Cassago chiama Chernobyl: acquistata l'attrezzatura per le terapie oncologiche destinata all'ospedale pediatrico di Chernihiv
A mezzogiorno di oggi, dopo un viaggio durato quasi due giorni, sono arrivati in Brianza diciannove fra bambini e ragazzi coinvolti nel progetto delle vacanze terapeutiche, portato avanti con orgoglio e successo da ormai moltissimi anni, dai volontari dell'associazione Cassago chiama Chernobyl. Resteranno in Italia sino alla fine di agosto, ospiti delle famiglie che come di consueto, hanno aderito all'iniziativa che punta a dare supporto ai minori e ai loro cari, la cui quotidianità è ormai da tempo scombussolata da una guerra che sembra davvero non avere fine.
''Finalmente sono arrivati'' le parole di Armando Crippa, presidente del sodalizio cassaghese. ''Anche questa volta non è stato semplice, ma grazie all'aiuto del Consolato ucraino ce l'abbiamo fatta. Per noi è importante riuscire a garantire qualche settimana di sollievo a questi bambini e ragazzi e ai loro familiari. Saperli qui, in un contesto sereno e lontano dalle preoccupazioni che vivono, è per loro motivo di grande gioia. E chiaramente lo è anche per noi''.
Partiti giovedì pomeriggio da Chernihiv, i protagonisti del progetto sono dapprima arrivati a Kiev e da lì attraversando l'Ucraina e la Slovenia hanno raggiunto l'Italia, stanchi ma felici. Su 19 minori, 11 si trovano nel nostro territorio per la prima volta; sarà per loro un'esperienza nuova e si spera positiva. ''Quest'anno oltre alle famiglie della Brianza, storiche e nuove, se ne sono aggiunte alcune di Rogno, un paese della provincia di Bergamo con il quale siamo entrati in contatto per altre iniziative solidali. Ci hanno chiesto un supporto per portare avanti il progetto dell'ospitalità e volentieri glielo abbiamo fornito, grazie alla nostra esperienza'' ha aggiunto Armando Crippa che insieme al direttivo dell'associazione ha già steso un fitto programma di eventi in programma nelle prossime settimane. Da segnalare a questo proposito, il consueto auto e moto raduno d'epoca che si svolgerà come da tradizione presso l'Istituto Sant'Antonio dei guanelliani in località Campi asciutti, il prossimo 21 luglio.
Quello delle vacanze terapeutiche però, non è l'unico progetto al quale l'associazione ha lavorato negli ultimi tempi. Cassago chiama Chernobyl ha infatti acquistato un'attrezzatura sanitaria molto importante destinata al reparto oncologico dell'Ospedale Pediatrico Regionale di Chernihiv. ''Si tratta di una Camera a Flusso Laminare per la preparazione, in totale sicurezza, delle cure con preparati di chemioterapia, rivolti a pazienti che stanno affrontando le terapie oncologiche'' ci ha spiegato Armando Crippa. ''A suo tempo si era fatta portavoce di questo bisogno anche la moglie del nostro Ambasciatore d'Italia Pier Francesco Zazo. Serviva infatti dotare l’ospedale di questa importante strumentazione, ma la guerra prima e poi le problematiche relative ai costi, hanno ritardato i tempi ipotizzati inizialmente''.
Una volta scelta e ordinata, in questi giorni l'attrezzatura è stata montata nel reparto del presidio ucraino, dove è già in funzione. ''Dobbiamo ringraziare alcuni privati, oltre alla Banca Credito Cooperativo di Triuggio e della Valle del Lambro, per il contributo che ci ha consentito in poco tempo di arrivare al risultato. Anche questo progetto non è solo nostro, ma è di tutti i sostenitori, famiglie e amici le cui donazioni ci permettono di portare il nostro aiuto e ma soprattutto la nostra solidarietà in favore della popolazione Ucraina e in particolare gli abitanti della Regione di Chernihiv'' ha concluso Crippa, ringraziando anche l'ingegner Maurizio Morlotti, direttore socio sanitario di ASST Lariana, per il prezioso sostegno.
''Finalmente sono arrivati'' le parole di Armando Crippa, presidente del sodalizio cassaghese. ''Anche questa volta non è stato semplice, ma grazie all'aiuto del Consolato ucraino ce l'abbiamo fatta. Per noi è importante riuscire a garantire qualche settimana di sollievo a questi bambini e ragazzi e ai loro familiari. Saperli qui, in un contesto sereno e lontano dalle preoccupazioni che vivono, è per loro motivo di grande gioia. E chiaramente lo è anche per noi''.
Partiti giovedì pomeriggio da Chernihiv, i protagonisti del progetto sono dapprima arrivati a Kiev e da lì attraversando l'Ucraina e la Slovenia hanno raggiunto l'Italia, stanchi ma felici. Su 19 minori, 11 si trovano nel nostro territorio per la prima volta; sarà per loro un'esperienza nuova e si spera positiva. ''Quest'anno oltre alle famiglie della Brianza, storiche e nuove, se ne sono aggiunte alcune di Rogno, un paese della provincia di Bergamo con il quale siamo entrati in contatto per altre iniziative solidali. Ci hanno chiesto un supporto per portare avanti il progetto dell'ospitalità e volentieri glielo abbiamo fornito, grazie alla nostra esperienza'' ha aggiunto Armando Crippa che insieme al direttivo dell'associazione ha già steso un fitto programma di eventi in programma nelle prossime settimane. Da segnalare a questo proposito, il consueto auto e moto raduno d'epoca che si svolgerà come da tradizione presso l'Istituto Sant'Antonio dei guanelliani in località Campi asciutti, il prossimo 21 luglio.
Quello delle vacanze terapeutiche però, non è l'unico progetto al quale l'associazione ha lavorato negli ultimi tempi. Cassago chiama Chernobyl ha infatti acquistato un'attrezzatura sanitaria molto importante destinata al reparto oncologico dell'Ospedale Pediatrico Regionale di Chernihiv. ''Si tratta di una Camera a Flusso Laminare per la preparazione, in totale sicurezza, delle cure con preparati di chemioterapia, rivolti a pazienti che stanno affrontando le terapie oncologiche'' ci ha spiegato Armando Crippa. ''A suo tempo si era fatta portavoce di questo bisogno anche la moglie del nostro Ambasciatore d'Italia Pier Francesco Zazo. Serviva infatti dotare l’ospedale di questa importante strumentazione, ma la guerra prima e poi le problematiche relative ai costi, hanno ritardato i tempi ipotizzati inizialmente''.
Una volta scelta e ordinata, in questi giorni l'attrezzatura è stata montata nel reparto del presidio ucraino, dove è già in funzione. ''Dobbiamo ringraziare alcuni privati, oltre alla Banca Credito Cooperativo di Triuggio e della Valle del Lambro, per il contributo che ci ha consentito in poco tempo di arrivare al risultato. Anche questo progetto non è solo nostro, ma è di tutti i sostenitori, famiglie e amici le cui donazioni ci permettono di portare il nostro aiuto e ma soprattutto la nostra solidarietà in favore della popolazione Ucraina e in particolare gli abitanti della Regione di Chernihiv'' ha concluso Crippa, ringraziando anche l'ingegner Maurizio Morlotti, direttore socio sanitario di ASST Lariana, per il prezioso sostegno.
G.C.