Monticello: il vivace ''botta e risposta'' fra Hofmann e Mucci anima l'esordio del mandato
Esordio con polemica ieri sera in consiglio comunale a Monticello. Chi si aspettava una seduta segnata unicamente dalle incombenze di rito, come spesso accade ad ogni esordio di amministrazione, ha dovuto invece prendere atto di una realtà diversa. Gli strascichi che erano evidentemente emersi - ma rimasti sottaciuti - in campagna elettorale, si sono palesati davanti al pubblico che, ben più numeroso del solito, è intervenuto alla seduta convocata alle 20.30.
Una seduta peraltro piuttosto veloce, tanto che l'ordine del giorno è stato esaurito in una decina di minuti o poco più. Il giuramento del sindaco (bis) Alessandra Hofmann ha lasciato spazio alla presentazione della giunta comunale. Ne fanno parte (come avevamo già anticipato) i confermati Maria Teresa Colombo (cultura) e Roberto De Simone (ai lavori pubblici, scelto anche per la carica di vice sindaco) oltre alle new entry Francesca Viganò (sociale) e Marco Pirovano (territorio). Quest'ultimo eredita le deleghe che nel precedente mandato erano state seguite da Luca Pozzi.
''Abbiamo ritenuto fosse giunto il momento di un passaggio ulteriore'' ha detto il sindaco, in riferimento appunto alla promozione dell'ex capogruppo di maggioranza. Un ruolo, quest'ultimo, che in questo mandato sarà assunto da Davide Gatti. L'ex vicesindaco e assessore ai lavori pubblici ha preferito compiere un passo a lato per dedicarsi agli impegni familiari e professionali. Un grazie al suo indirizzo è stato espresso durante la seduta, dalla stessa Hofmann.
I consiglieri Matteo Orsanigo e Sergio Crippa supporteranno gli assessori Colombo e Viganò, mentre Mario Gatti e Davide Gatti lavoreranno a fianco di Roberto De Simone, seguendo dunque l'ambito legato ai lavori pubblici e al patrimonio comunale.
Per quel che riguarda le commissioni, non c'è stata votazione, come si è soliti fare. I gruppi si sono accordati per una scelta palese dei componenti che sono stati condivisi e votati all'unanimità. In pochi minuti, dopo la comunicazione di una variazione al bilancio e di un prelievo dal fondo di riserva, si è dunque passati agli interventi, la parte della seduta che ha riservato qualche ''colpo di scena''.
''Nel prestare giuramento alla Costituzione, ho avuto un'emozione maggiore rispetto a cinque anni fa'' ha esordito il sindaco Hofmann, augurando buon lavoro a tutto il consiglio. ''Ognuno di noi darà il massimo, in considerazione delle proprie attitudini e con responsabilità. Siamo una sorta di famiglia che lavora per una famiglia più grande. La parola sindaco ha un significato importante - ha aggiunto la prima cittadina facendo riferimento all'etimologia del termine - perchè indica il rappresentante di una comunità. Credo che le parole abbiano un peso e dunque che il nostro ruolo vada affrontato con grande serietà''.
Nel suo intervento, l'amministratrice si è poi focalizzata sulla vittoria ottenuta alle urne. ''I monticellesi hanno scelto un programma fatto insieme, con lealtà, concretezza e soprattutto realizzabile, in continuità con il passato. Ringrazio i 1224 cittadini che ci hanno votati, ma anche chi ha scelto Vivere Monticello, perchè questo è il significato della parola democrazia. Il popolo deve avere sempre la libertà di scegliere''.
Sul finale poi, dopo aver ringraziato il segretario Mario Blandino per l'impegno al servizio del Comune e i suoi familiari per il sostegno, un affondo nei confronti della minoranza. ''Con rammarico ho letto un riferimento a me e al nostro gruppo che non è piaciuto e dispiace che sia arrivato proprio dal candidato sindaco. Non è per questo che ci siamo messi in amministrazione e credo che ognuno abbia quale obiettivo il bene del paese. Serve collaborazione e in questi anni da parte nostra c'è sempre stata apertura. Credo si possa lavorare insieme per il bene del nostro paese'' ha concluso Hofmann, dando lettura ad alta voce del proverbio turco che l'avversaria avrebbe condiviso sui social: "e gli alberi votarono ancora per l'ascia, perché l'ascia era furba e li aveva convinti che era una di loro, perché aveva il manico di legno".
''Non è un buon modo di cominciare un rapporto di collaborazione'' ha ribattuto il capogruppo Milena Mucci, ritenendo che il sindaco - in riferimento all'immagine dell'ascia - abbia la ''coda di paglia'', dal momento che quelle parole a suo dire, potevano anche essere riferite al risultato delle elezioni europee o di altri comuni. Poi il candidato di Vivere Monticello ha voluto ringraziare gli elettori che hano dato fiducia al gruppo, ricordando che il programma della lista ''è stato realizzato grazie alle segnalazioni raccolte dai cittadini e non a cattiverie''.
