioli ai neo maggiorenni
Non solo la libertà, ma anche il coraggio di andare oltre ogni limite e di inseguire i propri sogni. E' l'invito che l'amministrazione comunale di Casatenovo ieri sera ha rivolto ai neo diciottenni intervenuti all'auditorium Graziella Fumagalli di Villa Mariani per ritirare una copia della Costituzione. Un appuntamento divenuto ormai una piacevole tradizione, che si ripete ogni anno in vista della Festa della Repubblica e che ieri sera ha visto intervenire un ospite speciale: Daniele Cassioli, atleta paralimpico, campione di sci nautico con la maglia azzurra.
Ipovedente, il 37enne originario di Varese ha offerto ai presenti una bella lezione di vita. ''Grazie per questo invito che mi gratifica tanto'' ha detto, rispondendo alle domande del consigliere alle politiche giovanili, Gaia Riva. ''I miei genitori mi hanno avvicinato presto allo sport. Ho iniziato con il nuoto, pur con qualche difficoltà, ma poi mi sono appassionato. Nulla è impossibile. Considero lo sport un pezzo di strada verso la velocità e giorno dopo giorno sono diventato sempre più bravo'' ha detto Daniele Cassioli, facendo appunto riferimento alla specialità di cui è divenuto campione.
Eppure non è facile, la strada spesso è in salita. Bisogna accettare dei no, al divertimento si arriva con impegno, sacrificio e fatica. ''Va allenato il coraggio nelle piccole cose'' ha aggiunto lo sportivo, specificando come il dialogo ed il confronto costante con gli altri lo abbia aiutato a superare le situazioni di difficoltà. ''Serve raccontarsi, come stiamo facendo questa sera e non avere paura di chiedere aiuto''.
L'articolo 3 della nostra Costituzione rivendica l'uguaglianza dei diritti, che dovrebbe riguardare tutti. Ti sei sempre sentito accolto? Ha chiesto Gaia Riva all'ospite. ''Non sempre'' ha risposto Daniele Cassioli, facendo riferimento a quei servizi che non sono accessibili alle persone ipovedenti, allargando poi il campo al resto della disabilità.
''I diritti non sono sempre rispettati e nel mio piccolo cerco di condividere queste fatiche. Anche per questo ho fondato un'associazione il cui obiettivo è quello di aiutare gli altri ad entrare in contatto con lo sport. C'è molto da fare ancora, ma siamo qui per questo''.
E poi ancora la necessità di vivere con gioia quello che si fa, più che di vincere, e di volersi bene. ''Allenarsi a fare felicemente le cose'' ha detto poi Cassioli rivolgendosi alla platea.
Insomma, davvero una bella lezione per i diciottenni intervenuti ieri sera a Villa Mariani. La stessa che hanno dato atleti ed allenatori del Baskin, esperienza di sport inclusivo nata negli scorsi mesi in Casatesport, grazie al lavoro della commissione disabilità.
Gli allenatori Giuseppe Ancora e Christian Perego, intervenuti con alcuni atleti, hanno raccontato il progetto, esortando i presenti ad unirsi a loro per rendere ancora più bella questa esperienza condivisa. ''Grazie anche ai genitori e a tutti quelli che in modo partecipato e sentito fanno parte di questo progetto'' hanno detto i coach.
Spazio dunque alla premiazione dei ragazzi intervenuti alla serata. A ciascuno il sindaco Filippo Galbiati e il consigliere Gaia Riva - oltre naturalmente all'ospite Cassioli - hanno consegnato una copia della Costituzione, mentre l'Avis Casatenovo ha fornito del materiale informativo sulla donazione, nella speranza che sempre più giovani possano avvicinarsi a questa importante realtà.
''In questo documento c'è la vostra libertà di persona, garanzia per il futuro. Una libertà che diventa ancora più piena se si unisce ai doveri che dovete sostenere'' ha detto ai giovani il primo cittadino che nel suo intervento ha citato il presidente della Repubblica Sergio Mattarella e l'antifascista Giacomo Matteotti, di cui quest'anno ricorreva il centenario della scomparsa.
''Eppure non c'è solo la libertà: avete il dovere di restituire quel tanto che avete ricevuto. Voi tutti siete persone diverse, uniche e irripetibili. Fate diventare la vostra vita piena, con coraggio e senza paure'' ha concluso Galbiati, ricordando gli importanti esempi forniti da Daniele Cassioli e dai ragazzi del Baskin.
