Missaglia, Lavandaia: lavori per la pulizia dell'alveo dal verde e dai cumuli di terra
Avevano suscitato qualche critica, anche da parte del gruppo di minoranza, le condizioni dell'alveo del torrente Lavandaia a Missaglia, nel tratto che attraversa il centro paese. Negli ultimi tempi infatti, la vegetazione aveva preso il sopravvento sul resto, fornendo un'immagine tutt'altro che ordinata. Bastava dare uno sguardo al corso d'acqua poi, per accorgersi della presenza di cumuli di terra e sabbia, trascinati dal Lavandaia stesso con il trascorrere degli anni e depositatisi sul fondo.
In questi giorni si è provveduto al taglio delle piante che invadevano l'alveo. Un'operazione di cui si è fatta carico Regione Lombardia (nella fattispecie ERSAF), cui spetta la competenza del torrente, perlomeno in quel tratto. ''Se il Molgoretta fa parte del reticolo idrico maggiore, il Lavandaia è per una parte di competenza comunale: dal confine con Viganò alla zona del cimitero rientra infatti nel reticolo idrico minore. Ci occupiamo dunque noi della manutenzione'' ha precisato il sindaco Paolo Redaelli. ''La zona che attraversa il centro paese, dal parco don Pagani sino al confine con la SP54, alle spalle del campo di calcio, è invece di competenza regionale. Nelle scorse settimane mi sono quindi attivato per far presente a ERSAF la situazione''.
Seppur i tempi siano stati più lunghi del previsto, in questi giorni l'azienda incaricata dall'ente regionale è arrivata a Missaglia per effettuare la pulizia dell'alveo. Tagliata la vegetazione, domani torneranno con un apposito macchinario che dragherà il fondo del torrente per raccogliere sabbia e terra depositatesi.
''I carotaggi effettuati hanno rilevato che non si tratta di materiale contaminato, quindi potrà essere smaltito senza particolari complessità. I costi in caso contrario avrebbero potuto essere ben più importanti'' ha aggiunto Redaelli.
Una volta completata la pulizia dell'alveo da parte degli incaricati da Regione, il Comune procederà alla sostituzione delo steccato in legno dal parco don Pagani sino a Palazzina Teodolinda. Steccato che in alcuni punti risulta assente (poichè oggetto di vandalismi) e dunque provvisoriamente sostituito da reti poste a protezione dei pedoni.
Già nei mesi scorsi la questione era finita sui banchi del consiglio comunale; il capogruppo d'opposizione Riccardo Meregalli aveva esortato la maggioranza a farsi carico della manutenzione. Il sindaco aveva replicato assicurando di aver collocato i fondi necessari in un apposito capitolato. Si attendeva tuttavia l'intervento di pulizia del Lavandaia, certamente invasivo, prima di provvedere alla sostituzione; adesso che i lavori sono pressochè terminati, si potrà procedere in questo senso.
In questi giorni si è provveduto al taglio delle piante che invadevano l'alveo. Un'operazione di cui si è fatta carico Regione Lombardia (nella fattispecie ERSAF), cui spetta la competenza del torrente, perlomeno in quel tratto. ''Se il Molgoretta fa parte del reticolo idrico maggiore, il Lavandaia è per una parte di competenza comunale: dal confine con Viganò alla zona del cimitero rientra infatti nel reticolo idrico minore. Ci occupiamo dunque noi della manutenzione'' ha precisato il sindaco Paolo Redaelli. ''La zona che attraversa il centro paese, dal parco don Pagani sino al confine con la SP54, alle spalle del campo di calcio, è invece di competenza regionale. Nelle scorse settimane mi sono quindi attivato per far presente a ERSAF la situazione''.
Seppur i tempi siano stati più lunghi del previsto, in questi giorni l'azienda incaricata dall'ente regionale è arrivata a Missaglia per effettuare la pulizia dell'alveo. Tagliata la vegetazione, domani torneranno con un apposito macchinario che dragherà il fondo del torrente per raccogliere sabbia e terra depositatesi.
''I carotaggi effettuati hanno rilevato che non si tratta di materiale contaminato, quindi potrà essere smaltito senza particolari complessità. I costi in caso contrario avrebbero potuto essere ben più importanti'' ha aggiunto Redaelli.
Una volta completata la pulizia dell'alveo da parte degli incaricati da Regione, il Comune procederà alla sostituzione delo steccato in legno dal parco don Pagani sino a Palazzina Teodolinda. Steccato che in alcuni punti risulta assente (poichè oggetto di vandalismi) e dunque provvisoriamente sostituito da reti poste a protezione dei pedoni.
Già nei mesi scorsi la questione era finita sui banchi del consiglio comunale; il capogruppo d'opposizione Riccardo Meregalli aveva esortato la maggioranza a farsi carico della manutenzione. Il sindaco aveva replicato assicurando di aver collocato i fondi necessari in un apposito capitolato. Si attendeva tuttavia l'intervento di pulizia del Lavandaia, certamente invasivo, prima di provvedere alla sostituzione; adesso che i lavori sono pressochè terminati, si potrà procedere in questo senso.
G.C.