Un programma che, qualora la lista fosse riuscita ad attuarlo, avrebbe ''favorito la valorizzazione del paese''. Poi Mucci ha sottolineato la presenza, all'interno del suo gruppo, di persone tutte residenti a Monticello, capaci di ottenere parecchie preferenze personali. Ciò a dimostrazione che ''i cittadini hanno votato un progetto e non un simbolo politico''.
''La nostra sarà un'opposizione vigile e senza sconti. Verificheremo che non ci siano interessi di parte o di partito'' ha aggiunto la capogruppo, ritenendo che negli ultimi anni Monticello sia divenuto un paese ''dormitorio'', che manca di attività ricreative, con un PGT non completato, con pesanti problemi viabilistici e senza la giusta cura ed attenzione nella pulizia. ''Ci auguriamo che il comune possa essere rivitalizzato. Noi continueremo ad essere disponibili, ma auspichiamo la partecipazione democratica tramite consulte e commissioni perchè è doveroso dare spazio anche alla minoranza'' ha detto Mucci, ritenendo ad esempio necessario che i consigli comunali possano essere trasmessi in diretta streaming, come accade negli altri comuni e definendo Monticello ''il medioevo'' rispetto appunto al territorio limitrofo, tenendo conto di alcune mancanze.
Infine un appello ai cittadini, in particolare a chi ha confermato la propria fiducia alla maggioranza uscente: ''partecipate, informatevi durante tutto il periodo del mandato e non soltanto negli ultimi giorni. Aprite la mente, così da non farvi facilmente sedurre o essere ignari'' ha concluso, citando Socrate: ''il male è generato dall'ignoranza''.
La seduta si è quindi chiusa su note ''piccate'', con un botta e risposta continuo fra il sindaco Hofmann e la capogruppo di minoranza, e l'intervento a seguire del collega Aronne Colombo. Quest'ultimo ha auspicato che la prima cittadina possa essere ''sindaco di tutti'', anche di chi non ha votato Rinnoviamo Monticello, anticipando la propria personale volontà di collaborare, ma anche di criticare l'amministrazione se necessario.
Ulteriori botta e risposta e accuse reciproche su singoli episodi legati alla campagna elettorale hanno chiuso la prima seduta consiliare, avvolta da una palpabile tensione; a giudicare dall'esordio, le premesse di collaborazione fra i due gruppi a beneficio della comunità appaiono piuttosto scarse.
Una seduta peraltro piuttosto veloce, tanto che l'ordine del giorno è stato esaurito in una decina di minuti o poco più. Il giuramento del sindaco (bis) Alessandra Hofmann ha lasciato spazio alla presentazione della giunta comunale. Ne fanno parte (come avevamo già anticipato) i confermati Maria Teresa Colombo (cultura) e Roberto De Simone (ai lavori pubblici, scelto anche per la carica di vice sindaco) oltre alle new entry Francesca Viganò (sociale) e Marco Pirovano (territorio). Quest'ultimo eredita le deleghe che nel precedente mandato erano state seguite da Luca Pozzi.
''Abbiamo ritenuto fosse giunto il momento di un passaggio ulteriore'' ha detto il sindaco, in riferimento appunto alla promozione dell'ex capogruppo di maggioranza. Un ruolo, quest'ultimo, che in questo mandato sarà assunto da Davide Gatti. L'ex vicesindaco e assessore ai lavori pubblici ha preferito compiere un passo a lato per dedicarsi agli impegni familiari e professionali. Un grazie al suo indirizzo è stato espresso durante la seduta, dalla stessa Hofmann.
I consiglieri Matteo Orsanigo e Sergio Crippa supporteranno gli assessori Colombo e Viganò, mentre Mario Gatti e Davide Gatti lavoreranno a fianco di Roberto De Simone, seguendo dunque l'ambito legato ai lavori pubblici e al patrimonio comunale.
Per quel che riguarda le commissioni, non c'è stata votazione, come si è soliti fare. I gruppi si sono accordati per una scelta palese dei componenti che sono stati condivisi e votati all'unanimità. In pochi minuti, dopo la comunicazione di una variazione al bilancio e di un prelievo dal fondo di riserva, si è dunque passati agli interventi, la parte della seduta che ha riservato qualche ''colpo di scena''.
