Avviso Pubblico e la Trattativa Stato-Mafia
Ho letto con interesse l'articolo dell'iniziativa locale di Avviso Pubblico e non posso che apprezzare l'attenzione dimostrata dai Comuni, non solo aderenti, nei confronti delle specifiche attività dell'associazione anche a livello locale.
Mi permetto però, anche nell'approssimarsi dell'importante data della strage di via D'Amelio, di ricordare non solo al coordinatore provinciale nonché sindaco di Dolzago Lanfranchi quella mia proposta discussa poco tempo fa nella sala consigliare di Oggiono (mio comune di residenza, nonché aderente ad Avviso Pubblico) in passato più volte caldeggiata riguardo la concessione della Cittadinanza Onoraria al magistrato Nino Di Matteo.
Le motivazioni di tale proposta sono ancor più impellenti in questa circostanza e in sostanza si palesano nella semplice quanto non scontata esigenza, in questo nostro martoriato e spesso contraddittorio Paese, di non lasciar isolare coloro che, testardamente e sempre a nome nostro, stanno cercando di svelare i retroscena delle stragi del 92-93 con particolare riguardo alle commistioni tra Mafia e importanti settori sia delle nostre Istituzioni che della nostra classe dirigente.
Durante il citato incontro pubblico da parte degli interlocutori presenti sia dell'Amministrazione Comunale Oggionese sia da parte del coordinatore-sindaco Lanfranchi, sono emerse considerazioni che, pur sostanziando alcune perplessità sulla specifica proposta e sulle modalità per dargli adeguata attuazione, la stessa sarebbe stata oggetto di ulteriore valutazione anche in sede associativa e quindi tutt'altro che a priori affossata.
Del resto basta guardare lo striscione che campeggia nel citato articolo sostenuto durante una manifestazione nazionale da parte di una bella rappresentanza dei Comuni associati locali per comprenderne l'ovvia connessione ''AVVISO PUBBLICO Enti locali e Regioni contro mafie e corruzione''.
Ed ecco perché mi sento semplicemente anche in questa pur discussa occasione commemorativa del 19 luglio di ricordarlo, con anche fatti processuali nuovi di notevole interesse.
Sempre in attesa di auspicabili risposte ed aggiornamenti.
Mi permetto però, anche nell'approssimarsi dell'importante data della strage di via D'Amelio, di ricordare non solo al coordinatore provinciale nonché sindaco di Dolzago Lanfranchi quella mia proposta discussa poco tempo fa nella sala consigliare di Oggiono (mio comune di residenza, nonché aderente ad Avviso Pubblico) in passato più volte caldeggiata riguardo la concessione della Cittadinanza Onoraria al magistrato Nino Di Matteo.
Le motivazioni di tale proposta sono ancor più impellenti in questa circostanza e in sostanza si palesano nella semplice quanto non scontata esigenza, in questo nostro martoriato e spesso contraddittorio Paese, di non lasciar isolare coloro che, testardamente e sempre a nome nostro, stanno cercando di svelare i retroscena delle stragi del 92-93 con particolare riguardo alle commistioni tra Mafia e importanti settori sia delle nostre Istituzioni che della nostra classe dirigente.
Durante il citato incontro pubblico da parte degli interlocutori presenti sia dell'Amministrazione Comunale Oggionese sia da parte del coordinatore-sindaco Lanfranchi, sono emerse considerazioni che, pur sostanziando alcune perplessità sulla specifica proposta e sulle modalità per dargli adeguata attuazione, la stessa sarebbe stata oggetto di ulteriore valutazione anche in sede associativa e quindi tutt'altro che a priori affossata.
Del resto basta guardare lo striscione che campeggia nel citato articolo sostenuto durante una manifestazione nazionale da parte di una bella rappresentanza dei Comuni associati locali per comprenderne l'ovvia connessione ''AVVISO PUBBLICO Enti locali e Regioni contro mafie e corruzione''.
Ed ecco perché mi sento semplicemente anche in questa pur discussa occasione commemorativa del 19 luglio di ricordarlo, con anche fatti processuali nuovi di notevole interesse.
Sempre in attesa di auspicabili risposte ed aggiornamenti.
Germano Bosisio