Barzanò: a piedi per 180 Km fino a...Bormio. L'impresa di Alessandro Crippa, socio Cai

Una piccola grande impresa, nata quasi per caso, ma portata a termine con sacrificio e determinazione. Lo scorso venerdì 14 giugno Alessandro Crippa, 54enne con casa a Barzanò, ha raggiunto a piedi...Bormio.
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Alessandro Crippa durante alcuni momenti della sua ''impresa''

In Valtellina il socio della locale sezione CAI è giunto dopo 180 chilometri circa, percorsi in poco più di 34 ore. Insomma, una sfida con se stesso non da poco, che il barzanese ci ha però raccontato con grande modestia; camminatore esperto, con alle spalle alcuni noti trail in montagna, per Crippa quella dello scorso fine settimana è stata l'ennesima esperienza sportiva, che al contrario delle scorse volte ha però progettato ed affrontato da solo.
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''E' un'idea nata nel periodo di Natale'' ci ha detto il barzanese che risiede in frazione Dagò, a pochi passi dalla sezione CAI alla quale è iscritto da molti anni. Proprio da lì, all'alba di venerdì scorso è partito a piedi, attrezzato con tutto l'occorrente per affrontare la salita fino a Bormio. ''Mi sono fermato per qualche sosta per mangiare e bere, ma la tirata è stata continua, senza dormire. Dopo aver attraversato l'oggionese, sono arrivato a Lecco e da lì ho raggiunto Ballabio, poi Taceno dove ho imboccato il sentiero del viandante fino a Delebio. Dopo aver costeggiato l'intera asta dell'Adda sono arrivato a Morbegno e infine a Bormio dove ad attendermi c'era mia moglie''.
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Crippa ha scelto la nota località valtellinese quale tappa finale, poichè lì è solito trascorrere alcuni periodi di vacanza, avendo a disposizione un appartamento. Alla meta è giunto alle 15.30 circa di sabato pomeriggio, dopo oltre trenta ore di camminata. Stremato, ma soddisfatto per avercela fatta.
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''Sono abituato a camminare. Oltre che iscritto al CAI, faccio parte del Soccorso Alpino: la montagna è parte della mia vita da sempre. Corro spesso, ma era da tempo che non affrontavo da solo una camminata del genere'' ci ha confidato, raccontandoci l'unica difficoltà che ha reso un poco più ostico portare a termine questa esperienza. ''Non riuscivo a trovare posti dove fermarmi a mangiare. Molti rifugi erano chiusi e ho quindi preferito rimanere sul percorso, senza compiere deviazioni che mi allontanassero dalla meta finale''.
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Il clima invece, è stato piuttosto clemente, ad eccezione di un po' di pioggia caduta sul finale, fra Grosio e Bormio. ''Anche di notte si stava bene, non era particolarmente afoso'' ha aggiunto il barzanese, già pronto alla prossima avventura che preferisce tuttavia non svelarci, per scaramanzia.
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A metà luglio affronterà una prova in Valsassina, questa volta però insieme ad un ristretto gruppo di amici. Se andrà bene, ce lo farà sapere...
G.C.
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