La poesia di Umberto Colombo/83: il cane amico e protettore

Il tema della poesia di oggi è il pane quotidiano: siano persone, famiglie, giovani e anziani. Ovvero la presenza di un animale domestico, in particolare il cane. Valery, a cui è dedicata la poesia della settimana, è il cane di Umberto Colombo e, attraverso questi versi, il garbagnatese offre uno spaccato di vita in cui si riconosceranno le persone che condividono i loro spazi con un cane, amico, protettore e compagno. 
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''Avere un cane è come avere un amico, bizzarro a volte, ma sempre un amico, e questo amico è pronto anche a sacrificare la sua vita pur di difendere il suo padrone. Com’è bello avere un cane, non importa se di razza o bastardo: è sempre un cane da compagnia, e ti protegge. Il cane è sempre pronto per te e ti dona amore e rispetto. Questo animale riflette la compagnia e la voglia di vivere. Nel proteggerti ti dona la sua riconoscenza. Quante persone trovano un ritorno d’amore soltanto da un cane. Per gli anziani, ma direi anche per tutti, è un toccasana, a volte nel condurre un cane a passeggio troviamo uno sfogo di vita''.

Il cane in passeggio – le bizzarrie di Valery

Mi tira, si ferma, mi strappa e si riferma
variante di troppo è l’esser normale
mi dolgo mi pento ne ho la conferma
sul tanto pensiero non voglio tornare
 
Mi piace vederla tra i groppi di pelo
è amante del gioco e mi guarda sincera
dagli occhi si vede uno sguardo di cielo
mi sciolgo e l’ammiro è prode e ciarliera
 
Si cuccia vicino, mi mangia ciabatte
ossessa la palla la tiene ben stretta
non gioca col reso ma al cambio ribatte
a un altro pallone lei passa e rigetta
 
Si rotola in terra scalcia il terreno
inutile il fermo lei salta sui muri
accerta la zona e se tutto è sereno
ritorna giù in terra pronta ai moti futuri
 
Si blocca odora e l’odore lo scopre così
ricerca l’aroma e la fonte dell’ovo
si bea soddisfatta e contenta fa la pipì
si stacca convinta e annusa di nuovo
 
   Riprende il tiraggio ma ci son degli sgridi
è il vocio lontano di bimbi vocianti
li fugge li scappa per lei sono infidi
si volge di scatto muta la rotta e avanti
 
Si tratta di ricordo da uno spavento
è di certo su questa versione
ma il vero sta nel diverso tormento
sul bizzarro cervello di massa zuccone
 
pazienza ci vuole con questo soggetto
è in forma vitale di massima etnia
cambiare bisogna l’indole e il concetto
dell’animale calmo e segno di armonia
 
Umberto Colombo
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