Da Casatenovo don Antonio destinato a Castello di Lecco. Oltre a don Massimo arriva il vicario don Alessandro Suma
Domenica 7 luglio la chiesa di Campofiorenzo era gremita per festeggiare il 70° anniversario di presenza presso la comunità della congregazione delle suore ''Serve di Gesù Cristo'', arrivate a Casatenovo nel giugno del 1954 quando don Angelo Consonni si rivolse a loro per la gestione dell’asilo parrocchiale la cui realizzazione venne ultimata nei primi mesi di quello stesso anno.
Le suore risiedevano ad Agrate Brianza, dove ancora oggi si trova la casa madre della congregazione, ed erano stanziate lì dal 1912 quando la fondatrice Ada Bianchi diede inizio a questa nuova opera con lo scopo di fornire assistenza nelle Parrocchie, in particolare alle giovani donne, dato che allora gli Oratori femminili non esistevano.
La congregazione riceverà l’approvazione Diocesana nel 1926 e quella Pontificia nel 1964. In passato le “Serve di Gesù Cristo” erano presenti in diversi luoghi, in Lombardia, Liguria, Emilia-Romagna, Marche, Calabria, Sardegna e anche in Perù, Haiti e Argentina. Oggi non hanno all’attivo missioni nel mondo e le Comunità sono presenti ad Agrate, Canzo, Varese, Milano Quarto Oggiaro, Renate e Campofiorenzo, portando in queste zone la gratuità e la disponibilità del loro servizio.
La presenza delle suore nella comunità di Campofiorenzo, ha ricordato don Antonio Bonacina nell’omelia, ha creato nel corso dei decenni e continua a creare legami intensi, amicizie profonde e un affetto carico di riconoscenza, come dimostra il calore delle strette di mano, degli abbracci, delle parole che i fedeli hanno scambiato con le suore sul sagrato della chiesa prima dell’inizio della celebrazione solenne, come segno di ringraziamento e lode per tutto il bene che la presenza delle suore ha portato e continua a portare nella comunità tutta.
Sempre nell’omelia, don Antonio ha sottolineato il valore del ricordo e della memoria: in questa vita tanto frenetica è importante ricordare, “la nostra fede infatti è memoria, noi cristiani non dobbiamo dimenticare il passato perché è il fondamento su cui è costruita la nostra chiesa, perciò è necessario fare memoria delle parole, dei gesti e della vita di Gesù”. Questo, ha continuato il prevosto, significa non solo guardare al passato, ma cogliere i frutti che esso genera nel presente, fare attenzione alla strada buona che Dio prepara per noi oggi, consapevoli che non tutto dipende da noi. Allora la celebrazione per i 70 anni di presenza delle suore non è una memoria nostalgica del passato ma la possibilità di fare memoria di quanto fatto e di guardare alla ricchezza di frutti che questa storia continua a generare nel presente.
In particolare, don Antonio ha ricordato di guardare all’opera delle suore che è ben spiegata dal nome che esse hanno: “serve” è un termine di grande onore e di impegno profondo che significa essere al servizio, essere a disposizione del Signore, sue collaboratrici nel compiere il Suo disegno di amore sull’uomo e sul mondo. “Essere serve di Gesù Cristo indica l’impegno di chi dà la propria vita e le proprie energie per realizzare ciò che Dio ha in serbo per l’umanità. Ci si mette a disposizione perché ci si sente parte di qualcosa di più grande, che porta a un coinvolgimento grande e profondo, in cui tutto viene messo al servizio perché venga il Regno di Dio”, ha concluso don Antonio, invitando poi i fedeli a un piccolo rinfresco organizzato per concludere insieme i festeggiamenti con le suore, alcune venute dalla casa madre di Agrate, a cui è stato regalato in dono un giglio bianco, simbolo di pace.
Al termine della messa, i fedeli hanno potuto ringraziare lo stesso don Antonio per il servizio svolto in questi anni presso la Comunità Pastorale di Casatenovo, venendo nel contempo a conoscenza della sua nuova destinazione, tramite un messaggio letto da don Luciano Galbusera, che ha concelebrato l’Eucarestia: a don Antonio verrà affidata la parrocchia di Castello, rione di Lecco, dedicata ai martiri Gervasio e Protasio. Subentra dunque all'attuale prevosto, l'osnaghese don Mario Fumagalli. A distanza di un anno dal trasferimento di don Marco Rapelli a Germanedo, un secondo sacerdote attivo a Casatenovo arriva dunque nel capoluogo.
