Barzago: in tanti al debutto di Cereda, il nuovo sindaco
C'era curiosità a Barzago per la seduta consiliare che ha sancito ufficialmente l'avvio del mandato amministrativo del sindaco Melissa Cereda. Il giovane avvocato, alla sua prima esperienza politica, era riuscita - gli scorsi 8 e 9 giugno - a conquistare il voto della maggioranza dei cittadini, con l'esito delle urne che ha consegnato (in maniera netta) la vittoria nelle mani del gruppo Insieme per Barzago.
A distanza di un paio di settimane da quel risultato - forse inaspettato ma certamente storico per il paese - si è tenuta ieri sera la cerimonia di insediamento del nuovo consiglio. Da un lato dunque la maggioranza capitanata da Cereda, dall'altro l'opposizione guidata dal candidato sindaco Michele Bianco, vicesindaco uscente.
L'atteso giuramento della prima cittadina - che indossando la fascia tricolore ha promesso fedeltà alla Costituzione - ha lasciato spazio alla nomina della giunta. Nel portare avanti l'attività amministrativa, Cereda sarà infatti affiancata dagli assessori Emanuele Silvio Mauri (vicesindaco), che si occuperà di istruzione, sicurezza, vigilanza e protezione civile e da Valentina Magni (cultura, gemellaggio, politiche giovanili, eventi). La carica di capogruppo è stata invece assegnata a Luigia Besana, la più votata della lista, di cui fanno parte con la carica di consiglieri anche Michele Manzoni, Marco Beretta, Raffaella Bonfanti, Stefano Beretta. Il ruolo di ''guida'' sarà invece esercitato - per la minoranza - da Michele Bianco.
Davanti ad un pubblico numeroso, con tante persone in piedi anche nell'atrio che conduce alla sala consiliare, il neo sindaco ha illustrato le linee programmatiche del proprio mandato. Parlando a braccio, Cereda ha infatti elencato alcuni temi già resi noti in campagna elettorale, sui quali Insieme per Barzago vorrebbe concentrare la propria attività amministrativa in questo quinquennio. La lista ha infatti scelto di mettere al centro della propria proposta alcune linee guida: capitale, cooperazione, continuità, cambiamento e coraggio.
Fra le priorità elencate il mondo dell'istruzione, le politiche sociali e il sostegno ad attività produttive e commerciali con un'attenzione particolare rivolta ai tanti cantieri avviati dalla precedente amministrazione, che vanno portati a termine celermente. Grande rilevanza sarà data poi alle questioni economiche e di bilancio, nel tentativo di ridurre la pressione fiscale. Il tutto senza tralasciare cultura, comunicazione e informazione; partendo ad esempio dal consiglio comunale che si vorrebbe proiettare in streaming, così da condividere il più possibile questo importante momento istituzionale.
Le linee programmatiche hanno raccolto però, il parere negativo del gruppo Il Paese Barzago. Michele Bianco - parlando anche a nome delle colleghe Claudia Isacchi e Gloria Limonta - ha infatti ritenuto troppo vaghi i concetti espressi dalla prima cittadina.
''Al netto di una enorme quantità di impegni a confermare attività e proposte che già esistono e che sono state realizzate dalle nostre amministrazioni, ci sono alcuni spunti interessanti ma decisamente troppo generici per poter esprimere una valutazione, vorremmo poterli approfondire meglio in futuro e su questi non faremo mancare il nostro contributo. Altri punti, invece, non li condividiamo. Crediamo ad esempio che il paragrafo sulla finanza pubblica sia fuorviante per i cittadini, in quanto non tiene conto di alcuni concetti basilari: prospettate un possibile abbassamento delle tasse grazie agli investimenti da parte di nuove aziende, confondendo entrate in conto capitale con quelle correnti e ipotizzando l’utilizzo di coperture che invece la norma non consente''.
Per la minoranza ''quello che manca è una visione complessiva di paese, un’idea di come sarà Barzago tra cinque anni e come intendete costruire la Barzago che deve affrontare le sfide del futuro. E noi su questo stimoleremo il dibattito in consiglio''.
Una posizione che ha suscitato non poche perplessità nella maggioranza. Perplessità che sono state palesate dal vicesindaco Emanuele Mauri. ''Sono stato dieci anni seduto dalla vostra parte e non ho mai bocciato le linee programmatiche. Sapete bene che il contenuto in questo momento non può essere dettagliato nello specifico. Si tratta di intendimenti'' ha detto l'ex capogruppo di Barzago Viva, per due lustri all'opposizione.
Bianco gli ha ribattuto precisando che la posizione espressa non è pregiudiziale: ''avete presentato quello che era il vostro programma elettorale, è legittimo, ma non lo condividiamo'' ha aggiunto, ribadendo il voto contrario.
