Un luglio amaro

Per tanti genitori cassaghesi il mese di luglio è stato segnato dalla necessità di fare la spola tra un campo estivo e l’altro, tutti posti abbondantemente ''fuori paese'' perché nemmeno quest’anno a Cassago è stata offerta in tempo utile una proposta degna di nota. E così, per l’ennesima volta, anche la  decina di famiglie che aveva già iscritto i propri figli ha dovuto, in assenza di proposte alternative, rinunciare a questa possibilità. Ma, si dirà, è una questione che riguarda “solo” i genitori dei nostri bambini, gli altri cittadini nemmeno se ne accorgeranno.
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E allora eccone un altro di amaro boccone del secondo mandato Marabese, che promette di colpire una fetta di persone assai meno “di nicchia”. È l’aumento della TARI, presentato durante il secondo Consiglio comunale, cioè (guarda un po’ il tempismo...) il primo dopo l’insediamento. A onor del vero la questione è stata posta in modo confuso, senza che fosse possibile capire se (e mi cito) ''l'aumento riguarda chi ha più persone nel nucleo famigliare?'' oppure ''chi ha una casa più grande?''. È stata in grado la maggioranza di chiarirlo? No: per sapere chi e quanto sarà colpito occorre (e qui La cito) ''recarsi presso gli uffici che faranno una simulazione''.
Non è questo il modo, signora Sindaca: è l’Amministrazione che prima si informa e poi spiega al consiglio comunale che deve votare ed infine al cittadino; tanto più che un ulteriore e assai sgradevole aumento è comparso appena qualche giorno fa sul sito del Comune, ovvero quello di quasi 100 euro per la refezione scolastica.
Certo, da parte nostra stiamo tentando di migliorare una situazione che famiglie, bambini e ragazzi non meritano, e abbiamo presentato, tra le altre, una proposta di orario continuativo rispetto ai soli tre rientri settimanali, ma occorre che la maggioranza sia capace di mettersi in ascolto.
E comunque, diciamo che essendo appena a luglio, a meno di due mesi dalle scorse elezioni… in così poco tempo sono arrivate già tre brutte notizie, e chi dovrebbe rispondere alle nostre osservazioni lo fa attaccandosi sistematicamente ai massimi sistemi: ''la situazione mondiale...'', ''le guerre...'' e via di questo passo. Sennonché le famiglie hanno bisogno di ben altro perché sentono sulla loro pelle il peso degli aumenti e delle difficoltà, e hanno il diritto almeno di conoscere per tempo - e in questi casi il tempo c’era, solo che sarebbe stato prima delle elezioni... - sia su quali ambiti l’Amministrazione potrà lavorare e su quali no, sia dove potrebbero emergere spese impreviste e dove no. Insomma, saper dare una prospettiva è dovere di chi amministra.
Da parte nostra continueremo a fare tutto ciò che è in nostro potere di fare: segnalare, vigilare, soprattutto proporre, e intendiamo il verbo ''proporre'' nel significato più costruttivo possibile. Certo, occorre avere nella maggioranza un interlocutore disposto ad ascoltare, capace di concentrarsi non sulla forma - come ha fatto nei cinque anni scorsi e pare voler fare nei prossimi cinque - ma sulla sostanza, mettendo il bene comune delle famiglie cassaghesi davanti a ogni altra considerazione. Ma se i chiari di luna sono questi...
Alessio Giussani, TU Cassago
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