Barzanò: non autorizzate le roulotte a San Feriolo. Un'ordinanza del sindaco per ''liberare'' l'area
Accampamento di camper e roulotte non autorizzato nel parcheggio pubblico fra Via dei Mille e Via don Rinaldo Beretta a Barzanò, in località San Feriolo. Una presenza accertata - a seguito delle segnalazioni ricevute - dalla polizia locale nella giornata di domenica 30 giugno, quando i due agenti del corpo intercomunale condiviso con Cremella erano in servizio, impegnati nelle iniziative in occasione del 175esimo della morte di Luciano Manara.
Una verifica alla quale ha fatto seguito l'ordinanza di sgombero firmata quest'oggi dal sindaco Gualtiero Chiricò, tenendo conto di una serie di problematiche causate appunto da quella presenza non autorizzata.
Innanzitutto, come si legge nel documento pubblicato quest'oggi all'albo pretorio dell'ente ''l'accampamento abusivo si trova all’interno di un parcheggio pubblico'' e ''oltre a generare problemi sanitari, occupa stalli di sosta e corsie dedicate alle manovre in maniera disordinata e pericolosa per l’ordinaria circolazione stradale''.
C'è poi da rilevare che ''detto insediamento - prosegue il documento - è causa di gravi disagi per i fruitori dell’area urbanizzata circostante, oltre ad essere causa di degrado per l’ambiente''. C'è infine il capitolo rifiuti, ''anche organici, prodotti dalle persone che compongono l’insediamento stesso, che è privo di ogni requisito igienico/sanitario, ed il loro scarico ed accumulo costituisce pericolo per la salute pubblica nonché per gli occupanti stessi''.
Stante le premesse sopra descritte, il sindaco Chiricò ha disposto ''l'allontanamento dall’area sopra indicata, e comunque dal territorio comunale, degli insediamenti non autorizzati, entro il termine perentorio di ventiquattro (24) ore dalla notificazione dell'ordinanza e comunque non più tardi delle ore 14 di martedì 2 luglio 2024'' ma anche ''il ripristino dello stato dei luoghi nelle condizioni antecedenti l’insediamento abusivo a carico agli occupanti non autorizzati delle aree pubbliche''.
Qualora tutto ciò non dovesse avverarsi, si potrà ricorrere alla rimozione coatta, richiedendo se necessario l'impiego della forza pubblica; il mancato adempimento dell'obbligo infine, potrà essere punito con una sanzione amministrativa da 50 a 500 euro.
Un'ordinanza che farebbe seguito a ripetute raccomandazioni agli occupanti da parte dell'ente, visto che l'area in questione non è attrezzata né servita per la sosta di caravan (e simili).
Una verifica alla quale ha fatto seguito l'ordinanza di sgombero firmata quest'oggi dal sindaco Gualtiero Chiricò, tenendo conto di una serie di problematiche causate appunto da quella presenza non autorizzata.
Innanzitutto, come si legge nel documento pubblicato quest'oggi all'albo pretorio dell'ente ''l'accampamento abusivo si trova all’interno di un parcheggio pubblico'' e ''oltre a generare problemi sanitari, occupa stalli di sosta e corsie dedicate alle manovre in maniera disordinata e pericolosa per l’ordinaria circolazione stradale''.
C'è poi da rilevare che ''detto insediamento - prosegue il documento - è causa di gravi disagi per i fruitori dell’area urbanizzata circostante, oltre ad essere causa di degrado per l’ambiente''. C'è infine il capitolo rifiuti, ''anche organici, prodotti dalle persone che compongono l’insediamento stesso, che è privo di ogni requisito igienico/sanitario, ed il loro scarico ed accumulo costituisce pericolo per la salute pubblica nonché per gli occupanti stessi''.
Stante le premesse sopra descritte, il sindaco Chiricò ha disposto ''l'allontanamento dall’area sopra indicata, e comunque dal territorio comunale, degli insediamenti non autorizzati, entro il termine perentorio di ventiquattro (24) ore dalla notificazione dell'ordinanza e comunque non più tardi delle ore 14 di martedì 2 luglio 2024'' ma anche ''il ripristino dello stato dei luoghi nelle condizioni antecedenti l’insediamento abusivo a carico agli occupanti non autorizzati delle aree pubbliche''.
Qualora tutto ciò non dovesse avverarsi, si potrà ricorrere alla rimozione coatta, richiedendo se necessario l'impiego della forza pubblica; il mancato adempimento dell'obbligo infine, potrà essere punito con una sanzione amministrativa da 50 a 500 euro.
Un'ordinanza che farebbe seguito a ripetute raccomandazioni agli occupanti da parte dell'ente, visto che l'area in questione non è attrezzata né servita per la sosta di caravan (e simili).