Spazio infine all'elezione della commissione elettorale e di quella che si occuperà della nomina dei giudici popolari; con la presa d'atto degli indirizzi per la nomina dei rappresentanti comunali presso enti, aziende ed istituzioni, si è chiuso il primo consiglio comunale presieduto da Melissa Cereda, neo sindaco di Barzago.
A distanza di un paio di settimane da quel risultato - forse inaspettato ma certamente storico per il paese - si è tenuta ieri sera la cerimonia di insediamento del nuovo consiglio. Da un lato dunque la maggioranza capitanata da Cereda, dall'altro l'opposizione guidata dal candidato sindaco Michele Bianco, vicesindaco uscente.
L'atteso giuramento della prima cittadina - che indossando la fascia tricolore ha promesso fedeltà alla Costituzione - ha lasciato spazio alla nomina della giunta. Nel portare avanti l'attività amministrativa, Cereda sarà infatti affiancata dagli assessori Emanuele Silvio Mauri (vicesindaco), che si occuperà di istruzione, sicurezza, vigilanza e protezione civile e da Valentina Magni (cultura, gemellaggio, politiche giovanili, eventi). La carica di capogruppo è stata invece assegnata a Luigia Besana, la più votata della lista, di cui fanno parte con la carica di consiglieri anche Michele Manzoni, Marco Beretta, Raffaella Bonfanti, Stefano Beretta. Il ruolo di ''guida'' sarà invece esercitato - per la minoranza - da Michele Bianco.
Davanti ad un pubblico numeroso, con tante persone in piedi anche nell'atrio che conduce alla sala consiliare, il neo sindaco ha illustrato le linee programmatiche del proprio mandato. Parlando a braccio, Cereda ha infatti elencato alcuni temi già resi noti in campagna elettorale, sui quali Insieme per Barzago vorrebbe concentrare la propria attività amministrativa in questo quinquennio. La lista ha infatti scelto di mettere al centro della propria proposta alcune linee guida: capitale, cooperazione, continuità, cambiamento e coraggio.
Fra le priorità elencate il mondo dell'istruzione, le politiche sociali e il sostegno ad attività produttive e commerciali con un'attenzione particolare rivolta ai tanti cantieri avviati dalla precedente amministrazione, che vanno portati a termine celermente. Grande rilevanza sarà data poi alle questioni economiche e di bilancio, nel tentativo di ridurre la pressione fiscale. Il tutto senza tralasciare cultura, comunicazione e informazione; partendo ad esempio dal consiglio comunale che si vorrebbe proiettare in streaming, così da condividere il più possibile questo importante momento istituzionale.
Le linee programmatiche hanno raccolto però, il parere negativo del gruppo Il Paese Barzago. Michele Bianco - parlando anche a nome delle colleghe Claudia Isacchi e Gloria Limonta - ha infatti ritenuto troppo vaghi i concetti espressi dalla prima cittadina.
''Al netto di una enorme quantità di impegni a confermare attività e proposte che già esistono e che sono state realizzate dalle nostre amministrazioni, ci sono alcuni spunti interessanti ma decisamente troppo generici per poter esprimere una valutazione, vorremmo poterli approfondire meglio in futuro e su questi non faremo mancare il nostro contributo. Altri punti, invece, non li condividiamo. Crediamo ad esempio che il paragrafo sulla finanza pubblica sia fuorviante per i cittadini, in quanto non tiene conto di alcuni concetti basilari: prospettate un possibile abbassamento delle tasse grazie agli investimenti da parte di nuove aziende, confondendo entrate in conto capitale con quelle correnti e ipotizzando l’utilizzo di coperture che invece la norma non consente''.
Per la minoranza ''quello che manca è una visione complessiva di paese, un’idea di come sarà Barzago tra cinque anni e come intendete costruire la Barzago che deve affrontare le sfide del futuro. E noi su questo stimoleremo il dibattito in consiglio''.
Una posizione che ha suscitato non poche perplessità nella maggioranza. Perplessità che sono state palesate dal vicesindaco Emanuele Mauri. ''Sono stato dieci anni seduto dalla vostra parte e non ho mai bocciato le linee programmatiche. Sapete bene che il contenuto in questo momento non può essere dettagliato nello specifico. Si tratta di intendimenti'' ha detto l'ex capogruppo di Barzago Viva, per due lustri all'opposizione.
Bianco gli ha ribattuto precisando che la posizione espressa non è pregiudiziale: ''avete presentato quello che era il vostro programma elettorale, è legittimo, ma non lo condividiamo'' ha aggiunto, ribadendo il voto contrario.
Spazio infine all'elezione della commissione elettorale e di quella che si occuperà della nomina dei giudici popolari; con la presa d'atto degli indirizzi per la nomina dei rappresentanti comunali presso enti, aziende ed istituzioni, si è chiuso il primo consiglio comunale presieduto da Melissa Cereda, neo sindaco di Barzago.
G.C.