Alcune foto di gruppo a ricordo della serata hanno chiuso l'iniziativa, con l'auspicio che i neo diciottenni possano essere tornati a casa arricchiti di un messaggio importante.
L'atleta paralimpico Daniele Cassioli con il consigliere Gaia Riva
Ipovedente, il 37enne originario di Varese ha offerto ai presenti una bella lezione di vita. ''Grazie per questo invito che mi gratifica tanto'' ha detto, rispondendo alle domande del consigliere alle politiche giovanili, Gaia Riva. ''I miei genitori mi hanno avvicinato presto allo sport. Ho iniziato con il nuoto, pur con qualche difficoltà, ma poi mi sono appassionato. Nulla è impossibile. Considero lo sport un pezzo di strada verso la velocità e giorno dopo giorno sono diventato sempre più bravo'' ha detto Daniele Cassioli, facendo appunto riferimento alla specialità di cui è divenuto campione.
Eppure non è facile, la strada spesso è in salita. Bisogna accettare dei no, al divertimento si arriva con impegno, sacrificio e fatica. ''Va allenato il coraggio nelle piccole cose'' ha aggiunto lo sportivo, specificando come il dialogo ed il confronto costante con gli altri lo abbia aiutato a superare le situazioni di difficoltà. ''Serve raccontarsi, come stiamo facendo questa sera e non avere paura di chiedere aiuto''.
A sinistra il sindaco Filippo Galbiati
L'articolo 3 della nostra Costituzione rivendica l'uguaglianza dei diritti, che dovrebbe riguardare tutti. Ti sei sempre sentito accolto? Ha chiesto Gaia Riva all'ospite. ''Non sempre'' ha risposto Daniele Cassioli, facendo riferimento a quei servizi che non sono accessibili alle persone ipovedenti, allargando poi il campo al resto della disabilità.
''I diritti non sono sempre rispettati e nel mio piccolo cerco di condividere queste fatiche. Anche per questo ho fondato un'associazione il cui obiettivo è quello di aiutare gli altri ad entrare in contatto con lo sport. C'è molto da fare ancora, ma siamo qui per questo''.
E poi ancora la necessità di vivere con gioia quello che si fa, più che di vincere, e di volersi bene. ''Allenarsi a fare felicemente le cose'' ha detto poi Cassioli rivolgendosi alla platea.
Insomma, davvero una bella lezione per i diciottenni intervenuti ieri sera a Villa Mariani. La stessa che hanno dato atleti ed allenatori del Baskin, esperienza di sport inclusivo nata negli scorsi mesi in Casatesport, grazie al lavoro della commissione disabilità.
L'esperienza del Baskin raccontata dai protagonisti
Gli allenatori Giuseppe Ancora e Christian Perego, intervenuti con alcuni atleti, hanno raccontato il progetto, esortando i presenti ad unirsi a loro per rendere ancora più bella questa esperienza condivisa. ''Grazie anche ai genitori e a tutti quelli che in modo partecipato e sentito fanno parte di questo progetto'' hanno detto i coach.
Spazio dunque alla premiazione dei ragazzi intervenuti alla serata. A ciascuno il sindaco Filippo Galbiati e il consigliere Gaia Riva - oltre naturalmente all'ospite Cassioli - hanno consegnato una copia della Costituzione, mentre l'Avis Casatenovo ha fornito del materiale informativo sulla donazione, nella speranza che sempre più giovani possano avvicinarsi a questa importante realtà.
Alcuni momenti della consegna della Costituzione
''In questo documento c'è la vostra libertà di persona, garanzia per il futuro. Una libertà che diventa ancora più piena se si unisce ai doveri che dovete sostenere'' ha detto ai giovani il primo cittadino che nel suo intervento ha citato il presidente della Repubblica Sergio Mattarella e l'antifascista Giacomo Matteotti, di cui quest'anno ricorreva il centenario della scomparsa.
''Eppure non c'è solo la libertà: avete il dovere di restituire quel tanto che avete ricevuto. Voi tutti siete persone diverse, uniche e irripetibili. Fate diventare la vostra vita piena, con coraggio e senza paure'' ha concluso Galbiati, ricordando gli importanti esempi forniti da Daniele Cassioli e dai ragazzi del Baskin.
Alcune foto di gruppo a ricordo della serata hanno chiuso l'iniziativa, con l'auspicio che i neo diciottenni possano essere tornati a casa arricchiti di un messaggio importante.
G.C.
