Alla Clinica diagnostica di Carnate la fisiatra dott.ssa Cristina Beretta, per un approccio conservativo e preventivo finalizzato al recupero funzionale del paziente
La fisiatria è una branca complessa della medicina che abbraccia diversi ambiti (ortopedico, neurologico, reumatologico) e si occupa principalmente della riabilitazione e del recupero funzionale del paziente. L’individuo viene preso in carico nel suo insieme, non necessariamente dopo un evento traumatico, e a seguito di un’attenta valutazione il fisiatra ha modo di inserirlo in un percorso terapeutico di cura che può avvalersi anche di altre professionalità a seconda del problema riscontrato.
Può porsi con un approccio di tipo conservativo, nel caso di un soggetto con patologia cronica, effettuando anche dei trattamenti ma può anche finalizzare il suo intervento in un’ottica preventiva ipotizzando problematiche che potrebbero insorgere nel medio-lungo periodo e dunque lavorando per evitare o ridurre determinate acutizzazioni.
Il fisiatra accompagna dunque la persona in un cammino fatto di diversi step, nei quali possono trovare spazio altre figure (ortopedico, fisioterapista, neurologo,…) ed essere previste diverse terapie (infiltrazioni, ossigeno-ozono terapia, ionoforesi, tecar,…) individuate tramite esami diagnostici (risonanza magnetica, radiografia, ecografia,…).
La dottoressa Cristina Beretta è una fisiatra di grande esperienza e preparazione.
Specialista in forze all'istituto clinico san Siro del “Gruppo san Donato”, lavora nell'unità clinica di riabilitazione sia come aiuto responsabile che con attività di reparto e ambulatoriali e collabora da molti anni con la Clinica diagnostica del dottor Lorenzo Trezza di Carnate. Grazie all'interazione e alla sinergia createsi con gli altri specialisti, il paziente ha modo di trovare risposta a tutti i suoi bisogni e intraprendere un percorso controllato e finalizzato, senza dover ricercare altrove le consulenze di cui ha bisogno così come gli esami e le terapie cui sottoporsi che vengono erogati direttamente in struttura.
Dottoressa Beretta, chi è il fisiatra e di cosa si occupa?
Il fisiatra è un medico chirurgo laureato in medicina e chirurgia con una specializzazione in medicina fisica e della riabilitazione.
Si occupa principalmente di tutto ciò che riguarda il recupero funzionale e della patologia dolorosa in vari ambiti: ortopedico, neurologico e reumatologico. È il medico con una specializzazione clinica che valuta il paziente e dà indicazioni al collega che è il “tecnico della riabilitazione”, cioè il fisioterapista, per mettere in atto i trattamenti di cura richiesti.
È la figura che unisce tutti gli ambiti: da quello riabilitativo al controllo del dolore perchè proprio la gestione del dolore e del recupero motorio sono di competenza del fisiatra qualunque ne sia la causa o il problema.
Ci si rivolge al fisiatra esclusivamente dopo un trauma?
Si arriva dal fisiatra per svariati motivi: per una patologia dolorosa cronica o che necessita di un percorso riabilitativo oppure dopo un trauma per affrontare la fase acuta. Normalmente i pazienti arrivano inviati dal medico di base o da uno specialista che ha fatto una prima valutazione. Ci può essere, ad esempio, il paziente neurologico che necessita di un percorso riabilitativo e viene inviato per creare il progetto riabilitativo individuale che è uno strumento che ATS richiede per poter accedere ad alcune delle prestazioni fisioterapiche a carico del sistema sanitario.
Di quali esami strumentali ci si avvale per la diagnosi?
Ogni patologia necessita per una migliore valutazione clinica di esami strumentali che possono essere risonanza magnetica, radiografia, ecografia, elettromiografia. Esami che vanno a valutare un danno che poi va trattato. Si tratta di esami specifici che qui alla clinica eroghiamo e che il paziente può tranquillamente prenotare e in tempi rapidi sottoporvisi.
Quali sono i trattamenti erogati alla Clinica diagnostica?
