A Besana e Cassago lavori in stazione. Ma dopo i disagi dei bus si temono altre eventuali chiusure

I dettagli dell'intervento non sono al momento noti e sino a qualche giorno fa il cantiere - seppur allestito - ci sembrava a tutti gli effetti fermo. Sta di fatto però, che da qualche tempo a questa parte la stazione ferroviaria di Cassago è avvolta dalle impalcature e da reti a parziale chiusura degli accessi. Anche la struttura pubblica condivisa con i comuni di Bulciago e Nibionno sarebbe infatti interessata dai lavori di riqualificazione decisi e finanziati da RFI, che hanno già consentito ad altre stazioni del Besanino, come Molteno o Valmadrera per citare i casi più eclatanti, di cambiare in meglio il loro volto.
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Dopo la sistemazione della zona esterna, in prossimità dei binari (intervento già concluso da un bel po'), a Cassago sarebbe ora la volta dell'edificio vero e proprio, al momento accessibile soltanto in parte. Risulta aperta unicamente la piccola sala d'attesa, mentre i servizi igienici - un tempo a disposizione dei pendolari in un altro piccolo fabbricato adiacente - sono inaccessibili da anni.
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La rete posta a chiusura dell'area di ingresso sembrerebbe appunto dimostrare la ferma volontà di impedirne l'utilizzo, probabilmente per motivi di sicurezza, sulla scorta di quanto avvenuto in altre stazioni della Lecco-Milano via Molteno. Linea che come noto risulta chiusa da giugno e sino a inizio settembre per consentire i lavori di manutenzione straordinaria all’armamento fra Besana e Villasanta e di upgrading tecnologico della tratta, finanziati dal Pnrr; a questo proposito anche in stazione a Besana si sta lavorando per la sistemazione delle aree esterne in prossimità dei binari. L'obiettivo - in un'altra delle stazioni principali della linea brianzola - sarebbe infatti la creazione di un sottopasso pedonale, sull'esempio di Molteno, per impedire l'attraversamento da parte dei viaggiatori da e verso il secondo binario. 
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''I lavori di riqualificazione hanno interessato di recente anche Macherio e Costa Masnaga, mentre al momento sembra essere esclusa dagli interventi la stazione di Triuggio'' ci ha confermato Alberto Viganò, referente dei pendolari del Besanino, secondo cui poco alla volta si starebbe lavorando per ammodernare le strutture. Il problema attuale è rappresentato però dalla chiusura della linea; il servizio alternativo di navette istituito da Trenord non sembra infatti funzionare al meglio delle sue potenzialità, come dimostrano le frequenti criticità evidenziate dai viaggiatori.
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''Ci vorrebbe maggiore attenzione anche da parte degli amministratori comunali'' ha aggiunto Viganò. In effetti non ci risultano prese di posizione ufficiali, sull'argomento, da parte dei sindaci lecchesi interessati dall'attraversamento della linea, la cui chiusura estiva ha sicuramente causato disagi non differenti. A questo proposito secondo Viganò non si tratterebbe che di un ''assaggio'' in vista del cantiere di Pedemontana che potrebbe causare l'interruzione della tratta brianzola all'altezza di Biassono-Macherio. E nella peggiore delle ipotesi, il fermo durerebbe un periodo molto più lungo degli attuali tre mesi.
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Insomma, i riflettori dei viaggiatori restano accesi sulla Lecco-Molteno-Milano, anche in vista della potenziale elettrificazione della stessa (di cui si parlerà dopo il medesimo progetto portato avanti sulla Lecco-Como). Speriamo che anche i comuni facciano altrettanto.
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