L'Ultima Luna d'Estate 2024 debutta a Sirone il 30 agosto
Da venerdì 30 agosto a domenica 8 settembre il festival teatrale L'Ultima Luna d'Estate, giunto alla sua 27esima edizione, abiterà nelle cascine, nei parchi e nelle ville del Parco Regionale di Montevecchia e Valle del Curone, nelle provincie di Lecco e di Monza e Brianza con più di 20 appuntamenti tra incontri, spettacoli teatrali all’aperto e performance itineranti.
Ideato e organizzato da Teatro Invito e realizzato con il Consorzio Brianteo Villa Greppi, L'Ultima Luna d'Estate è un festival riconosciuto e finanziato dal MIC e sostenuto dal Gruppo Itas Assicurazioni come main sponsor. Supportano la manifestazione i Comuni di Arcore, Bulciago, Carnate, Casatenovo, La Valletta Brianza, Lomagna, Missaglia, Montevecchia, Osnago, Sirone, Usmate Velate, Viganò. Il festival ha inoltre il patrocinio del Parco di Montevecchia e del Curone e la collaborazione della Provincia di Lecco.
Il tema portante dell’edizione 2024 è ''Cultura e politica'': tramite l’incontro di apertura e le scelte fatte per la programmazione, il festival vuole indagare il rapporto tra il sapere e la società. Come si può intrecciare il lavoro di chi opera in ambito culturale e il lavoro delle amministrazioni? Come si incide culturalmente sul proprio territorio? Costruire e mettere in pratica una politica culturale significa favorire il dialogo tra artisti e istituzioni ma anche parlare al pubblico stimolando riflessioni e confronti per una relazione viva e dialettica.
''L’artista – si chiede il direttore artistico Luca Radaelli (nella foto sotto) – deve ''suonare il piffero per la rivoluzione'', come ironizzava Elio Vittorini, o ritirarsi nella propria turris eburnea e infischiarsene di ciò che accade nel mondo intorno a sé? Probabilmente la soluzione sta nel mezzo: il teatro è sempre politico, senza per questo divenire ''agit prop''. Ultimamente, però, i contenuti che afferiscono alla sfera politica si insinuano sempre più nelle manifestazioni artistiche. Il cosiddetto ''teatro sociale'' sta prendendo sempre più spazio. Non c’è Compagnia teatrale che non abbia in cartellone uno spettacolo sulla violenza di genere, sul cambiamento climatico, sulla pace nel mondo. Recuperare il valore civico e sociale dell’arte, però, non deve significare sacrificare la forma al contenuto. Bisogna, al contrario, trovare una chiave di lettura poetica a ciò che si agita nelle comunità umane, colpite e indebolite, prima dalla pandemia, poi dalle ripetute immagini di due sanguinosi conflitti, e dunque bisognose di ritrovare occasioni di confronto, dialogo, condivisione''.''Il tema di questa edizione dell’Ultima Luna – spiega Lucia Urbano, presidente del Consorzio Brianteo Villa Greppi – si preannuncia molto stimolante. Come sempre il programma offre un’equilibrata miscela di leggerezza, spunti di riflessione e dialogo con il nostro tempo. Il tutto è realizzato, grazie alla collaborazione delle Amministrazioni e di privati, nella splendida scenografia di parchi, ville, cascine e altre meraviglie del nostro territorio, che rendono ancora più unico e piacevole ogni spettacolo''.
Il festival si aprirà a Sirone con l'artista argentino César Brie – maestro del teatro di ricerca e da sempre teatrante di frontiera – e il suo Re Lear è morto a Mosca, un apologo corale (9 attori in scena) sulla censura e la repressione di regime. Il tradizionale incontro di inaugurazione si terrà alle ore 18 con Serena Sinigaglia e Valter Malosti, tra le personalità artistiche più importanti del teatro italiano.
La pluripremiata compagnia Kepler-452 presenta ''Gli altri – indagine sui nuovissimi mostri'' che pone l’attenzione sugli hater e sull’odio che corre in rete. Si celebra il centenario della nascita di Franco Basaglia con lo spettacolo ''Manicomio, Addio! Contro tutti i muri di Chille de la balanza''; Teatro Libero di Palermo in ''Non mi serve niente'' ci parla del consumismo ipertrofico in cui viviamo, mentre si ragiona sulle migrazioni con ''L’immaginifica storia di Esperér'' del Teatro delle Forme. Da non perdere in prima nazionale la nuova produzione di Teatro Invito ''Lottavano così come si gioca'' – regia di Laura Curino e in scena Luca Radaelli – che vuole gettare una luce diversa sul periodo degli anni di piombo.
Torna anche quest’anno la sezione Luna Crescente, spazio dedicato alle compagnie under 30 – selezionate dopo una call nazionale aperta – in cui potranno mostrare nell’ambito del festival brevi trailer dei loro spettacoli. Sarà poi il pubblico a votare il favorito e a decretare chi parteciperà con lo spettacolo completo all’edizione Ultima Luna 2025.
