Taylor Swift: a San Siro anche la casatese Silvia Buzzi, volata a giugno fino a...Liverpool per il tour dell'artista
E' senza dubbio il personaggio del momento. Taylor Swift, cantautrice statunitense classe 1989, è reduce dalla doppia data di San Siro, dove lo scorso weekend si è esibita davanti a decine di migliaia di fan arrivati da tutto il mondo. Un indotto non da poco per la città di Milano (e dintorni), stimato da Confcommercio in 180milioni di euro.
Grazie alla sua voce, alla melodia orecchiabile dei suoi pezzi pop, ma soprattutto alla sua grande affabilità ed eleganza, l'artista è diventata un vero e proprio fenomeno, amato soprattutto dalle giovanissime, ma non solo.
Lo sa bene Silvia Buzzi, casatese di 28 anni che sabato sera ha preso parte al concerto allo stadio Meazza. ''E' stato qualcosa di magico'' ci ha detto la giovane di Valaperta, non nuova tuttavia alle esibizioni di Taylor Swift. Poco più di un mese fa, insieme alle amiche Giulia Spadaro di Milano e Federica Landriscina di Nibionno, la 28enne ha raggiunto Liverpool per assistere ad una delle date dell'Eras Tour.
''Tutto è partito l'estate scorsa quando, dopo il tour in America, è stata data notizia di quello previsto in Europa. Per partecipare alla vendita dei biglietti bisognava registrarsi sui siti dei diversi circuiti autorizzati'' ci ha spiegato la casatese.
Sfumata la possibilità di accaparrarsi un posto sulle tribune di San Siro, Silvia, Giulia e Federica hanno ''ripiegato'' su Liverpool. Le tre amiche sono infatti riuscite ad acquistare i biglietti per il concerto del 14 giugno allo stadio di Anfield, dove gioca appunto la nota e blasonata società di calcio che milita in Premier League. La data scelta seguiva di un solo giorno il centesimo show dell'artista, in scena sempre nella città inglese: l'emozione delle giovani era dunque alle stelle. E l'esperienza non era ancora entrata nel vivo.
''Abbiamo preso un volo arrivando a Liverpool il giorno prima del concerto. Ci siamo ritrovate catapultate in una città dove ogni cosa era legata a Taylor: persino nel nostro hotel molti servizi erano ispirati al concerto in programma in quei giorni. C'erano musica di sottofondo, decorazioni, un cartonato e anche il regolamento citava i suoi brani più celebri'' ci ha raccontato Silvia Buzzi che con le amiche ha raggiunto lo stadio per immergersi nell'atmosfera dell'evento, nonostante la data scelta dalle tre fosse quella del giorno successivo. ''Abbiamo acquistato alcune felpe e gadgets, potendo ascoltare dall'esterno qualche brano del concerto. Già le prime impressioni sono state più che positive. Si avvertiva grande entusiasmo, ma allo stesso tempo il sistema di sicurezza, davvero imponente, garantiva tranquillità''.
Il giorno seguente poi, la possibilità di assistere dal vivo allo show, dopo essersi vestite per l'occasione (ispirandosi ciascuna ad un'Era) ed essersi tatuate (provvisoriamente) il numero 13, portafortuna dell'artista statunitense, che la identifica. Indossati gli immancabili braccialetti, non mancava nulla. ''Sono state tre ore di musica ed emozione che sono letteralmente volate. Una serata epica'' ci ha detto Silvia, che in quella due giorni ha avuto la possibilità di conoscere fan arrivati un po' da tutto il mondo, accomunati - nemmeno a dirlo - dalla passione per Taylor Swift.
Poteva mancare la data di Milano dopo tutto questo? Nemmeno per sogno. Silvia Buzzi - ancora una volta insieme all'amica Giulia Spadaro - è riuscita ad acquistare i biglietti per la serata del 13 luglio a San Siro una settimana prima del concerto. ''Abbiamo tenuto monitorati i circuiti accreditati, sperando in una possibilità che è effettivamente arrivata'' ci ha detto, precisando che l'artista tornava dopo ben tredici anni di assenza dai palchi italiani. ''Anche a San Siro la serata è stata magica. Forse meno sorprendente di Liverpool, trattandosi della seconda volta per noi, ma non per questo priva di emozioni, anzi. L'accoglienza che il pubblico italiano ha riservato a Taylor Swift è stata calorosissima, lei stessa si è emozionata, ringraziandoci'' ha aggiunto la casatese, sottolineando qualche imprevisto capitato nelle due date che ha reso il tutto ancor più spontaneo e genuino.
Peraltro poco meno della metà degli spettatori di Milano arrivava dall'estero, in particolare dagli Stati Uniti, dove il costo dei biglietti per assistere agli show della 34enne ha raggiunto cifre inarrivabili. Del resto anche in Italia qualche problema c'è stato, con i ''bagarini'' che hanno tentato di piazzare gli accrediti per assistere alle performance dell'artista a migliaia di euro.
