Don Antonio lascia Casatenovo, al suo posto don Massimo da Molteno
Don Massimo Santambrogio lascerà la comunità pastorale dei Santi Martino e Benedetto per spostarsi a guidare la comunità pastorale Maria Regina di Tutti i Santi di Casatenovo, con il posto reso vacante dal trasferimento di don Antonio Bonacina, che sarà destinato ad altro incarico, senza che sia ancora stato reso noto quale.
La comunicazione è stata data questa mattina durante le messe.
Ad annunciare il cambio alla guida della comunità di Molteno è stato lo stesso don Massimo, dando lettura di un messaggio dal vicario episcopale Monsignor Gianni Cesena.
“Me l’aspettavo perché le nomine fatte in questi anni vengono stabile a tempo e quindi era nell’aria. Solitamente hanno una durata di nove anni e io, qui a Molteno, ne ho fatti undici” ha detto il responsabile della comunità che comprende Molteno con Garbagnate Monastero, Brongio e Sirone. “La mia nomina, con la conseguente responsabilità, scatta dal primo settembre”.
Don Massimo si era insediato a Molteno nel 2014, dopo la parentesi di don Pietro Orsi che, nel settembre 2011, succedette allo storico parroco don Carlo Ambrosoni, alla guida della comunità per oltre quarant’anni.
“É stata un’esperienza molto positiva e molto bella. É stata una realtà in cui sono stato bene: sono stati anni durante i quali ho lavorato volentieri, vivendo un’esperienza positiva” ha commentato il parroco.
Sotto il suo magistero sono stati portati avanti diversi lavori di ammodernamento alle strutture, dalla chiesa dell’oratorio alle chiese di Brongio e Sirone, passando per l’intervento sul presbiterio della chiesa di San Giorgio e la riqualifica degli spazi oratoriani. “Sulle strutture, negli anni abbiamo fatto alcuni lavori grazie alla generosità delle persone” ha aggiunto.
Sul Martinetto, il volantino parrocchiale in diffusione ogni settimana in chiesa, don Massimo ha firmato l’introduzione con un titolo eloquente (“cambiamenti”) e riferito implicitamente al suo trasferimento: “Il cristiano non teme i cambiamenti, anzi, ad ogni incontro con Cristo, con la sua Parola e con Lui nell'Eucaristia, si avverte che non si può rimanere come si è sempre stati, si mette in moto la necessità di praticare un altro modo di stare al mondo, uno sguardo nuovo sulla realtà, una esigenza di vera fraternità, vincendo la paura di andare controvento e di ripartire da capo”.
Ci ha confermato: “Ci è dato di fare un pezzo di cammino e strada facendo si cresce insieme sia dal punto di vista della vita comunitaria sia nella cura degli ambienti che altri prima di noi hanno creato. Ciascuno fa un pezzetto e si inserisce dentro la storia e poi chi arriva manda avanti la comunità, mentre la gente continua a fare la sua parte. È un cammino continuo”.
In merito alle sue impressioni, ha commentato: “Oggi è un giorno della sorpresa. Ci sono le reazioni emotive che in questi giorni si stanno sentendo”.
Al suo posto, subentrerà l’attuale parroco di Arcore, don Giandomenico Colombo, che guida la comunità dal 2008. Proprio un anno fa concelebrò nel duomo di Milano le esequie funebri dell’ex presidente del consiglio Silvio Berlusconi, che aveva domicilio proprio nel comune brianzolo. Ancora prima, nel 2008, aveva celebrato, nella cappella di via San Martino, il matrimonio di Marina Berlusconi e Maurizio Vanadia e in seguito anche le esequie della “tata” dei figli del Cavaliere.
La comunicazione è stata data questa mattina durante le messe.
Ad annunciare il cambio alla guida della comunità di Molteno è stato lo stesso don Massimo, dando lettura di un messaggio dal vicario episcopale Monsignor Gianni Cesena.
“Me l’aspettavo perché le nomine fatte in questi anni vengono stabile a tempo e quindi era nell’aria. Solitamente hanno una durata di nove anni e io, qui a Molteno, ne ho fatti undici” ha detto il responsabile della comunità che comprende Molteno con Garbagnate Monastero, Brongio e Sirone. “La mia nomina, con la conseguente responsabilità, scatta dal primo settembre”.
Don Massimo si era insediato a Molteno nel 2014, dopo la parentesi di don Pietro Orsi che, nel settembre 2011, succedette allo storico parroco don Carlo Ambrosoni, alla guida della comunità per oltre quarant’anni.
“É stata un’esperienza molto positiva e molto bella. É stata una realtà in cui sono stato bene: sono stati anni durante i quali ho lavorato volentieri, vivendo un’esperienza positiva” ha commentato il parroco.
Sotto il suo magistero sono stati portati avanti diversi lavori di ammodernamento alle strutture, dalla chiesa dell’oratorio alle chiese di Brongio e Sirone, passando per l’intervento sul presbiterio della chiesa di San Giorgio e la riqualifica degli spazi oratoriani. “Sulle strutture, negli anni abbiamo fatto alcuni lavori grazie alla generosità delle persone” ha aggiunto.
Sul Martinetto, il volantino parrocchiale in diffusione ogni settimana in chiesa, don Massimo ha firmato l’introduzione con un titolo eloquente (“cambiamenti”) e riferito implicitamente al suo trasferimento: “Il cristiano non teme i cambiamenti, anzi, ad ogni incontro con Cristo, con la sua Parola e con Lui nell'Eucaristia, si avverte che non si può rimanere come si è sempre stati, si mette in moto la necessità di praticare un altro modo di stare al mondo, uno sguardo nuovo sulla realtà, una esigenza di vera fraternità, vincendo la paura di andare controvento e di ripartire da capo”.
Ci ha confermato: “Ci è dato di fare un pezzo di cammino e strada facendo si cresce insieme sia dal punto di vista della vita comunitaria sia nella cura degli ambienti che altri prima di noi hanno creato. Ciascuno fa un pezzetto e si inserisce dentro la storia e poi chi arriva manda avanti la comunità, mentre la gente continua a fare la sua parte. È un cammino continuo”.
In merito alle sue impressioni, ha commentato: “Oggi è un giorno della sorpresa. Ci sono le reazioni emotive che in questi giorni si stanno sentendo”.
Al suo posto, subentrerà l’attuale parroco di Arcore, don Giandomenico Colombo, che guida la comunità dal 2008. Proprio un anno fa concelebrò nel duomo di Milano le esequie funebri dell’ex presidente del consiglio Silvio Berlusconi, che aveva domicilio proprio nel comune brianzolo. Ancora prima, nel 2008, aveva celebrato, nella cappella di via San Martino, il matrimonio di Marina Berlusconi e Maurizio Vanadia e in seguito anche le esequie della “tata” dei figli del Cavaliere.
Come detto in apertura, non è ancora stato comunicato dove andrà don Antonio Bonacina, sacerdote dal 1985 e dal 2015 a Casatenovo. Originario di Cassago, ha già prestato servizio a Olginate, Brugherio, Brenna e nella vicina Lissone, prima di ricevere 9 anni fa le redini delle cinque parrocchie casatesi.