La poesia di Umberto Colombo/80: il fuoco, nulla regge al dramma
La settimana che volge al termine non ha avuto un buon inizio per il nostro network: l'auto della collega Luisa Biella ha subito un vile attacco incendiario. La solidarietà è subito arrivata da amici e lettori, così come da loro è giunto anche il sostegno a non lasciarsi intimorire e a proseguire nel nostro lavoro quotidiano.Umberto Colombo, rimanendo sul fatto di cronaca, ha dedicato il pensiero settimanale al fuoco. ''Mi dispiace per la vostra collega: ho letto della disavventura'' ha detto. ''Questa settimana siamo sul reale. Ho letto di tante tragedie causate dal fuoco e mi sono immaginato la sorpresa e l’improbabile possibilità d’intervenire, se non con una corsa verso il guaio. Ci buttiamo sul soggetto, ma il caldo, le bruciature, il pericolo di vita ci costringono al rinunciare. Le fiamme aumentano, guardi e ti senti attratto, senti lo scintillio delle cose che bruciano: è una sorpresa vederle avvolte dalla vampa micidiale. Sei quasi estasiato dalle cose che avvampano: sono nel loro incedere un crepitio di bellezza. Ti soffermi sul disfacimento dei tuoi valori, da un ricordo felice che se ne va. Purtroppo, il tuo mondo e i tuoi sogni sono soltanto cenere, ma tu ti fai coraggio e ricominci da capo. A volte l’imbecillità della gente crea disgrazie, distruzioni e morte''.
Grazie a Umberto Colombo che, con un pensiero rivolto alla collega attraverso la rubrica, manifesta la sua vicinanza al network.
Grazie a Umberto Colombo che, con un pensiero rivolto alla collega attraverso la rubrica, manifesta la sua vicinanza al network.
Il fuoco
Dalla scintilla ad una fiamma
da una fiamma a un gran rovente
nulla regge a questo dramma
dopo il fuoco non resta niente
Tutto brucia a vampa accesa
non v’è verso di fermarlo
sol con l’acqua avvien la resa
ma non sempre si puoi farlo
Alte lingue sopra al cielo
vampe alterne su quel tetto
luce a pira su quello stelo
non c’è niente di protetto
Il bagliore da gran lanterna
in fulgore si scalmana
la fiammata è resa alterna
da una lingua di caldana
Tutto è in forza al crepitio
nell’ardente grande fuoco
muto volge al suo desio
tutto quanto dura poco
Quanta storia che va in fumo
è un passato che finisce
arte e tempo per ciascuno
sotto un fuoco che garrisce
Siamo pronti col rifare
diamo al tempo alla ragione
quello perso non può tornare
già si parla in riedizione
Umberto Colombo