Per info e prenotazioni:
Segreteria c/o Municipio – via Alighieri, Bulciago – ore 12-18
prenotazioni@teatroinvito.it
tel. 0341.1691394 - 346.5781822 – www.teatroinvito.it
Ideato e organizzato da Teatro Invito e realizzato con il Consorzio Brianteo Villa Greppi, L'Ultima Luna d'Estate è un festival riconosciuto e finanziato dal MIC e sostenuto dal Gruppo Itas Assicurazioni come main sponsor. Supportano la manifestazione i Comuni di Arcore, Bulciago, Carnate, Casatenovo, La Valletta Brianza, Lomagna, Missaglia, Montevecchia, Osnago, Sirone, Usmate Velate, Viganò. Il festival ha inoltre il patrocinio del Parco di Montevecchia e del Curone e la collaborazione della Provincia di Lecco.
Il tema portante dell’edizione 2024 è ''Cultura e politica'': tramite l’incontro di apertura e le scelte fatte per la programmazione, il festival vuole indagare il rapporto tra il sapere e la società. Come si può intrecciare il lavoro di chi opera in ambito culturale e il lavoro delle amministrazioni? Come si incide culturalmente sul proprio territorio? Costruire e mettere in pratica una politica culturale significa favorire il dialogo tra artisti e istituzioni ma anche parlare al pubblico stimolando riflessioni e confronti per una relazione viva e dialettica.
''L’artista – si chiede il direttore artistico Luca Radaelli (nella foto sotto) – deve ''suonare il piffero per la rivoluzione'', come ironizzava Elio Vittorini, o ritirarsi nella propria turris eburnea e infischiarsene di ciò che accade nel mondo intorno a sé? Probabilmente la soluzione sta nel mezzo: il teatro è sempre politico, senza per questo divenire ''agit prop''. Ultimamente, però, i contenuti che afferiscono alla sfera politica si insinuano sempre più nelle manifestazioni artistiche. Il cosiddetto ''teatro sociale'' sta prendendo sempre più spazio. Non c’è Compagnia teatrale che non abbia in cartellone uno spettacolo sulla violenza di genere, sul cambiamento climatico, sulla pace nel mondo. Recuperare il valore civico e sociale dell’arte, però, non deve significare sacrificare la forma al contenuto. Bisogna, al contrario, trovare una chiave di lettura poetica a ciò che si agita nelle comunità umane, colpite e indebolite, prima dalla pandemia, poi dalle ripetute immagini di due sanguinosi conflitti, e dunque bisognose di ritrovare occasioni di confronto, dialogo, condivisione''.''Il tema di questa edizione dell’Ultima Luna – spiega Lucia Urbano, presidente del Consorzio Brianteo Villa Greppi – si preannuncia molto stimolante. Come sempre il programma offre un’equilibrata miscela di leggerezza, spunti di riflessione e dialogo con il nostro tempo. Il tutto è realizzato, grazie alla collaborazione delle Amministrazioni e di privati, nella splendida scenografia di parchi, ville, cascine e altre meraviglie del nostro territorio, che rendono ancora più unico e piacevole ogni spettacolo''.
Il festival si aprirà a Sirone con l'artista argentino César Brie – maestro del teatro di ricerca e da sempre teatrante di frontiera – e il suo Re Lear è morto a Mosca, un apologo corale (9 attori in scena) sulla censura e la repressione di regime. Il tradizionale incontro di inaugurazione si terrà alle ore 18 con Serena Sinigaglia e Valter Malosti, tra le personalità artistiche più importanti del teatro italiano.
La pluripremiata compagnia Kepler-452 presenta ''Gli altri – indagine sui nuovissimi mostri'' che pone l’attenzione sugli hater e sull’odio che corre in rete. Si celebra il centenario della nascita di Franco Basaglia con lo spettacolo ''Manicomio, Addio! Contro tutti i muri di Chille de la balanza''; Teatro Libero di Palermo in ''Non mi serve niente'' ci parla del consumismo ipertrofico in cui viviamo, mentre si ragiona sulle migrazioni con ''L’immaginifica storia di Esperér'' del Teatro delle Forme. Da non perdere in prima nazionale la nuova produzione di Teatro Invito ''Lottavano così come si gioca'' – regia di Laura Curino e in scena Luca Radaelli – che vuole gettare una luce diversa sul periodo degli anni di piombo.
Torna anche quest’anno la sezione Luna Crescente, spazio dedicato alle compagnie under 30 – selezionate dopo una call nazionale aperta – in cui potranno mostrare nell’ambito del festival brevi trailer dei loro spettacoli. Sarà poi il pubblico a votare il favorito e a decretare chi parteciperà con lo spettacolo completo all’edizione Ultima Luna 2025.
Per info e prenotazioni:
Segreteria c/o Municipio – via Alighieri, Bulciago – ore 12-18
prenotazioni@teatroinvito.it
tel. 0341.1691394 - 346.5781822 – www.teatroinvito.it