Dal Lido di Venezia/4: finalmente Jude Law! Altra giornata di grandi emozioni
E’ notte fonda al Lido di Venezia, più precisamente è l’una di notte e sto facendo le somme di quella che già sapevo essere una giornata fuori di testa. Vi rassicuro subito, non sto dormendo al red carpet, anche se in realtà in questo momento c’è qualcuno che lo sta seriamente facendo, io ancora sono provata dalle fatiche dl primo giorno e ancora non mi sono ripresa. Ieri era il GIORNO, lo sapevo da tempo e sapevo anche che non lo avrei vissuto affatto bene, devo dire la verità, è da un mese che ci pensavo e mi agitavo, alla vigilia ho dormito 3 ore scarse e poi è stato un continuo peggiorare dell’agitazione.
Il motivo di tutto questo trambusto è dovuto a Jude Law, un attore inglese due volte candidato agli Oscar, uno tra i miei preferiti, ma soprattutto ''dio supremo del mio Olimpo personale di fighi''. In realtà l’avevo già incontrato in due occasioni, sempre nel 2019 a Venezia, ma una volta ero talmente emozionata per rendermi conto della cosa e quella successiva avevo appena fatto una visitina alla croce rossa per una flebo. Ecco, direi che a questo punto il quadro è praticamente completo e potete ben immaginare la mia ansia all’idea di incontrarlo di nuovo tant’è che già alle 6.30 del mattino ero con il mio sgabellino a prendere il mio posto alla transenna. (io ve l’ho detto che questa Venezia è fuori di testa!!).
Dato che sono stanca vi risparmio tutti i preamboli, i momenti di nausea, sconforto e di estremo calore e arrivo al dunque senza troppi giri di parole: ho incontrato Jude Law. Ecco, diciamo che ero una maschera di sudore ed erano passate quasi dieci ore di appostamento alla transenna, ma ce l’ho comunque fatto a vederlo da vicino, la leggenda narra che gli ho pure parlato, c’è anche un video che lo dimostra, ma mi vergogno troppo a rivedermi.
Jude Law a parte (anche se metterlo da parte si fa davvero fatica), è stata una giornata ricchissima di altre avventure. Alle 9 ero già in sala per vedere Campo di Battaglia di Gianni Amelio, il primo film italiano in concorso e verso cui avevo aspettative tutt’altro che alte. La pellicola è ambientata durante la prima guerra mondiale e racconta del fenomeno delle automutilazioni messe in atto dai soldati pur di evitare il fronte, un tema fortissimo che è stato ben sviluppato nella prima parte per poi subire a mio avviso, un tracollo clamoroso, con un improbabile Alessandro Borghi versione veneta. La valutazione per quanto mi riguarda è stata 2 stelle su 5.
Ieri mattina un’unica visione in sala causa appostamenti che comunque hanno dato i loro frutti. Insieme a Jude Law è arrivato tutto il cast del film The Order con il gentilissimo Tye Sheridan e Nicholas Hoult. È stata poi la volta della delegazione di Campo di Battaglia, ma soprattutto del film francese Leurs Enfats apres Eux che mi ha permesso di incontrare (finalmente) Gilles Lellouche che l’anno scorso mi aveva letteralmente paccato. Attore francese, diviso tra la commedia e i ruoli drammatici è anche un bell’uomo che è stato davvero gentile, forse perché tutti ignoravano chi fosse, meglio per me.
Stessa sorte è toccata con Ludivine Sagnier, la stupenda Esther di The Young Pope. La soddisfazione della giornata ce l’ha data però Thomas Vintenberg, il regista premio Oscar per Another Round che è sbarcato a Venezia per presentare la sua nuova serie. Devo ammettere che ad un certo punto credevamo seriamente di non poterlo incontrare e invece con un coup de theatre clamoroso è apparso davanti a noi e facendoci conquistare dei poster firmati con tanto di dedica.
Quello che è successo poi è un miscuglio di eventi e di incontri che quasi faccio a fatica a mettere in ordine. Dovete perdonarmi ma ve li snocciolerò così come riesco. Iniziamo dall’incontro Miu Miu che ha visto tra le protagoniste la dolcissima Raffey Cassidy, Cailee Spaeny, la vincitrice della Colpa Volpi dello scorso anno per la sua interpretazione di Priscilla, e tante altre attrici con tanto di clamoroso colpo di scena: Rami Malek.
Avete presente il tizio che ha interpretato Freddie Mercury in Bohemian Rapsody? Ecco, lui. Tra gli incontri della giornata segnalo anche quelli con Alessandra Mastronardi, Victoria dei Maneskin, Paola Egonu, un emozionato Gian Marco Tamberi e un’inaspettata Eva Green che avevo già visto ieri di sfuggita ma che solo oggi ho avuto il coraggio di fermare.
La mia giornata si è conclusa con la visione di The Order, il film con protagonista proprio Jude Law che veniva presentato in prima mondiale con tutto il cast in sala. Posso finalmente dire di aver passato 2 ore della mia vita nello stesso luogo di Jude Law, con noi c’erano circa un migliaio di altre persone ma quello è solo un dettaglio.
Tornando al film l’ho trovato abbastanza una delusione; era una delle pellicole che attendevo più in assoluto, la storia del gruppo suprematista bianco the order e dei tentativi della polizia di arginare la sua azione. Ammetto di avere sfortuna perché conoscevo la storia e di conseguenza avevo aspettative troppo alte che logicamente non sono state rispettate.
