Bosisio perde Clementina Colombo, cittadina onoraria
Bosisio Parini ha perso un pezzo della sua storia, nonché cittadina onoraria. É mancata nel pomeriggio di ieri, a 97 anni, Clementina Colombo, testimone della Resistenza.
Nata a Bosisio nel 1927, diede un contributo fondamentale durante la seconda guerra mondiale, quando rischiò la vita per salvare alcune famiglie ebree da una deportazione sicura. Impiegata comunale fece la sua parte producendo documenti contraffatti per permettere a ebrei, partigiani e renitenti alla leva di rifugiarsi all’estero scampando alle persecuzioni.
Il suo operato le valse, nel 2021, l’attribuzione della cittadinanza onoraria, concessa all’unanimità del consiglio comunale, dove tutti i membri hanno votarono a favore. La motivazione è dovuta all’esempio di onestà e giustizia per aver “scelto di ubbidire non alle leggi umane ma a leggi naturali che sono giuste e devono ispirare il nostro modo di vivere, leggi tra l'altro alla base del processo di Norimberga”.
Il sindaco Paolo Gilardi ha commentato la perdita con queste parole: “A nome di tutti i cittadini di Bosisio esprimo profondo cordoglio per la scomparsa di Clementina Colombo. Nostra concittadina onoraria, è stata testimone di un importante periodo storico. Con la sua generosità, coraggio e altruismo è divenuta un esempio per tutti”.
A Clementina Colombo è stato dedicato il giardino dei Giusti davanti alla scuola secondaria Karol Wojtyla: alla cerimonia di intitolazione, avvenuta il 6 marzo 2021, la donna partecipò da remoto dalla RSA di Mantova in cui viveva.
La professoressa Angela Iacona, che aveva seguito il progetto di intitolazione del Giardino dei Giusti a Clementina Colombo e Guido Brugger, è stata contattata dal nipote della signora, l’avvocato Carlo Enrico Salodini, che informava della dipartita della nonna. “Ricordo con piacere quel periodo, quando scoprimmo che era ancora viva e riuscimmo a rintracciarla in una RSA di Mantova in cui era stata trasferita e, in occasione della giornata del 6 marzo 2021, riuscimmo ad organizzare un collegamento in Meet per permetterle di partecipare alla piantumazione del ciliegio in suo onore - ha affermato la dirigente scolastica Orsola Moro - Si era messa tutta in ghingheri, con le mollettine nei capelli, una tenerezza infinita. L’infermiera che l’assisteva lesse per lei una lettera in cui raccontava di avere avuto molta paura in quei momenti, tuttavia incoraggiava le giovani generazioni a non tirarsi indietro e ad avere sempre il coraggio delle proprie azioni”.
La dirigente ha inoltre ricordato i valori che questa donna ha rappresentato: “Clementina Colombo ha vissuto quasi un secolo con coraggio, determinazione e una forza d’animo che ha cambiato la vita di molti, offrendo rifugio e speranza nei giorni più bui della nostra storia. La sua generosità e il suo senso di giustizia non sono solo un ricordo, ma un esempio luminoso che continuerà a ispirarci. Il giardino che le abbiamo dedicato è un piccolo tributo alla grandezza del suo spirito, un luogo dove la sua memoria potrà continuare a fiorire e a ispirare chiunque lo osservi”.
Clementina Colombo fu anche una donna creativa, una dote che espresse dopo aver lasciato la Brianza, pressa la rinomata ditta Luigi Furga, produttrice di giocattoli e bambole. “Non tutti sanno infatti che, finita la guerra, dopo avere lasciato Bosisio ed essersi trasferita con il marito a Piadena, in provincia di Cremona, iniziò una seconda fase della sua vita lavorando come stilista di abiti per le bambole della gloriosa fabbrica Furga. Sue le creazioni di molti vestitini di bambole con cui le bambine degli anni '60 e '70 - tra cui la sottoscritta - hanno giocato senza saperlo” ha aggiunto Orsola Moro.
Anche il Museo del Giocattolo di Canneto sull’Oglio - creato nel 1994 in memoria del Commendator Giulio Superti Furga, ultimo componente della famiglia Furga a dirigere la storica azienda - ha dedicato un pensiero a Clementina Colombo, detta Tina. “Ieri, 16 agosto, ci ha lasciati la nostra cara signora Tina, per vari decenni stilista del reparto abiti della ditta Furga. Con lei se ne va gran parte della storia di questa fabbrica, e in generale del giocattolo Cannetese che, grazie al suo contributo, ha realizzato le più belle bambole del mondo. Vogliamo ricordare Tina Colombo e allo stesso tempo ringraziarla, per il suo costante e premuroso appoggio durante le varie attività del nostro Museo”.
