Besana: Jessica Perego, dal libro al progetto sull'autismo
Da un libro è nato un progetto scolastico sull’autismo. Negli ultimi giorni abbiamo avuto modo di parlare con Jessica Perego, 25enne originaria di Vergo Zoccorino ed ex studente dell’istituto Greppi di Monticello, che nel 2018 ha “inaspettatamente” dato il via ad un progetto dedicato all’autismo e divenuto, col passare dei mesi, un vero e proprio successo da best seller.
Per comprendere la sua storia, però, è necessario fare un passo indietro, tornando dunque al 2019, quando la besanese sostenne l’esame di maturità nel monticellese. “Nelle settimane che precedevano l’esame, ho iniziato a pensare che sarebbe stato interessante realizzare un libro disegnato da me che raccontasse, attraverso la storia di un alieno e di un suo amico, l’autismo” ci ha spiegato Jessica.
Così, sul finire della quinta superiore, la giovane da vita al libro illustrato “Nio nel Pianeta delle Meraviglie”: protagonisti, come dicevamo, il piccolo alieno Nio e l’amico Ron, neurotipico. “Sia io che mio fratello minore Daniele siamo autistici e abbiamo vissuto sulla nostra pelle cosa significhi crescere in un contesto in cui gli altri bambini ci vedevano come diversi per i nostri atteggiamenti” ha aggiunto Jessica, specificando però come la sua non sia una storia di rabbia o tristezza. “Spesso i bambini neurotipici faticano a comprendere atteggiamenti diversi dai loro, perché purtroppo mancano ancora le competenze necessarie e le figure di riferimento nell’ambito scolastico per far sì che i bambini possano trovare uno spazio sicuro in cui porre domande” ha continuato.
Le ventitré tavole scritte e disegnate da Jessica, dunque, sottolineano l’importanza di conoscere l’altro per comprendere il perché delle reazioni e delle emozioni di ciascuno di noi. “Nella prima parte del libro Ron non riesce a capire perché il piccolo alieno si atteggi in maniera diversa, lo reputa bizzarro e contorto” racconta l’ex villagreppina. “Nella seconda e terza parte, poi, l’amico comprende che Nio si comporta in maniera diversa rispetto agli altri quando si trova in alcune situazioni particolari, circondato da tante persone” ci ha raccontato.
Ron, dunque, attua una serie di tecniche riconosciute dal metodo ABA (dedicato all’autismo) per far sì che Nio possa sentirsi a suo agio: sapendo ad esempio che al piccolo alieno non piacciono i fiori, prima di portarlo al parco gliene parla e cerca di rassicurarlo. Le tecniche spiegate da Jessica nel volume, dunque, sono semplici accorgimenti che qualsiasi bambino può mettere in atto per far sentire l’altro al sicuro e capito.
Tornando invece al progetto della giovane, Jessica ci ha raccontato come, una volta conclusa la maturità, abbia iniziato lei stessa a sognare un po’ più in grande, chiedendosi se non sarebbe stato interessante portare il suo approccio nelle scuole, in modo da aiutare i bambini ad accettare le diversità conoscendole meglio. La casa editrice Bellavite di Missaglia, dunque, non si è tirata indietro quando la giovane, ormai nel lontano 2019, ha proposto di pubblicare il libro in forma cartacea, in modo di poterlo fornire ai bambini e renderlo un vero e proprio “manuale d’istruzioni” a mo’ di racconto.
Da quel momento in poi prende vita un progetto formativo utilissimo, che coinvolge negli anni centinaia di scuole sul territorio. “Ho presentato per la prima volta il mio progetto alle scuole medie di Besana per poi arrivare a parlarne con centinaia e centinaia di studenti delle scuole elementari ma non solo” ci ha detto. Jessica, infatti, ha presto scoperto che il suo libro poteva essere molto utile per i più piccoli che, sfogliando le pagine e ascoltando attentamente la storia, avevano modo di comprendere gli “insegnamenti impliciti” dell’alieno Nio anche senza il supporto di un adulto.
“Ad oggi l’ANGSA (Associazione Nazionale Genitori perSone con Autismo) ha adottato ufficialmente il nostro progetto, e grazie a questo sostegno abbiamo modo di finanziare e regalare il libro agli istituti della Lombardia che ci invitano”. Il progetto di Nio, dunque, è una grande soddisfazione per Jessica e per i suoi familiari: il simpatico alieno verde, infatti, racconta ogni giorno ai bambini quanto sia importante conoscere le diversità in modo da poterle vivere al meglio.
