Monticello: cremazioni, già otto richieste di contributo al Comune nel 2024
In questi primi otto mesi dell'anno, sono state altrettante le richieste di contributo presentate in municipio a Monticello da parte di familiari di defunti che hanno scelto la pratica della cremazione. Una decisione assunta ormai molti anni fa dall'allora sindaco Mario Villa e confermata dalle amministrazioni che si sono succedute, con Luca Rigamonti prima e Alessandra Hofmann a seguire.
L'obiettivo? Incentivare questa modalità, rispetto alla sepolura a terra o la tumulazione nei colombari/locali, così da preservare lo spazio all'interno dei due cimiteri comunali. Strutture per la dimora eterna già oggetto di lavori di ampliamento negli anni scorsi per ricavare nuovi posti, quasi in esaurimento.
Il contributo per la cremazione della salma è pari a 400 euro, cifra che si abbassa a 350 euro nel caso in cui la pratica avvenga dopo l'esumazione dei resti a terra o nei colombari. Un aiuto economico non indifferente, che potrebbe aver spinto molte famiglie - o direttamente il defunto prima della morte - a propendere per questa tipologia di concessione, scegliendo di cremare le spoglie dei propri cari e a tumularne i resti nelle celle cinerarie.
A questo proposito nel 2023 l'uscita dalle casse comunali è stata pari a 3950 euro, con una decina di richieste evase. A fine agosto 2024 le domande di contributo protocollate in municipio sono state otto; mancando ancora diversi mesi alla fine dell'anno, è lecito aspettarsi un aumento significativo dei numeri.
Una tendenza positiva per il Comune, nell'ottica appunto di garantire spazi sufficienti all'interno delle due strutture; a questo proposito nell'aprile scorso la precedente amministrazione aveva adottato il piano cimiteriale relativo al fabbisogno per i prossimi dieci anni. Del resto se la struttura di Cortenuova non presenta particolari problemi rispetto ad un eventuale ampliamento, il discorso è differente per quel che riguarda il camposanto monticellese, che si trova fra due arterie (Via Sirtori da una parte, via Rossini dall'altra). Un'ulteriore estensione del perimetro non risulta allo stato attuale, ipotizzabile.
L'obiettivo? Incentivare questa modalità, rispetto alla sepolura a terra o la tumulazione nei colombari/locali, così da preservare lo spazio all'interno dei due cimiteri comunali. Strutture per la dimora eterna già oggetto di lavori di ampliamento negli anni scorsi per ricavare nuovi posti, quasi in esaurimento.
Il contributo per la cremazione della salma è pari a 400 euro, cifra che si abbassa a 350 euro nel caso in cui la pratica avvenga dopo l'esumazione dei resti a terra o nei colombari. Un aiuto economico non indifferente, che potrebbe aver spinto molte famiglie - o direttamente il defunto prima della morte - a propendere per questa tipologia di concessione, scegliendo di cremare le spoglie dei propri cari e a tumularne i resti nelle celle cinerarie.
A questo proposito nel 2023 l'uscita dalle casse comunali è stata pari a 3950 euro, con una decina di richieste evase. A fine agosto 2024 le domande di contributo protocollate in municipio sono state otto; mancando ancora diversi mesi alla fine dell'anno, è lecito aspettarsi un aumento significativo dei numeri.
Una tendenza positiva per il Comune, nell'ottica appunto di garantire spazi sufficienti all'interno delle due strutture; a questo proposito nell'aprile scorso la precedente amministrazione aveva adottato il piano cimiteriale relativo al fabbisogno per i prossimi dieci anni. Del resto se la struttura di Cortenuova non presenta particolari problemi rispetto ad un eventuale ampliamento, il discorso è differente per quel che riguarda il camposanto monticellese, che si trova fra due arterie (Via Sirtori da una parte, via Rossini dall'altra). Un'ulteriore estensione del perimetro non risulta allo stato attuale, ipotizzabile.
G.C.