Monticello: le porte di Villa Ratti si aprono...alla musica

Nuovo appuntamento, giovedì 4 luglio, con la rassegna musicale Brianza Classica, proposta dall'Associazione Early Music Italia, diretta dal Maestro Giorgio Matteoli, giunta alla XXI edizione. La serata si è svolta a Monticello, all’interno del parco di Villa Ratti, struttura residenziale psichiatrica che ospita giovani con Disturbo Borderline della Personalità, gestita da Il Volo ETS, cooperativa sociale non profit che si occupa di promuovere azioni a sostegno della salute mentale nelle giovani generazioni, favorendo successivamente il loro reinserimento sociale.
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Federico Tagliabue  ed Elisabetta Pellegrini

Federico Tagliabue, responsabile della comunità e della raccolta fondi a sostegno dell’attività della cooperativa, ci ha raccontato che Villa Ratti ospita 20 giovani che hanno la possibilità di ''ritrovarsi'' con l’aiuto di un’equipe multidisciplinare di professionisti che offre incontri di psicoterapia e attività riabilitative come laboratori pratici, esperienze lavorative con borse di studio retribuite e allo stesso tempo la vita quotidiana in comunità. 

''Questa serata è nata grazie a Manuela Vertemati che conosceva il Maestro Giorgio e la rassegna Brianza Classica, così ci ha messi in contatto e siamo stati entusiasti di poter ospitare questo concerto. La musica unisce le persone e crea un ponte che ci permette di incontrarci, che è proprio il desiderio di questa sera, poter aprire le porte della comunità al territorio, accogliere e incontrare le persone: questo è molto importante per i nostri ragazzi'' ha continuato Tagliabue.
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Sul palco insieme a lui, per dare inizio al concerto, c’erano anche la dottoressa Elisabetta Pellegrini (direttore sanitario della comunità) e il Maestro Giorgio Matteoli che si è detto onorato di essere presente in questa struttura che ha un bellissimo orto, un meleto, le galline di cui i giovani ospiti si prendono cura.
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Tagliabue e a destra il Maestro Giorgio Matteoli

Matteoli ha riflettuto poi sul nome della cooperativa: ''Il Volo è un nome molto giusto, perché la musica ha lo scopo di far andare oltre. All’inizio chiamavamo le nostre serate ‘concerti svelati’ perché ci teniamo a spiegare la musica classica per aiutare gli ascoltatori a vederla e capirla, a dare immagine ai suoni: la musica, infatti, è in grado di far volare la mente. In un’altra occasione abbiamo organizzato una serata di musica con la Fondazione Stefania e una ragazza ipovedente presente al concerto ha poi fatto un post sui social in cui ha scritto ‘sono stata al concerto, ho visto tutto’: mi sono commosso e ho capito di nuovo la potenza della musica e delle parole che sono in grado davvero di far viaggiare la mente e di far vedere immagini e emozioni che esse suscitano''.
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Paolo e Aurelio Pollice

Brianza Classica è una rassegna che esiste da 21 anni e il cui successo è dovuto anche alla ricchezza del palinsesto che spazia dalla musica classica, a quella pop, fino a quella medievale: questo impegno è sostenuto dalla Fondazione Comunitaria del Lecchese con lo scopo di portare la musica in più posti possibili, anche quelli considerati più ai margini della società.
La serata del 4 luglio ha avuto come protagonista le musiche del maestro Puccini, guardate attraverso la vita, le emozioni dei personaggi femminili, tanto cari al compositore. 
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A suonare per il pubblico il pianoforte a quattro mani erano presenti sul palco Paolo e Aurelio Pollice, che hanno introdotto ogni brano musicale con una breve spiegazione per far entrare gli ascoltatori ancora più nel vivo delle storie e così permettere di immedesimarsi e percepire tutte le emozioni che scaturivano dal tocco, ora leggero, ora intenso e deciso, delle dita sulla tastiera. I musicisti hanno guidato il pubblico attraverso la tenerezza e la giovinezza piena di speranze di Manon, per poi raccontare il cuore semplice di Mimì che deve affrontare le difficoltà economiche, sociali e di salute; poi ancora la violenza e la dura vita di Tosca, fino alla speranza, al riscatto e all’esperienza dell’amore in Madama Butterfly e al mistero in Turandot.
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Pollice ha sottolineato due parole fondamentali, riprendendo quanto detto dal Maestro Giorgio, ''svelare'' e ''spiegare'': entrambe significano togliere gli ostacoli, questo è stato il frutto della serata, far sì che si potessero eliminare le barriere che si frappongono tra persone, permettere l’incontro tra i ragazzi della comunità, il pubblico venuto ad ascoltare, i musicisti per iniziare un dialogo bello e sempre arricchente per tutti. Inoltre, è possibile incontrare i ragazzi de Il Volo ogni venerdì presso la località Torrevilla dove vendono i prodotti del loro lavoro.
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Da qualche anno, infatti, i ragazzi sono stati coinvolti nel progetto ''Agricola'', si occupano del lavoro nei campi, della vendita e anche della trasformazione: ciò li aiuta a imparare cose nuove, a mettersi in gioco in prima persona e reinserirsi nella società.
C.F.
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