Per comprendere la sua storia, però, è necessario fare un passo indietro, tornando dunque al 2019, quando la besanese sostenne l’esame di maturità nel monticellese. “Nelle settimane che precedevano l’esame, ho iniziato a pensare che sarebbe stato interessante realizzare un libro disegnato da me che raccontasse, attraverso la storia di un alieno e di un suo amico, l’autismo” ci ha spiegato Jessica.
Così, sul finire della quinta superiore, la giovane da vita al libro illustrato “Nio nel Pianeta delle Meraviglie”: protagonisti, come dicevamo, il piccolo alieno Nio e l’amico Ron, neurotipico. “Sia io che mio fratello minore Daniele siamo autistici e abbiamo vissuto sulla nostra pelle cosa significhi crescere in un contesto in cui gli altri bambini ci vedevano come diversi per i nostri atteggiamenti” ha aggiunto Jessica, specificando però come la sua non sia una storia di rabbia o tristezza. “Spesso i bambini neurotipici faticano a comprendere atteggiamenti diversi dai loro, perché purtroppo mancano ancora le competenze necessarie e le figure di riferimento nell’ambito scolastico per far sì che i bambini possano trovare uno spazio sicuro in cui porre domande” ha continuato.
Le ventitré tavole scritte e disegnate da Jessica, dunque, sottolineano l’importanza di conoscere l’altro per comprendere il perché delle reazioni e delle emozioni di ciascuno di noi. “Nella prima parte del libro Ron non riesce a capire perché il piccolo alieno si atteggi in maniera diversa, lo reputa bizzarro e contorto” racconta l’ex villagreppina. “Nella seconda e terza parte, poi, l’amico comprende che Nio si comporta in maniera diversa rispetto agli altri quando si trova in alcune situazioni particolari, circondato da tante persone” ci ha raccontato.
Ron, dunque, attua una serie di tecniche riconosciute dal metodo ABA (dedicato all’autismo) per far sì che Nio possa sentirsi a suo agio: sapendo ad esempio che al piccolo alieno non piacciono i fiori, prima di portarlo al parco gliene parla e cerca di rassicurarlo. Le tecniche spiegate da Jessica nel volume, dunque, sono semplici accorgimenti che qualsiasi bambino può mettere in atto per far sentire l’altro al sicuro e capito.
Tornando invece al progetto della giovane, Jessica ci ha raccontato come, una volta conclusa la maturità, abbia iniziato lei stessa a sognare un po’ più in grande, chiedendosi se non sarebbe stato interessante portare il suo approccio nelle scuole, in modo da aiutare i bambini ad accettare le diversità conoscendole meglio. La casa editrice Bellavite di Missaglia, dunque, non si è tirata indietro quando la giovane, ormai nel lontano 2019, ha proposto di pubblicare il libro in forma cartacea, in modo di poterlo fornire ai bambini e renderlo un vero e proprio “manuale d’istruzioni” a mo’ di racconto.
Da quel momento in poi prende vita un progetto formativo utilissimo, che coinvolge negli anni centinaia di scuole sul territorio. “Ho presentato per la prima volta il mio progetto alle scuole medie di Besana per poi arrivare a parlarne con centinaia e centinaia di studenti delle scuole elementari ma non solo” ci ha detto. Jessica, infatti, ha presto scoperto che il suo libro poteva essere molto utile per i più piccoli che, sfogliando le pagine e ascoltando attentamente la storia, avevano modo di comprendere gli “insegnamenti impliciti” dell’alieno Nio anche senza il supporto di un adulto.
“Ad oggi l’ANGSA (Associazione Nazionale Genitori perSone con Autismo) ha adottato ufficialmente il nostro progetto, e grazie a questo sostegno abbiamo modo di finanziare e regalare il libro agli istituti della Lombardia che ci invitano”. Il progetto di Nio, dunque, è una grande soddisfazione per Jessica e per i suoi familiari: il simpatico alieno verde, infatti, racconta ogni giorno ai bambini quanto sia importante conoscere le diversità in modo da poterle vivere al meglio.
S.L.F.