Nata a Bosisio nel 1927, diede un contributo fondamentale durante la seconda guerra mondiale, quando rischiò la vita per salvare alcune famiglie ebree da una deportazione sicura. Impiegata comunale fece la sua parte producendo documenti contraffatti per permettere a ebrei, partigiani e renitenti alla leva di rifugiarsi all’estero scampando alle persecuzioni.
Il suo operato le valse, nel 2021, l’attribuzione della cittadinanza onoraria, concessa all’unanimità del consiglio comunale, dove tutti i membri hanno votarono a favore. La motivazione è dovuta all’esempio di onestà e giustizia per aver “scelto di ubbidire non alle leggi umane ma a leggi naturali che sono giuste e devono ispirare il nostro modo di vivere, leggi tra l'altro alla base del processo di Norimberga”.
Il sindaco Paolo Gilardi ha commentato la perdita con queste parole: “A nome di tutti i cittadini di Bosisio esprimo profondo cordoglio per la scomparsa di Clementina Colombo. Nostra concittadina onoraria, è stata testimone di un importante periodo storico. Con la sua generosità, coraggio e altruismo è divenuta un esempio per tutti”.
A Clementina Colombo è stato dedicato il giardino dei Giusti davanti alla scuola secondaria Karol Wojtyla: alla cerimonia di intitolazione, avvenuta il 6 marzo 2021, la donna partecipò da remoto dalla RSA di Mantova in cui viveva.
La professoressa Angela Iacona, che aveva seguito il progetto di intitolazione del Giardino dei Giusti a Clementina Colombo e Guido Brugger, è stata contattata dal nipote della signora, l’avvocato Carlo Enrico Salodini, che informava della dipartita della nonna. “Ricordo con piacere quel periodo, quando scoprimmo che era ancora viva e riuscimmo a rintracciarla in una RSA di Mantova in cui era stata trasferita e, in occasione della giornata del 6 marzo 2021, riuscimmo ad organizzare un collegamento in Meet per permetterle di partecipare alla piantumazione del ciliegio in suo onore - ha affermato la dirigente scolastica Orsola Moro - Si era messa tutta in ghingheri, con le mollettine nei capelli, una tenerezza infinita. L’infermiera che l’assisteva lesse per lei una lettera in cui raccontava di avere avuto molta paura in quei momenti, tuttavia incoraggiava le giovani generazioni a non tirarsi indietro e ad avere sempre il coraggio delle proprie azioni”.
La dirigente ha inoltre ricordato i valori che questa donna ha rappresentato: “Clementina Colombo ha vissuto quasi un secolo con coraggio, determinazione e una forza d’animo che ha cambiato la vita di molti, offrendo rifugio e speranza nei giorni più bui della nostra storia. La sua generosità e il suo senso di giustizia non sono solo un ricordo, ma un esempio luminoso che continuerà a ispirarci. Il giardino che le abbiamo dedicato è un piccolo tributo alla grandezza del suo spirito, un luogo dove la sua memoria potrà continuare a fiorire e a ispirare chiunque lo osservi”.
Clementina Colombo fu anche una donna creativa, una dote che espresse dopo aver lasciato la Brianza, pressa la rinomata ditta Luigi Furga, produttrice di giocattoli e bambole. “Non tutti sanno infatti che, finita la guerra, dopo avere lasciato Bosisio ed essersi trasferita con il marito a Piadena, in provincia di Cremona, iniziò una seconda fase della sua vita lavorando come stilista di abiti per le bambole della gloriosa fabbrica Furga. Sue le creazioni di molti vestitini di bambole con cui le bambine degli anni '60 e '70 - tra cui la sottoscritta - hanno giocato senza saperlo” ha aggiunto Orsola Moro.
Anche il Museo del Giocattolo di Canneto sull’Oglio - creato nel 1994 in memoria del Commendator Giulio Superti Furga, ultimo componente della famiglia Furga a dirigere la storica azienda - ha dedicato un pensiero a Clementina Colombo, detta Tina. “Ieri, 16 agosto, ci ha lasciati la nostra cara signora Tina, per vari decenni stilista del reparto abiti della ditta Furga. Con lei se ne va gran parte della storia di questa fabbrica, e in generale del giocattolo Cannetese che, grazie al suo contributo, ha realizzato le più belle bambole del mondo. Vogliamo ricordare Tina Colombo e allo stesso tempo ringraziarla, per il suo costante e premuroso appoggio durante le varie attività del nostro Museo”.
Michela Mauri