Dal punto di vista della fisioterapia vengono erogati tutti i trattamenti in ambito neurologico e ortopedico. E poi ci sono terapie fisiche, che hanno uno scopo antalgico e antiinfiammatorio, quali ionoforesi, tecar, tens, ultrasuoni, magnetoterapia, onde d'urto e infiltrazioni con ossigeno-ozono. Anche in questo caso alla Clinica siamo in grado di dare le risposte al paziente, inserendolo in un progetto riabilitativo personalizzato, seguito poi passo passo dagli specialisti.
Quali sono le terapie che il fisiatra può prescrivere o applicare egli stesso?
Il fisiatra può fare tutte le terapie che vengono definite mano-medica: infiltrative, con ossigeno-ozono (per contrastare il dolore legato alla patologia discale) e fisiche (onde d'urto).
Il fisiatra prescrive terapie ma anche esegue trattamenti.
Si può parlare di prevenzione in fisiatria?
Il fisiatra può essere una figura medica che segue il paziente in maniera globale: lo valuta durante la visita e ne comprende le problematiche presenti nella contingenza e quelle che potranno insorgere nel futuro. Una scoliosi giovanile può essere, ad esempio, monitorata nel tempo così da gestire eventuali problematiche ipotizzabili sul medio-lungo periodo.
Ai pazienti sportivi si danno indicazioni di tipo comportamentale o nella gestione delle ortesi. Il fisiatra è il medico che può prescrivere ausili come carrozzine, plantari, busti.
E' anche la figura che valuta le autonomie funzionali residue finalizzate alla visita della commissione invalidi.
Si può andare dal fisiatra a partire dall'età evolutiva per la valutazione di scoliosi, piede piatto o per le patologie dolorose che possono colpire chiunque con fasi infiammatorie e acute.
Quando dura il rapporto con il fisiatra?
Per il paziente cronico sono previste visite di controllo regolari ed è seguito nel tempo.
Su una patologia acuta che si sviluppa ad esempio nel paziente sportivo se la situazione si risolve con le terapie prescritte, può anche concludersi il rapporto con il fisiatra.
Ultima domanda, forse popolare ma è bene fare chiarezza. La differenza tra ortopedico e fisiatra?
Entrambi si occupano delle stesse patologie. L'ortopedico dal punto di vista chirurgico mentre il fisiatra da quello conservativo. Il fisiatra è uno specialista per quanto riguarda la diagnosi e la prognosi funzionale mentre l’ortopedico ha spesso un approccio più interventistico e spesso è specializzato su una certa parte del corpo (anca, ginocchio, spalla). Il fisiatra si concentra invece sul recupero funzionale, attraverso un percorso riabilitativo e una visione globale della persona nella sua interezza.
Può porsi con un approccio di tipo conservativo, nel caso di un soggetto con patologia cronica, effettuando anche dei trattamenti ma può anche finalizzare il suo intervento in un’ottica preventiva ipotizzando problematiche che potrebbero insorgere nel medio-lungo periodo e dunque lavorando per evitare o ridurre determinate acutizzazioni.
Il fisiatra accompagna dunque la persona in un cammino fatto di diversi step, nei quali possono trovare spazio altre figure (ortopedico, fisioterapista, neurologo,…) ed essere previste diverse terapie (infiltrazioni, ossigeno-ozono terapia, ionoforesi, tecar,…) individuate tramite esami diagnostici (risonanza magnetica, radiografia, ecografia,…).
La dottoressa Cristina Beretta è una fisiatra di grande esperienza e preparazione.
Specialista in forze all'istituto clinico san Siro del “Gruppo san Donato”, lavora nell'unità clinica di riabilitazione sia come aiuto responsabile che con attività di reparto e ambulatoriali e collabora da molti anni con la Clinica diagnostica del dottor Lorenzo Trezza di Carnate. Grazie all'interazione e alla sinergia createsi con gli altri specialisti, il paziente ha modo di trovare risposta a tutti i suoi bisogni e intraprendere un percorso controllato e finalizzato, senza dover ricercare altrove le consulenze di cui ha bisogno così come gli esami e le terapie cui sottoporsi che vengono erogati direttamente in struttura.
Dottoressa Beretta, chi è il fisiatra e di cosa si occupa?
Il fisiatra è un medico chirurgo laureato in medicina e chirurgia con una specializzazione in medicina fisica e della riabilitazione.
