Casatenovo: Cristian Magni, il nuovo giovane talento del ciclismo locale, si racconta
Il casatese è da sempre patria della bicicletta, luogo prediletto per gli allenamenti degli atleti professionisti e non, ma anche fucina di nuovi talenti destinati a cose grandi. Tra i giovanissimi che percorrono le nostre strade c’è anche Cristian Magni, diciassettenne di Casatenovo che cresce in sella sognando un giorno di poter competere nella massima categoria. Al secondo anno dell’istituto Viganò di Merate si divide tra studio e ciclismo, è tesserato per il Gruppo Sportivo Alzate Brianza con cui corre gare in tutto il nord Italia.Per Cristian la passione per il ciclismo è qualcosa di profondo, un amore trasmesso direttamente da papà Massimo. E’ impossibile tenere il conto delle gare che hanno visto insieme in televisione e di quelle ammirate a bordo strada, presto anche lui ha voluto provarci.''Ho sempre amato il ciclismo e fin da piccolo mio papà mi ha messo in bicicletta. Inizialmente era un gioco, mi divertivo a pedalare in giro, poi crescendo ho capito che c’era molto di più. Nel 2018 sono entrato nella società di Cassina de' Bracchi e dall’anno successivo ho iniziato a gareggiare nella categoria G4; G5; G6, poi purtroppo sono stato costretto a cambiare società perché non c’erano le categorie successive'' ci spiega Cristian che ha iniziato a pedalare proprio con una squadra del territorio, la US Cassina de' Bracchi con sede a Casatenovo e con cui ha attraversato tutte le categorie giovanili. Poi da esordiente è passato al gruppo sportivo Alzate Brianza.Cristian è al secondo anno della categoria allievi e continua a crescere in sella alla sua bici dividendo gli impegni sportivi con quelli scolastici. Non è facile bilanciare le due cose, lo studio richiede impegno, ma con l’abitudine e con tanta voglia di fare ciclismo e scuola possono viaggiare insieme. La stagione agonistica è iniziata da circa due mesi e Cristian poco alla volta sta trovando la forma giusta e sta incominciando a credere in se stesso. ''La mia stagione non è iniziata benissimo, facevo fatica ad ingranare, ma finalmente ho trovato il colpo di pedale giusto. In squadra mi trovo bene, sto imparando tanto e spero di crescere ancora, ogni gara rappresenta per me la possibilità di mettermi alla prova. Qualche settimana da al Trofeo del Comune di Abbiategrasso ho raggiunto un ottimo risultato, ammetto che non me lo aspettavo perché la gara non era adattissima alle mie caratteristiche, invece una volta in corsa non mi sono più fermato. Sono felice del piccolo risultato raggiunto e spero di poter fare sempre meglio, in questi primi mesi stiamo correndo soprattutto in Lombardia ma i prossimi appuntamenti saranno tutti fuori regione'' prosegue Cristian che con mente lucida ci analizza tutte le sue ultime gare. L’anno prossimo passerà nella categoria junior e dovrà cambiare squadra di nuovo, molto probabilmente dovrà correre ancora più lontano da casa, ma non è spaventato, anzi è pronto a gettarsi in una nuova sfida.Nonostante sia già giugno la stagione per gli allievi è solo all’inizio e proprio nei mesi estivi, con la fine della scuola, si intensificano le gare. Il prossimo appuntamento sarà il 9 giugno a Cesenatico con una gara dedicata a Pantani, poi tanti allenamenti e corse in tutta Italia prima dei campionati italiani in programma in Toscana il 13 luglio. Cristian ci parla dei prossimi obiettivi con il sorriso e con la voglia di chi è intenzionato a dare il tutto e per tutto.
Il diciassettenne di Casatenovo sogna e non ha paura di farlo, un giorno gli piacerebbe diventare un professionista e tornare sulle strade di casa a giocarsi una di quelle corse che ama tanto vedere in tv. Ha l’imbarazzo della scelta, ci sono la Coppa Agostoni che si svolge in parte sul nostro territorio e il Giro di Lombardia, ma Cristian ama tanto tutte le corse di un giorno, quelle in cui per sopravvivere bisogna esser di passisti, degli uomini da classiche, proprio quello che spera di diventare. I suoi miti sono il campione del mondo Mathieu Van Der Poel, ma soprattutto il neo vincitore del Giro d’Italia Tadej Pogacar di cui ama la simpatia e la spontaneità. Cristian però guarda anche gli atleti di casa, spera di seguire quanto fatto dal monticellese Giacomo Villa, da quest’anno nella squadra belga della Bingoal, ma anche del caratese Leonardo Vesco di qualche anno più grande di lui.
Cristian ormai non si pone dei limiti perché quando si hanno degli obbiettivi così grandi chi si ferma è perduto, pensa alle prossime gare a quello che potrebbe diventare, alla scuola all’università e prima di salutarci ci svela una cosa: ''non so dove mi porterà la vita ma mi piacerebbe avere sempre accanto a me il ciclismo come atleta chissà portare nelle squadre nuovi metodi di allenamento''. Noi non possiamo fare altro che augurargli il meglio.
Il diciassettenne di Casatenovo sogna e non ha paura di farlo, un giorno gli piacerebbe diventare un professionista e tornare sulle strade di casa a giocarsi una di quelle corse che ama tanto vedere in tv. Ha l’imbarazzo della scelta, ci sono la Coppa Agostoni che si svolge in parte sul nostro territorio e il Giro di Lombardia, ma Cristian ama tanto tutte le corse di un giorno, quelle in cui per sopravvivere bisogna esser di passisti, degli uomini da classiche, proprio quello che spera di diventare. I suoi miti sono il campione del mondo Mathieu Van Der Poel, ma soprattutto il neo vincitore del Giro d’Italia Tadej Pogacar di cui ama la simpatia e la spontaneità. Cristian però guarda anche gli atleti di casa, spera di seguire quanto fatto dal monticellese Giacomo Villa, da quest’anno nella squadra belga della Bingoal, ma anche del caratese Leonardo Vesco di qualche anno più grande di lui.
Cristian ormai non si pone dei limiti perché quando si hanno degli obbiettivi così grandi chi si ferma è perduto, pensa alle prossime gare a quello che potrebbe diventare, alla scuola all’università e prima di salutarci ci svela una cosa: ''non so dove mi porterà la vita ma mi piacerebbe avere sempre accanto a me il ciclismo come atleta chissà portare nelle squadre nuovi metodi di allenamento''. Noi non possiamo fare altro che augurargli il meglio.
Giorgia Monguzzi