Sto ancora facendo i conti con le mille emozioni, ma ormai qui è notte fonda e devo provare a mettere qualche ora di sonno nello zaino altrimenti è finita. Mi aspetta una giornata importante e impegnativa, al Lido gli occhi saranno puntati tutto su George Cloony e Brad Pitt, i miei su Guy Pearce, uno degli idoli della mia infanzia.
Il motivo di tutto questo trambusto è dovuto a Jude Law, un attore inglese due volte candidato agli Oscar, uno tra i miei preferiti, ma soprattutto ''dio supremo del mio Olimpo personale di fighi''. In realtà l’avevo già incontrato in due occasioni, sempre nel 2019 a Venezia, ma una volta ero talmente emozionata per rendermi conto della cosa e quella successiva avevo appena fatto una visitina alla croce rossa per una flebo. Ecco, direi che a questo punto il quadro è praticamente completo e potete ben immaginare la mia ansia all’idea di incontrarlo di nuovo tant’è che già alle 6.30 del mattino ero con il mio sgabellino a prendere il mio posto alla transenna. (io ve l’ho detto che questa Venezia è fuori di testa!!).
Dato che sono stanca vi risparmio tutti i preamboli, i momenti di nausea, sconforto e di estremo calore e arrivo al dunque senza troppi giri di parole: ho incontrato Jude Law. Ecco, diciamo che ero una maschera di sudore ed erano passate quasi dieci ore di appostamento alla transenna, ma ce l’ho comunque fatto a vederlo da vicino, la leggenda narra che gli ho pure parlato, c’è anche un video che lo dimostra, ma mi vergogno troppo a rivedermi.
Jude Law a parte (anche se metterlo da parte si fa davvero fatica), è stata una giornata ricchissima di altre avventure. Alle 9 ero già in sala per vedere Campo di Battaglia di Gianni Amelio, il primo film italiano in concorso e verso cui avevo aspettative tutt’altro che alte. La pellicola è ambientata durante la prima guerra mondiale e racconta del fenomeno delle automutilazioni messe in atto dai soldati pur di evitare il fronte, un tema fortissimo che è stato ben sviluppato nella prima parte per poi subire a mio avviso, un tracollo clamoroso, con un improbabile Alessandro Borghi versione veneta. La valutazione per quanto mi riguarda è stata 2 stelle su 5.
Ieri mattina un’unica visione in sala causa appostamenti che comunque hanno dato i loro frutti. Insieme a Jude Law è arrivato tutto il cast del film The Order con il gentilissimo Tye Sheridan e Nicholas Hoult. È stata poi la volta della delegazione di Campo di Battaglia, ma soprattutto del film francese Leurs Enfats apres Eux che mi ha permesso di incontrare (finalmente) Gilles Lellouche che l’anno scorso mi aveva letteralmente paccato. Attore francese, diviso tra la commedia e i ruoli drammatici è anche un bell’uomo che è stato davvero gentile, forse perché tutti ignoravano chi fosse, meglio per me.
Stessa sorte è toccata con Ludivine Sagnier, la stupenda Esther di The Young Pope. La soddisfazione della giornata ce l’ha data però Thomas Vintenberg, il regista premio Oscar per Another Round che è sbarcato a Venezia per presentare la sua nuova serie. Devo ammettere che ad un certo punto credevamo seriamente di non poterlo incontrare e invece con un coup de theatre clamoroso è apparso davanti a noi e facendoci conquistare dei poster firmati con tanto di dedica.
Quello che è successo poi è un miscuglio di eventi e di incontri che quasi faccio a fatica a mettere in ordine. Dovete perdonarmi ma ve li snocciolerò così come riesco. Iniziamo dall’incontro Miu Miu che ha visto tra le protagoniste la dolcissima Raffey Cassidy, Cailee Spaeny, la vincitrice della Colpa Volpi dello scorso anno per la sua interpretazione di Priscilla, e tante altre attrici con tanto di clamoroso colpo di scena: Rami Malek.
Avete presente il tizio che ha interpretato Freddie Mercury in Bohemian Rapsody? Ecco, lui. Tra gli incontri della giornata segnalo anche quelli con Alessandra Mastronardi, Victoria dei Maneskin, Paola Egonu, un emozionato Gian Marco Tamberi e un’inaspettata Eva Green che avevo già visto ieri di sfuggita ma che solo oggi ho avuto il coraggio di fermare.
La mia giornata si è conclusa con la visione di The Order, il film con protagonista proprio Jude Law che veniva presentato in prima mondiale con tutto il cast in sala. Posso finalmente dire di aver passato 2 ore della mia vita nello stesso luogo di Jude Law, con noi c’erano circa un migliaio di altre persone ma quello è solo un dettaglio.
Tornando al film l’ho trovato abbastanza una delusione; era una delle pellicole che attendevo più in assoluto, la storia del gruppo suprematista bianco the order e dei tentativi della polizia di arginare la sua azione. Ammetto di avere sfortuna perché conoscevo la storia e di conseguenza avevo aspettative troppo alte che logicamente non sono state rispettate.
Sto ancora facendo i conti con le mille emozioni, ma ormai qui è notte fonda e devo provare a mettere qualche ora di sonno nello zaino altrimenti è finita. Mi aspetta una giornata importante e impegnativa, al Lido gli occhi saranno puntati tutto su George Cloony e Brad Pitt, i miei su Guy Pearce, uno degli idoli della mia infanzia.
Giorgia Monguzzi