Casatenovo ricorda venerdì 21 giugno il naufragio dei migranti a Lampedusa
Nel mese di giugno si celebra la GIORNATA MONDIALE DEL RIFUGIATO, appuntamento annuale voluto dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, con l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica sulla condizione dei rifugiati e richiedenti asilo.
''La celebrazione della Giornata del Rifugiato vuole rappresentare non solo un’occasione di scambio ed incontro culturale, ma un passo importante verso la definizione di un dialogo costante e aperto a tutta la cittadinanza sul tema dell’immigrazione'' ha spiegato il sindaco di Casatenovo, Filippo Galbiati.
A questo proposito l'assessorato ai servizi alla persona promuove un evento organizzato dal Sistema Accoglienza e Integrazione (SAI) della Provincia di Lecco e dalla Cooperativa La Grande Casa che prevede la testimonianza di Vito Fiorino, ''eroe di Lampedusa'', un uomo che con la sua barca, nella notte del 3 ottobre 2013, salvò 47 migranti da un naufragio al largo dell'isola. E poi ancora la lettura di racconti, aspettative, tragedie, successi e difficoltà di tanti uomini, donne e bambini che hanno lasciato le proprie terre per affrontare un difficile viaggio della speranza in Europa.
Vito Fiorino è nato a Bari ma cresciuto a Milano (Sesto San Giovanni), è un falegname e pescatore per passione. Il 3 ottobre 2013 è stato soccorritore durante una delle terribili tragedie del nostro mare, a Lampedusa, dove si è trasferito ormai da molto tempo, trascorrendoci la maggior parte dell’anno. Si trovava in rada in attesa dell’alba per uscire a pesca con un suo amico e si è trovato circondato da naufraghi che urlavano disperatamente chiedendo aiuto. ''Quelle urla che salivano dall’acqua mi sembravano gabbiani, invece erano uomini'' le sue parole. I profughi erano in acqua da 4 ore e da conoscitore del mare Fiorino sapeva che la situazione era drammatica; senza pensarci due volte, cominciò a issare a bordo con l’aiuto dell’amico quante più persone possibili, fino a rischiare il ribaltamento dell’imbarcazione. Dopo aver dato l’allarme alla Capitaneria di porto, riportò le 47 persone salvate sulla terra ferma (46 uomini e una donna), strappandole a morte certa.
''L’evento vede il coinvolgimento e il supporto di diversi enti e associazioni presenti nel comune di Casatenovo che afferiscono al gruppo informale denominato UMANITA’ ALLA DERIVA: Caritas, Pro-Loco, Angolo Giro, Progetto Mondo MLAL, La Colombina, Cambiamenti, Comunità Pastorale Casatenovo e Pastorale Giovanile, oltre che l’associazione RIFUGIO e il consiglio Comunale dei ragazzi e si svolgerà presso il cortile d’ingresso di Villa Facchi (Biblioteca di Casatenovo) venerdì 21 giugno alla ore 21. Invitiamo tutta la cittadinanza a partecipare a questo straordinario appuntamento ricco di umanità, coraggio, disperazione e speranza'' ha concluso Galbiati.