Colle: pellegrinaggio di pace con la Terra Santa e l'Ucraina

Un video collegamento tra l’Italia, la Terra Santa e l’Ucraina per invocare la pace. Quello che si è tenuto ieri, giorno di Ferragosto e festa dell’Assunta, è stato un pellegrinaggio di comunione molto sentito, anche per la partecipazione di religiosi presenti in zone di guerra.
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Il tradizionale appuntamento si è inserito all’interno del programma della Sagra di San Rocco di Ravellino, a Colle Brianza e quest’anno ha visto due video collegamenti con la Terra Santa e l’Ucraina per condividere un’invocazione di pace per il mondo: un momento significativo e simbolico è stata la recita del rosario in tre lingue, arabo, ucraino e italiano. 

“Punto di partenza il Campanone della Brianza, gentilmente messo a disposizione dalla famiglia Rocca – Bassetti. Nell’antica chiesa medievale di San Vittore sono risuonate le parole di Suor Anna Sawa, delle Figlie di Sant’Anna, in collegamento da Nazateth dove stava preparando un ritiro per i giovani cristiani di quelle Terre - spiegano nel video - All’ombra della basilica dell’Annunciazione ha recitato in arabo una decina di Ave Maria, rispondendo ai fedeli presenti al Campanone. «Purtroppo ci stiamo abituando a questa terribile guerra – ha detto – di cui non vediamo la fine, ma di cui soffriamo pesantemente le conseguenze. Continuate ad esserci vicini». Un conflitto complicato, lungo, duro e di cui non vede via d’uscita”.  
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Alla sosta successiva, si è tenuta un’altra occasione di riflessione. “Dopo la discesa dei pellegrini nella vicina frazione di Piecastello il video collegamento ha portato la voce e il volto di don Moreno Cattelan, sacerdote di don Orione da anni Missionario a Kiev e in Ucraina. «Grazie per questa comunione che ci rincuora – ha detto don Cattelan - Fin dal primo giorno di guerra abbiamo deciso di rimanere accanto alla nostra gente e di consolarla nella fede e nella carità. Non è facile né fisicamente, né psicologicamente, ma con la forza del Signore cerchiamo di andare avanti. Fanno paura i missili che in pochi minuti dalla Russia arrivano sulle loro teste, ma la vita deve proseguire anche se orami la guerra si conta in mesi, anni»”. 
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Il pellegrinaggio, tra momenti di silenzio e ripensamento sulle toccanti testimonianze, ha toccato infine Bestetto e il cimitero e si è concluso con la Messa al campo sportivo di Ravellino presieduta dal parroco don Alberto Pirovano.
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