Barzanò: l'ultimo saluto a Fausto Cazzaniga, ''un uomo dal cuore grande''

Questa mattina la comunità di Barzanò si è riunita presso la chiesa parrocchiale di San Vito, per porgere l'estremo saluto a Fausto Cazzaniga e stringersi intorno ai suoi familiari. Appena quarantottenne,  il motociclista residente in paese è tragicamente scomparso in un sinistro stradale verificatosi lo scorso fine settimana ad Albaredo, nei pressi di Passo San Marco (Sondrio), località che aveva raggiunto per un'escursione in sella appunto alla sua due ruote, acquistata di recente. La chiesa barzanese, gremita di amici, familiari e colleghi, ha testimoniato l’affetto profondo che in molti nutrivano nei suoi confronti. 
La liturgia è stata celebrata dal parroco don Renato Cameroni, il quale ha cercato di offrire conforto e speranza ai presenti, facendo soprattutto riferimento alle letture dei testi sacri.
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Fausto Cazzaniga e il feretro che lascia la chiesa di San Vito

"La parola di Dio rianima la nostra voce spezzata e ci rasserena" ha esordito il sacerdote durante l’omelia, riconoscendo il dolore immenso che la comunità sta vivendo. "Potremmo farci tante domande in questo momento, tutte legittime, ma ci porterebbero fuori strada. Abbiamo bisogno di credere che Gesù è morto e risorto per la nostra salvezza'' ha aggiunto, invitando i presenti a riflettere sul mistero della morte con gli occhi della fede. "Siamo qui per imparare a metterci davanti al mistero della morte e guardare come guarda Dio" ha detto, ricordando ai fedeli che il quarantottenne ha vissuto la sua vita fino all'ultimo giorno con pienezza. "Il nostro fratello Fausto ora ha visto Dio, ed è insieme a tutti i suoi cari che lo hanno preceduto. Avrebbe certamente potuto vivere tanti altri anni, ma il Signore gli ha permesso di essere con lui ora, e noi chiediamo al Signore di aiutarci a capire. Anche noi un giorno vedremo il volto di Dio e capiremo cosa vuol dire amare fino in fondo''.
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Fausto Cazzaniga viveva a Barzanò da sempre e in paese erano in molti a conoscerlo, pur conducendo il quarantottenne una vita piuttosto riservata. Da molti anni prestava servizio per la Voleno Vetri di Viganò, dove si occupava della gestione degli ordini e della logistica; nei giorni scorsi il titolare lo aveva ricordato con parole di riconoscenza e stima. "Era il suo primo o secondo lavoro dopo il diploma. La nostra è un’azienda familiare, dove i dipendenti entrano a far parte di una famiglia. Fausto era una persona che lavorava con grande dedizione" le parole di Ivo Voleno che avevamo raccolto nei giorni scorsi.
Cazzaniga non era solo un dipendente devoto alla professione, ma anche un appassionato di sport, in particolare di basket che in gioventù aveva praticato per anni, militando in diverse società del territorio. Anche in quest'ambito  aveva dimostrato grande impegno e passione, come ha ricordato negli scorsi giorni Angelo Crippa, suo ex allenatore.
Ultimo di quattro figli, il barzanese viveva nella casa di famiglia in Via Prebone - frazione Torricella - che aveva condiviso a lungo con il padre, mancato un paio di anni fa.
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La sua tragica scomparsa ha lasciato un vuoto incolmabile non solo nella sua famiglia, ma anche tra amici e colleghi, e nella comunità tutta.
La cerimonia di questa mattina ha ricordato Cazzaniga proprio così, una persona gentile con una forte passione per la vita. ''Fausto sarà ricordato come un uomo di grande cuore'' ha aggiunto il parroco, abbracciando con la sua omelia tutti coloro che hanno avuto il privilegio di conoscere il barzanese, recatisi questa mattina a porgli l’ultimo doloroso saluto.
Sa.A.
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