Si occupa principalmente di tutto ciò che riguarda il recupero funzionale e della patologia dolorosa in vari ambiti: ortopedico, neurologico e reumatologico. È il medico con una specializzazione clinica che valuta il paziente e dà indicazioni al collega che è il “tecnico della riabilitazione”, cioè il fisioterapista, per mettere in atto i trattamenti di cura richiesti.
È la figura che unisce tutti gli ambiti: da quello riabilitativo al controllo del dolore perchè proprio la gestione del dolore e del recupero motorio sono di competenza del fisiatra qualunque ne sia la causa o il problema.
Ci si rivolge al fisiatra esclusivamente dopo un trauma?
Si arriva dal fisiatra per svariati motivi: per una patologia dolorosa cronica o che necessita di un percorso riabilitativo oppure dopo un trauma per affrontare la fase acuta. Normalmente i pazienti arrivano inviati dal medico di base o da uno specialista che ha fatto una prima valutazione. Ci può essere, ad esempio, il paziente neurologico che necessita di un percorso riabilitativo e viene inviato per creare il progetto riabilitativo individuale che è uno strumento che ATS richiede per poter accedere ad alcune delle prestazioni fisioterapiche a carico del sistema sanitario.
Di quali esami strumentali ci si avvale per la diagnosi?
Ogni patologia necessita per una migliore valutazione clinica di esami strumentali che possono essere risonanza magnetica, radiografia, ecografia, elettromiografia. Esami che vanno a valutare un danno che poi va trattato. Si tratta di esami specifici che qui alla clinica eroghiamo e che il paziente può tranquillamente prenotare e in tempi rapidi sottoporvisi.
Quali sono i trattamenti erogati alla Clinica diagnostica?
Dal punto di vista della fisioterapia vengono erogati tutti i trattamenti in ambito neurologico e ortopedico. E poi ci sono terapie fisiche, che hanno uno scopo antalgico e antiinfiammatorio, quali ionoforesi, tecar, tens, ultrasuoni, magnetoterapia, onde d'urto e infiltrazioni con ossigeno-ozono. Anche in questo caso alla Clinica siamo in grado di dare le risposte al paziente, inserendolo in un progetto riabilitativo personalizzato, seguito poi passo passo dagli specialisti.
Quali sono le terapie che il fisiatra può prescrivere o applicare egli stesso?
Il fisiatra può fare tutte le terapie che vengono definite mano-medica: infiltrative, con ossigeno-ozono (per contrastare il dolore legato alla patologia discale) e fisiche (onde d'urto).
Il fisiatra prescrive terapie ma anche esegue trattamenti.
Si può parlare di prevenzione in fisiatria?
Il fisiatra può essere una figura medica che segue il paziente in maniera globale: lo valuta durante la visita e ne comprende le problematiche presenti nella contingenza e quelle che potranno insorgere nel futuro. Una scoliosi giovanile può essere, ad esempio, monitorata nel tempo così da gestire eventuali problematiche ipotizzabili sul medio-lungo periodo.
Ai pazienti sportivi si danno indicazioni di tipo comportamentale o nella gestione delle ortesi. Il fisiatra è il medico che può prescrivere ausili come carrozzine, plantari, busti.
E' anche la figura che valuta le autonomie funzionali residue finalizzate alla visita della commissione invalidi.
Si può andare dal fisiatra a partire dall'età evolutiva per la valutazione di scoliosi, piede piatto o per le patologie dolorose che possono colpire chiunque con fasi infiammatorie e acute.
Quando dura il rapporto con il fisiatra?
Per il paziente cronico sono previste visite di controllo regolari ed è seguito nel tempo.
Su una patologia acuta che si sviluppa ad esempio nel paziente sportivo se la situazione si risolve con le terapie prescritte, può anche concludersi il rapporto con il fisiatra.
Ultima domanda, forse popolare ma è bene fare chiarezza. La differenza tra ortopedico e fisiatra?
Entrambi si occupano delle stesse patologie. L'ortopedico dal punto di vista chirurgico mentre il fisiatra da quello conservativo. Il fisiatra è uno specialista per quanto riguarda la diagnosi e la prognosi funzionale mentre l’ortopedico ha spesso un approccio più interventistico e spesso è specializzato su una certa parte del corpo (anca, ginocchio, spalla). Il fisiatra si concentra invece sul recupero funzionale, attraverso un percorso riabilitativo e una visione globale della persona nella sua interezza.