Missaglia: pronto il PEBA per abbattere le barriere architettoniche. Rilevate tutte le criticità e come superarle

La giunta comunale di Missaglia ha provveduto ad adottare il PEBA (piano per l'eliminazione delle barriere architettoniche). Un primo accenno di percorso era stato avviato dalla precedente amministrazione Crippa che, nell'ambito dei lavori della Consulta Servizi Sociali, aveva segnalato una serie di criticità presenti sul territorio, che andavano ''superate'', per cosentire una maggiore inclusività e fruizione degli edifici e spazi pubblici. Lo scorso anno il sindaco Paolo Redaelli ha ripreso in mano la questione, dando il via ad una serie di incontri per stimolare la cittadinanza e le altre parti sul tema, in maniera tale da favorire il più alto coinvolgimento anche in vista della stesura del documento.
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Un paio di zone del centro missagliese oggetto dell'indagine

Affidato all'ingegner Massimiliano Valsecchi, il lavoro si compone di diversi allegati. In un primo sono inserite tutte le barriere individuate sul territorio missagliese; non soltanto negli edifici, aree parcheggio e altri spazi comunali, ma anche presso le strutture private ad uso pubblico. La mappatura ha infatti coinvolto una cinquantina di luoghi, includendo cimiteri, piazze, parchi gioco, scuole (anche paritarie), chiese, oratori, ufficio postale e farmacie. Ciascuno è stato inserito in una tabella che ne classifica l'accessibilità (piena, parziale o assente). Soltanto sei di questi sono  risultati non accessibili stante la presenza di barriere architettoniche che costituiscono un pesante limite. La maggior parte sono invece ritenuti inclusivi, ma solo parzialmente, mentre in 18 edifici o spazi missagliesi non vi è alcun problema di fruibilità.
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A questi si è aggiunta la mappatura di spazi urbani: parcheggi pubblici presenti sul territorio comunale, rilevando direttamente gli stalli di sosta riservati per invalidi; attraversamenti pedonali; eventuali criticità su percorsi pedonali e marciapiedi. 
Dopo aver mappato ciascun luogo è stata prodotta una scheda dettagliata sullo stato dell'arte (con immagini ed indicazioni), mentre in un secondo allegato inserite le strategie per ''abbattere'' queste barriere. Le proposte di intervento prevedono due tipologie: immediata realizzabilità e a medio/lungo termine. Per i primi (adeguamento di stalli per la sosta disabili, adeguamento di citofoni, posa di corrimano, miglioramento bagni disabili negli edifici comunali etc) si ipotizza una spesa complessiva pari a 83mila euro. Ben più oneroso invece il valore della tabella che include i restanti interventi (formazione di marciapiedi, di percorsi pedonali, di scivoli, rampe e miglioramento di una serie di spazi pubblici quali ad esempio i cimiteri) per i quali è prevista una spesa di 885mila euro, iva e oneri esclusi.
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Insomma, un lavoro corposo il cui obiettivo è quello di essere progressivamente attuato, così da non limitarsi alla pura teoria.
''Dopo l'adozione in giunta, il prossimo passaggio prevede l'approvazione in consiglio comunale in autunno'' ha detto in proposito il sindaco Paolo Redaelli, ricordando il percorso partecipativo portato avanti sino ad oggi. 
Con la redazione di un primo documento strategico, si era infatti provveduto a dare notizia dell'iter in corso tramite avviso sul sito web comunale. In questo modo tutti i soggetti interessati - associazioni, imprese, singoli cittadini, portatori di interesse (stakeholders) - quale azione strategica partecipativa sono stati invitati a voler presentare eventuali suggerimenti/proposte per migliorare l’accessibilità e l’usabilità degli edifici pubblici ed in generale del territorio comunale ed a consegnare un apposito questionario (in forma anonima). Ne sono stati raccolti una settantina.
Il 10 febbraio scorso presso la sala civica Teodolinda si era inoltre tenuto un incontro pubblico di presentazione dell’inizio di attività del PEBA, nel quale i cittadini hanno avuto possibilità di chiedere spiegazioni e, già in quella sede, segnalare esigenze e criticità.
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E' stata infine istitutita una Consulta permanente sull’Accessibilità cittadina, che avrà il compito di monitorare l'attuazione del piano e ad indicare le priorità d'intervento, oltre ad eventuali modifiche richieste dallo stesso.
G.C.
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