Barzanò: 100 candeline per Giovina Santarone, arrivata in Brianza da Bomba (Chieti)
Una festa speciale, in grado di richiamare - in Via Prebone a Barzanò -tantissimi amici e parenti. Del resto il secolo di età non è un traguardo che si taglia tutti i giorni. Lo sa bene Giovina Santarone, la neo centenaria che la scorsa domenica ha celebrato in grande stile i suoi primi cento anni. Le figlie Nicoletta e Brunella con le rispettive famiglie, hanno organizzato un evento memorabile, tutto dedicato all'anziana mamma, che a dispetto dell'età sa ancora essere un punto di riferimento solido per l'intera (e numerosa) famiglia.
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Nata a Bomba (Chieti) l'11 agosto 1924, Giovina risiede in Brianza da quando aveva poco più di trent'anni. Determinante è stata una visita alla sorella, che si era trasferita nel lecchese; in quei giorni di riposo dalla vita fra i campi che conduceva in Abruzzo, la donna conobbe Lino Colzani. Fu un colpo di fulmine, tanto che nei mesi successivi i due convolarono a nozze. I primi tempi trascorsi a Barzanò non furono facili da gestire per la neo centenaria, che dovette scontrarsi con una cultura sicuramente differente da quella a cui era abituata.
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Giovina però non si perse d'animo: figlia di agricoltori, iniziò a importare i prodotti tipici abruzzesi: olio, vino e pasta soprattutto, da rivendere ai tanti abitanti di Bomba e dei dintorni che nel frattempo - esattamente come lei - si erano spostati a vivere al Nord, in particolare in Brianza. Negli anni Sessanta si assistette infatti ad un vero e proprio boom, con bombesi (e non) arrivati qui, nel nostro territorio.
''La mamma iniziò anche ad organizzare delle vacanze estive in Abruzzo, aperte a tutti. In tanti aderirono a questa proposta, nata grazie alla collaborazione con Autotrasporti Cazzaniga di Barzago. L'allora titolare Silvestro era il suo braccio destro in questa iniziativa'' ci ha raccontato la figlia Nicoletta.
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Insomma, il legame con la sua terra d'origine non si è mai spezzato per Giovina Santarone, riuscita allo stesso tempo ad integrarsi alla perfezione in quella Brianza che è diventata a tutti gli effetti la sua casa. Qui, in frazione Torricella dove risiede, la neo centenaria - vedova dal 2007 - ha celebrato l'importante traguardo anagrafico, circondata dall'affetto dei suoi familiari.
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Fra i presenti anche i nipoti Beatrice, Gianluca ed Edoardo con i rispettivi compagni, ma anche il vicesindaco Giancarlo Aldeghi in rappresentanza dell'amministrazione comunale (di cui fa parte anche il genero Gabriele Boni ndr) e don Giuseppe Scattolin. L'ex parroco, oggi residente con incarichi pastorali nella vicina Cremella, ha omaggiato l'anziana di una poesia in abruzzese scritta appunto per l'importante occasione.
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L'immancabile torta e le candeline soffiate dalla barzanese - come tradizione vuole - hanno coronato un momento davvero speciale, ricco di affetto, di fiori, di bigliettini e tanto altro e di cui la festeggiata si è detta davvero grata.
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Giovina Santarone (quarta da destra) con i familiari e il vicesindaco Aldeghi
Nata a Bomba (Chieti) l'11 agosto 1924, Giovina risiede in Brianza da quando aveva poco più di trent'anni. Determinante è stata una visita alla sorella, che si era trasferita nel lecchese; in quei giorni di riposo dalla vita fra i campi che conduceva in Abruzzo, la donna conobbe Lino Colzani. Fu un colpo di fulmine, tanto che nei mesi successivi i due convolarono a nozze. I primi tempi trascorsi a Barzanò non furono facili da gestire per la neo centenaria, che dovette scontrarsi con una cultura sicuramente differente da quella a cui era abituata.
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Giovina però non si perse d'animo: figlia di agricoltori, iniziò a importare i prodotti tipici abruzzesi: olio, vino e pasta soprattutto, da rivendere ai tanti abitanti di Bomba e dei dintorni che nel frattempo - esattamente come lei - si erano spostati a vivere al Nord, in particolare in Brianza. Negli anni Sessanta si assistette infatti ad un vero e proprio boom, con bombesi (e non) arrivati qui, nel nostro territorio.
''La mamma iniziò anche ad organizzare delle vacanze estive in Abruzzo, aperte a tutti. In tanti aderirono a questa proposta, nata grazie alla collaborazione con Autotrasporti Cazzaniga di Barzago. L'allora titolare Silvestro era il suo braccio destro in questa iniziativa'' ci ha raccontato la figlia Nicoletta.
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La neo centenaria con i nipoti e i rispettivi compagni
Insomma, il legame con la sua terra d'origine non si è mai spezzato per Giovina Santarone, riuscita allo stesso tempo ad integrarsi alla perfezione in quella Brianza che è diventata a tutti gli effetti la sua casa. Qui, in frazione Torricella dove risiede, la neo centenaria - vedova dal 2007 - ha celebrato l'importante traguardo anagrafico, circondata dall'affetto dei suoi familiari.
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Giovina con il vicesindaco Aldeghi e a destra la poesia di don Giuseppe
Fra i presenti anche i nipoti Beatrice, Gianluca ed Edoardo con i rispettivi compagni, ma anche il vicesindaco Giancarlo Aldeghi in rappresentanza dell'amministrazione comunale (di cui fa parte anche il genero Gabriele Boni ndr) e don Giuseppe Scattolin. L'ex parroco, oggi residente con incarichi pastorali nella vicina Cremella, ha omaggiato l'anziana di una poesia in abruzzese scritta appunto per l'importante occasione.
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L'immancabile torta e le candeline soffiate dalla barzanese - come tradizione vuole - hanno coronato un momento davvero speciale, ricco di affetto, di fiori, di bigliettini e tanto altro e di cui la festeggiata si è detta davvero grata.
G.C.