Sirtori: comunità in festa per i patroni e il 25° di sacerdozio di Padre Alberto Origgi

Una chiesa gremita di fedeli questa mattina, domenica 14 luglio, ha ricordato i santi patroni Narbore e Felice nella chiesa di Sirtori, celebrando per altro il 25esimo anniversario di sacerdozio di Padre Alberto Origgi, originario di Casatenovo e da circa un anno vicario parrocchiale nella comunità che comprende anche Barzanò e Cremella, dopo essere subentrato a don Aurelio Redaelli trasferitosi nel comasco.
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Una giornata interamente di festa, quella della domenica sirtorese, che si è aperta con il tradizionale rito del faro, al quale hanno partecipato con curiosità anche tanti bambini. Nel corso dell’omelia, a prendere la parola è stato proprio Padre Origgi, che ha ricordato con commozione i primi anni di sacerdozio, ricchi di entusiasmo, gioia e vitalità ma costellati anche da qualche difficoltà. Il religioso ha riflettuto insieme ai fedeli sulla resurrezione di Cristo, che potrebbe essere rappresentata come un’esplosione di luce e fuoco, che dona vita e salvezza. 
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“Il fuoco rappresenta la forza che ci spinge ad andare avanti, ed è fondamentale per tutti noi trovare la luce della nostra vita, quella che ci fa innamorare e ci dà l’impressione che tutto intorno a noi sia cambiato” ha affermato. “Il fuoco per me è stato Gesù, perché l’incontro con Lui mi ha dato modo di osservare le cose da un punto di vista diverso e nuovo. Venticinque anni fa ho acceso questo fuoco, intraprendendo un viaggio interiore che mi ha messo in cammino su sentieri non sempre facili da percorrere” ha continuato il religioso, secondo cui anche le difficoltà possono diventare un fattore di crescita umana e spirituale.
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L’esempio più grande in questo senso sono coloro che hanno testimoniato la fede mettendo a rischio la loro vita, ovvero i martiri, e per l'occasione sono stati ricordati anche i santi Narbore e Felice, due soldati di origine africana che giunsero a Milano e si convertirono. “Per la loro fede vennero condannati a morte, ma nonostante questo non si sono tirati indietro di fronte alle incertezze della vita” ha continuato. 
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Al termine della funzione concelebrata con il parroco don Renato Cameroni, il Padre ha voluto ricordare l’affetto che nutre per i concittadini della comunità pastorale che comprende le parrocchie di Sirtori, Barzanò e Cremella. “Vi ringrazio per aver partecipato con tanto entusiasmo a questa funzione, con un pensiero anche a tutte le associazioni presenti con il gagliardetto, il primo cittadino Matteo Rosa e i consiglieri” ha affermato, rivolgendo poi un ultimo grazie a don Renato. 
Prima di salutarsi, dunque, le autorità civili e religiose hanno scattato una foto sull’altare della chiesa di Sirtori in ricordo di un giorno di festa. 
S.L.F.
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