Insomma, Taylor Swift può piacere o meno, ma il seguito che è riuscita a generare intorno a sè è innegabile. I numeri (e la passione con cui la ''nostra'' Silvia ci ha raccontato la duplice esperienza vissuta) ne sono la prova.
Grazie alla sua voce, alla melodia orecchiabile dei suoi pezzi pop, ma soprattutto alla sua grande affabilità ed eleganza, l'artista è diventata un vero e proprio fenomeno, amato soprattutto dalle giovanissime, ma non solo.
Lo sa bene Silvia Buzzi, casatese di 28 anni che sabato sera ha preso parte al concerto allo stadio Meazza. ''E' stato qualcosa di magico'' ci ha detto la giovane di Valaperta, non nuova tuttavia alle esibizioni di Taylor Swift. Poco più di un mese fa, insieme alle amiche Giulia Spadaro di Milano e Federica Landriscina di Nibionno, la 28enne ha raggiunto Liverpool per assistere ad una delle date dell'Eras Tour.
''Tutto è partito l'estate scorsa quando, dopo il tour in America, è stata data notizia di quello previsto in Europa. Per partecipare alla vendita dei biglietti bisognava registrarsi sui siti dei diversi circuiti autorizzati'' ci ha spiegato la casatese.
Sfumata la possibilità di accaparrarsi un posto sulle tribune di San Siro, Silvia, Giulia e Federica hanno ''ripiegato'' su Liverpool. Le tre amiche sono infatti riuscite ad acquistare i biglietti per il concerto del 14 giugno allo stadio di Anfield, dove gioca appunto la nota e blasonata società di calcio che milita in Premier League. La data scelta seguiva di un solo giorno il centesimo show dell'artista, in scena sempre nella città inglese: l'emozione delle giovani era dunque alle stelle. E l'esperienza non era ancora entrata nel vivo.
''Abbiamo preso un volo arrivando a Liverpool il giorno prima del concerto. Ci siamo ritrovate catapultate in una città dove ogni cosa era legata a Taylor: persino nel nostro hotel molti servizi erano ispirati al concerto in programma in quei giorni. C'erano musica di sottofondo, decorazioni, un cartonato e anche il regolamento citava i suoi brani più celebri'' ci ha raccontato Silvia Buzzi che con le amiche ha raggiunto lo stadio per immergersi nell'atmosfera dell'evento, nonostante la data scelta dalle tre fosse quella del giorno successivo. ''Abbiamo acquistato alcune felpe e gadgets, potendo ascoltare dall'esterno qualche brano del concerto. Già le prime impressioni sono state più che positive. Si avvertiva grande entusiasmo, ma allo stesso tempo il sistema di sicurezza, davvero imponente, garantiva tranquillità''.
Il giorno seguente poi, la possibilità di assistere dal vivo allo show, dopo essersi vestite per l'occasione (ispirandosi ciascuna ad un'Era) ed essersi tatuate (provvisoriamente) il numero 13, portafortuna dell'artista statunitense, che la identifica. Indossati gli immancabili braccialetti, non mancava nulla. ''Sono state tre ore di musica ed emozione che sono letteralmente volate. Una serata epica'' ci ha detto Silvia, che in quella due giorni ha avuto la possibilità di conoscere fan arrivati un po' da tutto il mondo, accomunati - nemmeno a dirlo - dalla passione per Taylor Swift.
Poteva mancare la data di Milano dopo tutto questo? Nemmeno per sogno. Silvia Buzzi - ancora una volta insieme all'amica Giulia Spadaro - è riuscita ad acquistare i biglietti per la serata del 13 luglio a San Siro una settimana prima del concerto. ''Abbiamo tenuto monitorati i circuiti accreditati, sperando in una possibilità che è effettivamente arrivata'' ci ha detto, precisando che l'artista tornava dopo ben tredici anni di assenza dai palchi italiani. ''Anche a San Siro la serata è stata magica. Forse meno sorprendente di Liverpool, trattandosi della seconda volta per noi, ma non per questo priva di emozioni, anzi. L'accoglienza che il pubblico italiano ha riservato a Taylor Swift è stata calorosissima, lei stessa si è emozionata, ringraziandoci'' ha aggiunto la casatese, sottolineando qualche imprevisto capitato nelle due date che ha reso il tutto ancor più spontaneo e genuino.
Peraltro poco meno della metà degli spettatori di Milano arrivava dall'estero, in particolare dagli Stati Uniti, dove il costo dei biglietti per assistere agli show della 34enne ha raggiunto cifre inarrivabili. Del resto anche in Italia qualche problema c'è stato, con i ''bagarini'' che hanno tentato di piazzare gli accrediti per assistere alle performance dell'artista a migliaia di euro.
Insomma, Taylor Swift può piacere o meno, ma il seguito che è riuscita a generare intorno a sè è innegabile. I numeri (e la passione con cui la ''nostra'' Silvia ci ha raccontato la duplice esperienza vissuta) ne sono la prova.
G.C.