Oggiono: la poesia diventa arte con la mostra NoiBrera

Adesso ti dico: questo è il titolo scelto dall’associazione di promozione sociale "NoiBrera" per la mostra artistica in ricordo di Roberto Monevi, nel pomeriggio di sabato 1 giugno, in Villa Sironi. Il sodalizio, nato nel 2016, è orientato alla divulgazione e alla valorizzazione dell’arte in tutte le sue forme. L’integrazione tra professionisti di diversi ambiti garantisce un impegno costante nell’organizzazione di eventi culturali sul territorio, a partire dalla loro sede ''Stecca 3.0'' a Milano. 
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''Questa associazione - ci ha spiegato Marco Civardi, membro dell’organizzazione - è nata dopo trent’anni, in seguito a un incontro tra ex compagni di scuola del liceo artistico di Brera: tra artisti, grafici, architetti e altre professioni, in base alle loro capacità e percorsi di vita hanno dato vita a NoiBrera. Nel 2022 è venuto a mancare all’improvviso Roberto Monevi, uno dei fondatori e punto centrale di questa associazione''.
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''Il fratello, curiosando tra le sue cose, ha trovato un libro di poesie, dal titolo Adesso ti dico, scritte nel 1985. Dal momento che era già pronto, abbiamo deciso di mantenere l’originale, a partire dallo stile di scrittura, per poi impaginarlo e stamparlo. Successivamente, abbiamo pensato di dedicargli anche questo omaggio: grazie al coinvolgimento di 35 artisti, abbiamo rappresentato, secondo stili differenti, tipici di ogni artista, le poesie scritte da lui'' ha aggiunto.
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A ogni artista è stata assegnata una creazione del socio fondatore storico, con l’obiettivo di interpretare, nel rispetto della propria cifra stilistica, il messaggio nascosto dietro a questi pensieri intimi e personali.
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''In generale, il nostro scopo - ci ha raccontato Clara Cappelletti, segretaria organizzativa - è la promozione sociale dell’arte, in tutte le sue declinazioni, ma questa rappresenta un appuntamento un po’ più personale, per ricordare un nostro caro amico. All’esposizione inoltre, abbiamo associato una lettura recitata, a cura della Compagnia Teatrale MettiunaserainStecca di Milano e l’accompagnamento musicale, animato dal talento dal Maestro Andrea Romani. Per questo, siamo contenti di essere arrivati alla terza edizione, preceduta dalla prima nella sede “Stecca 3.0” e da quella di Vigevano, grazie all’aiuto di un’altra associazione. Per questo traguardo così importante per noi, ringraziamo il Comune di Oggiono, per l’ospitalità e il sostegno''.
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''È la prima volta che veniamo ospitati in questo spazio meraviglioso, dove abbiamo avuto modo di allestire la mostra'' ha esordito il presidente, Renzo Dell’Ungaro, nella presentazione iniziale.
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''Questa esperienza nasce dalla collaborazione con altre associazioni e, in particolare, dalla storia del nostro amato collaboratore, venuto a mancare qualche anno fa. Proprio dalla sua visione, unita alla nostra, abbiamo realizzato sogni e progetti bellissimi, sempre in direzione della cultura, in una prospettiva più emozionale, che coinvolgesse la sfera della socialità. Tutte queste qualità abbiamo cercato di trasmetterle anche con questa iniziativa, significativa per noi, che, probabilmente, concluderemo con un appuntamento previsto a ottobre, a Sesto San Giovanni. Per questa occasione, vorrei ringraziare l’amministrazione comunale, con la speranza che ci saranno altre collaborazioni in futuro''.
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Augurio condiviso anche dall’assessore all’istruzione e alla cultura, Giovanni Corti, che ha ricordato il valore fondamentale dell’amicizia.
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''Il nostro primo incontro potrei definirlo un colpo di fulmine, a cui però volevamo dedicare un momento speciale, visto il programma ricco di eventi e la conclusione di un mandato. Nonostante questo, siamo contenti di averli ospitati, da un lato per valorizzare questo luogo, dall’altro per onorare questo artista. Infatti, l’aspetto che ci ha colpito maggiormente è l’amicizia che lega tutti i membri, che hanno incarnato le sue poesie, per non dimenticarlo mai. Vorrei concludere con una frase, che mi ha affascinato in modo particolare, in cui si afferma che vediamo la vita come un pozzo senza fondo''.
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''Credo che, malgrado questo atteggiamento sia radicato in noi, la vita si misuri in base a quanti secchi si riescono a sollevare: questa è la dimostrazione che Roberto Monevi ne ha alzati tanti e questo è l’auspicio che vorrei dedicare a tutti voi'' ha concluso.
V.I.
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