L’arcivescovo ha anche destinato alla comunità pastorale di Casatenovo un altro vicario, oltre al parroco don Massimo Santambrogio, ovvero don Alessandro Suma, nato nel 1980, originario di Triuggio, e ordinato nel 2011; egli assumerà anche l’incarico di insegnante di religione presso il liceo linguistico e economico sociale Parini, una scuola paritaria di Barzanò. Gli incarichi saranno effettivi dal prossimo settembre.
Le suore risiedevano ad Agrate Brianza, dove ancora oggi si trova la casa madre della congregazione, ed erano stanziate lì dal 1912 quando la fondatrice Ada Bianchi diede inizio a questa nuova opera con lo scopo di fornire assistenza nelle Parrocchie, in particolare alle giovani donne, dato che allora gli Oratori femminili non esistevano.
La congregazione riceverà l’approvazione Diocesana nel 1926 e quella Pontificia nel 1964. In passato le “Serve di Gesù Cristo” erano presenti in diversi luoghi, in Lombardia, Liguria, Emilia-Romagna, Marche, Calabria, Sardegna e anche in Perù, Haiti e Argentina. Oggi non hanno all’attivo missioni nel mondo e le Comunità sono presenti ad Agrate, Canzo, Varese, Milano Quarto Oggiaro, Renate e Campofiorenzo, portando in queste zone la gratuità e la disponibilità del loro servizio.
La presenza delle suore nella comunità di Campofiorenzo, ha ricordato don Antonio Bonacina nell’omelia, ha creato nel corso dei decenni e continua a creare legami intensi, amicizie profonde e un affetto carico di riconoscenza, come dimostra il calore delle strette di mano, degli abbracci, delle parole che i fedeli hanno scambiato con le suore sul sagrato della chiesa prima dell’inizio della celebrazione solenne, come segno di ringraziamento e lode per tutto il bene che la presenza delle suore ha portato e continua a portare nella comunità tutta.
Sempre nell’omelia, don Antonio ha sottolineato il valore del ricordo e della memoria: in questa vita tanto frenetica è importante ricordare, “la nostra fede infatti è memoria, noi cristiani non dobbiamo dimenticare il passato perché è il fondamento su cui è costruita la nostra chiesa, perciò è necessario fare memoria delle parole, dei gesti e della vita di Gesù”. Questo, ha continuato il prevosto, significa non solo guardare al passato, ma cogliere i frutti che esso genera nel presente, fare attenzione alla strada buona che Dio prepara per noi oggi, consapevoli che non tutto dipende da noi. Allora la celebrazione per i 70 anni di presenza delle suore non è una memoria nostalgica del passato ma la possibilità di fare memoria di quanto fatto e di guardare alla ricchezza di frutti che questa storia continua a generare nel presente.
In particolare, don Antonio ha ricordato di guardare all’opera delle suore che è ben spiegata dal nome che esse hanno: “serve” è un termine di grande onore e di impegno profondo che significa essere al servizio, essere a disposizione del Signore, sue collaboratrici nel compiere il Suo disegno di amore sull’uomo e sul mondo. “Essere serve di Gesù Cristo indica l’impegno di chi dà la propria vita e le proprie energie per realizzare ciò che Dio ha in serbo per l’umanità. Ci si mette a disposizione perché ci si sente parte di qualcosa di più grande, che porta a un coinvolgimento grande e profondo, in cui tutto viene messo al servizio perché venga il Regno di Dio”, ha concluso don Antonio, invitando poi i fedeli a un piccolo rinfresco organizzato per concludere insieme i festeggiamenti con le suore, alcune venute dalla casa madre di Agrate, a cui è stato regalato in dono un giglio bianco, simbolo di pace.
Al termine della messa, i fedeli hanno potuto ringraziare lo stesso don Antonio per il servizio svolto in questi anni presso la Comunità Pastorale di Casatenovo, venendo nel contempo a conoscenza della sua nuova destinazione, tramite un messaggio letto da don Luciano Galbusera, che ha concelebrato l’Eucarestia: a don Antonio verrà affidata la parrocchia di Castello, rione di Lecco, dedicata ai martiri Gervasio e Protasio. Subentra dunque all'attuale prevosto, l'osnaghese don Mario Fumagalli. A distanza di un anno dal trasferimento di don Marco Rapelli a Germanedo, un secondo sacerdote attivo a Casatenovo arriva dunque nel capoluogo.
L’arcivescovo ha anche destinato alla comunità pastorale di Casatenovo un altro vicario, oltre al parroco don Massimo Santambrogio, ovvero don Alessandro Suma, nato nel 1980, originario di Triuggio, e ordinato nel 2011; egli assumerà anche l’incarico di insegnante di religione presso il liceo linguistico e economico sociale Parini, una scuola paritaria di Barzanò. Gli incarichi saranno effettivi dal prossimo settembre.
C.F.