Casatenovo ricorda le vittime del mare con il pescatore che salvò i profughi a Lampedusa

In occasione della Giornata Mondiale del Rifugiato, appuntamento voluto dall'Assemblea Generale delle Nazioni Unite con il proposito di sensibilizzare sulla condizione dei rifugiati e dei richiedenti asilo, il Comune di Casatenovo ha ospitato ieri sera, presso la sala conferenze in Villa Facchi, la testimonianza di Vito Fiorino, l’uomo che con la sua barca, la notte del 3 ottobre 2013, salvò 47 migranti da un naufragio al largo di Lampedusa.
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Al microfono Vito Fiorino, ospite della serata

''La celebrazione di questa giornata vuole rappresentare un passo importante, non solo un’iniziativa di incontro e scambio culturale, ma la definizione di un dialogo costante e aperto a tutta la cittadinanza sul tema dell’immigrazione. È il secondo anno che, come amministrazione, promuoviamo questo evento, a testimonianza del fatto che a Casatenovo crediamo nel modello di inclusione diffuso, SAI, cui aderiamo. Casatenovo è una comunità accogliente e lo dimostrano le numerose associazioni che operano sul territorio e sono state coinvolte nell’organizzazione di questa serata'' ha detto in apertura il consigliere Gaetano Caldirola presentando il Sistema di Accoglienza ed Integrazione (SAI) della Provincia di Lecco, attuato sul territorio di Casatenovo grazia agli operatori della cooperativa La Grande Casa.
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Veronica Besana, operatrice della cooperativa, e Davide Biffi, coordinatore del progetto nella provincia lecchese, hanno evidenziato l’importanza di avere una buona collaborazione con gli enti comunali del territorio e del terzo settore per la creazione di una rete di supporto, soprattutto al termine del percorso di accoglienza.
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Veronica Besana

''Quest’anno abbiamo deciso di promuovere una campagna di sensibilizzazione sul tema della casa, con il nome Io pago l’affitto, per far conoscere le numerose storie di chi, al termine del percorso, fatica a trovare una casa per via di contratti precari è perché lo stigma sociale che rincorre gli stranieri è ancora molto forte. Questa serata di pone in continuità con gli eventi che abbiamo promosso sul territorio, abbiamo tanto bisogno di serate come queste. Storie come queste di Vito non sono per nulla passate'' ha aggiunto Biffi, prima di lasciare spazio alla testimonianza di Vito Fiorino.
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Vito Fiorino è nato a Bari ma cresciuto a Milano, a Sesto San Giovanni, ed è un falegname e pescatore per passione. Il 3 ottobre 2013 è stato soccorritore durante una delle terribili tragedie del nostro mare, a Lampedusa, dove si è trasferito ormai da molto tempo, trascorrendoci la maggior parte dell'anno.
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Davide Biffi

''Mi trovavo in attesa dell’alba per uscire a pescare con un mio amico, e mi sono ritrovato circondato da naufraghi che urlavano disperatamente chiedendo aiuto. Quelle urla che salivano dall’acqua mi sembravano gabbiani, invece erano uomini. Queste persone erano ormai in acqua da quattro ore, e ho subito compreso che la situazione era drammatica, senza pensarci due volte, ho iniziato ad issare a bordo, con l’aiuto del mio amico, quante più persone possibili, fino a rischiare il ribaltamento dell’imbarcazione. Dopo aver dato l'allarme alla Capitaneria di porto, ho riportato le 47 persone salvate sulla terra ferma, strappandole così a morte certa'' ha raccontato ai presenti.
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Dopo quell’esperienza drammatica del 3 ottobre Vito ha deciso di raccontare quanto più possibile quello che ha visto, i sentimenti di umanità, coraggio e speranza impressi nelle persone che ha salvato. Ha deciso di farlo tramite le parole dei tanti uomini, donne e bambini che hanno lasciato le proprie terre per affrontare il drammatico viaggio verso l’Europa.
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Grazie ai lettori, MariaGrazie Mainente, Solange Giussani, Alexandrina Rotaro, Anna Galliani, Meri Sanvito, Cristina Sanvito e Tiziano Cogliati, le storie di queste persone hanno trovato una voce, accompagnate, sullo sfondo, dalle immagini drammatiche dei salvataggi in mare.
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L’evento ha visto il coinvolgimento ed il supporto di numerose associazioni ed enti del territorio, che aderiscono al progetto ''Umanità alla deriva'': Caritas, Pro-Loco, Angolo Giro, Progetto Mondo MLAL, La Colombina, Cambiamenti, Comunità Pastorale Casatenovo e Pastorale Giovanile, oltre che l'associazione RIFUGIO e il consiglio Comunale dei ragazzi.
Sa.A.
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