''Nel prestare giuramento alla Costituzione, ho avuto un'emozione maggiore rispetto a cinque anni fa'' ha esordito il sindaco Hofmann, augurando buon lavoro a tutto il consiglio. ''Ognuno di noi darà il massimo, in considerazione delle proprie attitudini e con responsabilità. Siamo una sorta di famiglia che lavora per una famiglia più grande. La parola sindaco ha un significato importante - ha aggiunto la prima cittadina facendo riferimento all'etimologia del termine - perchè indica il rappresentante di una comunità. Credo che le parole abbiano un peso e dunque che il nostro ruolo vada affrontato con grande serietà''.
Nel suo intervento, l'amministratrice si è poi focalizzata sulla vittoria ottenuta alle urne. ''I monticellesi hanno scelto un programma fatto insieme, con lealtà, concretezza e soprattutto realizzabile, in continuità con il passato. Ringrazio i 1224 cittadini che ci hanno votati, ma anche chi ha scelto Vivere Monticello, perchè questo è il significato della parola democrazia. Il popolo deve avere sempre la libertà di scegliere''.
Sul finale poi, dopo aver ringraziato il segretario Mario Blandino per l'impegno al servizio del Comune e i suoi familiari per il sostegno, un affondo nei confronti della minoranza. ''Con rammarico ho letto un riferimento a me e al nostro gruppo che non è piaciuto e dispiace che sia arrivato proprio dal candidato sindaco. Non è per questo che ci siamo messi in amministrazione e credo che ognuno abbia quale obiettivo il bene del paese. Serve collaborazione e in questi anni da parte nostra c'è sempre stata apertura. Credo si possa lavorare insieme per il bene del nostro paese'' ha concluso Hofmann, dando lettura ad alta voce del proverbio turco che l'avversaria avrebbe condiviso sui social: "e gli alberi votarono ancora per l'ascia, perché l'ascia era furba e li aveva convinti che era una di loro, perché aveva il manico di legno".
''Non è un buon modo di cominciare un rapporto di collaborazione'' ha ribattuto il capogruppo Milena Mucci, ritenendo che il sindaco - in riferimento all'immagine dell'ascia - abbia la ''coda di paglia'', dal momento che quelle parole a suo dire, potevano anche essere riferite al risultato delle elezioni europee o di altri comuni. Poi il candidato di Vivere Monticello ha voluto ringraziare gli elettori che hano dato fiducia al gruppo, ricordando che il programma della lista ''è stato realizzato grazie alle segnalazioni raccolte dai cittadini e non a cattiverie''.
Un programma che, qualora la lista fosse riuscita ad attuarlo, avrebbe ''favorito la valorizzazione del paese''. Poi Mucci ha sottolineato la presenza, all'interno del suo gruppo, di persone tutte residenti a Monticello, capaci di ottenere parecchie preferenze personali. Ciò a dimostrazione che ''i cittadini hanno votato un progetto e non un simbolo politico''.
''La nostra sarà un'opposizione vigile e senza sconti. Verificheremo che non ci siano interessi di parte o di partito'' ha aggiunto la capogruppo, ritenendo che negli ultimi anni Monticello sia divenuto un paese ''dormitorio'', che manca di attività ricreative, con un PGT non completato, con pesanti problemi viabilistici e senza la giusta cura ed attenzione nella pulizia. ''Ci auguriamo che il comune possa essere rivitalizzato. Noi continueremo ad essere disponibili, ma auspichiamo la partecipazione democratica tramite consulte e commissioni perchè è doveroso dare spazio anche alla minoranza'' ha detto Mucci, ritenendo ad esempio necessario che i consigli comunali possano essere trasmessi in diretta streaming, come accade negli altri comuni e definendo Monticello ''il medioevo'' rispetto appunto al territorio limitrofo, tenendo conto di alcune mancanze.
Infine un appello ai cittadini, in particolare a chi ha confermato la propria fiducia alla maggioranza uscente: ''partecipate, informatevi durante tutto il periodo del mandato e non soltanto negli ultimi giorni. Aprite la mente, così da non farvi facilmente sedurre o essere ignari'' ha concluso, citando Socrate: ''il male è generato dall'ignoranza''.
La seduta si è quindi chiusa su note ''piccate'', con un botta e risposta continuo fra il sindaco Hofmann e la capogruppo di minoranza, e l'intervento a seguire del collega Aronne Colombo. Quest'ultimo ha auspicato che la prima cittadina possa essere ''sindaco di tutti'', anche di chi non ha votato Rinnoviamo Monticello, anticipando la propria personale volontà di collaborare, ma anche di criticare l'amministrazione se necessario.
Ulteriori botta e risposta e accuse reciproche su singoli episodi legati alla campagna elettorale hanno chiuso la prima seduta consiliare, avvolta da una palpabile tensione; a giudicare dall'esordio, le premesse di collaborazione fra i due gruppi a beneficio della comunità appaiono piuttosto scarse.
G.C.