Missaglia: fedeli e coro MTI a Contra, ''lodano'' il creato
''Il Papa fa tantissime belle riflessioni, ma spesso rimangono lì un po' nascoste''. Ha esordito così il parroco missagliese don Carlo Pirotta nel tardo pomeriggio di domenica, davanti ad un gruppo di fedeli. ''Questa è l’occasione di metterci in un luogo che ci ricorda la bellezza del creato, poco deturpato, e di pensare a che cosa ci suggerisce Papa Francesco''.
La Comunità pastorale Maria Regina dei Martiri di Missaglia ha celebrato dunque, per il secondo anno consecutivo, la 19esima Giornata per la custodia del Creato. Lo ha fatto con un'iniziativa svoltasi alle 17.30 di ieri, domenica 1 settembre, in frazione Contra. Il protagonista indiscusso dell'evento è stato senz'altro il creato, con la natura e le sue creature, rappresentato dal pittoresco paesaggio che si apriva verso il Parco di Montevecchia e della Valle del Curone, che ha accolto i partecipanti e il coro MTI di Maresso.
L’iniziativa, proposta per la prima volta l’anno scorso e ospitata nella suggestiva cornice di Valle Santa Croce, si è spostata stavolta in Via ai Campi ed è stata pensata come occasione di riflessione circa i temi espressi da papa Francesco durante il suo appello alla Responsabilità Ambientale, riferendosi alla frase della Lettera di San Paolo ai Romani 8,19-25 “Spera e agisci con il creato”, in cui l’Apostolo sta chiarendo cosa significhi vivere secondo lo Spirito e si concentra sulla speranza certa della salvezza per mezzo della fede, che è vita nuova in Cristo.
Questo importante momento di riavvicinamento a Dio e al suo creato è stato impreziosito dalle voci e dagli strumenti musicali del coro MTI di Maresso che ha alternato i canti di lode all’opera del Signore e le letture del discorso del pontefice in cui ci si interroga su temi quali la fede, la salvaguardia del creato, l’agire, la fratellanza e l’umiltà.
''Un essere umano che pretende di sostituirsi a Dio diventa il peggior pericolo per sé stesso perché il peccato di Adamo ha distrutto le relazioni fondamentali di cui l’uomo vive: quella con Dio, con sé stesso e gli altri esseri umani e quella con il cosmo. Tutte queste relazioni devono essere sinergicamente ristabilite, salvate, ''rese giuste''. Nessuna può mancare. Se ne manca una, tutto fallisce''.
È stato questo, dunque, l’importante monito, fulcro del discorso di Papa Francesco ai fedeli riportato durante le letture di domenica.
La Comunità pastorale Maria Regina dei Martiri di Missaglia ha celebrato dunque, per il secondo anno consecutivo, la 19esima Giornata per la custodia del Creato. Lo ha fatto con un'iniziativa svoltasi alle 17.30 di ieri, domenica 1 settembre, in frazione Contra. Il protagonista indiscusso dell'evento è stato senz'altro il creato, con la natura e le sue creature, rappresentato dal pittoresco paesaggio che si apriva verso il Parco di Montevecchia e della Valle del Curone, che ha accolto i partecipanti e il coro MTI di Maresso.
A destra il parroco don Carlo Pirotta
L’iniziativa, proposta per la prima volta l’anno scorso e ospitata nella suggestiva cornice di Valle Santa Croce, si è spostata stavolta in Via ai Campi ed è stata pensata come occasione di riflessione circa i temi espressi da papa Francesco durante il suo appello alla Responsabilità Ambientale, riferendosi alla frase della Lettera di San Paolo ai Romani 8,19-25 “Spera e agisci con il creato”, in cui l’Apostolo sta chiarendo cosa significhi vivere secondo lo Spirito e si concentra sulla speranza certa della salvezza per mezzo della fede, che è vita nuova in Cristo.
Il coro MTI di Maresso
Questo importante momento di riavvicinamento a Dio e al suo creato è stato impreziosito dalle voci e dagli strumenti musicali del coro MTI di Maresso che ha alternato i canti di lode all’opera del Signore e le letture del discorso del pontefice in cui ci si interroga su temi quali la fede, la salvaguardia del creato, l’agire, la fratellanza e l’umiltà.
''Un essere umano che pretende di sostituirsi a Dio diventa il peggior pericolo per sé stesso perché il peccato di Adamo ha distrutto le relazioni fondamentali di cui l’uomo vive: quella con Dio, con sé stesso e gli altri esseri umani e quella con il cosmo. Tutte queste relazioni devono essere sinergicamente ristabilite, salvate, ''rese giuste''. Nessuna può mancare. Se ne manca una, tutto fallisce''.
È stato questo, dunque, l’importante monito, fulcro del discorso di Papa Francesco ai fedeli riportato durante le letture di domenica.
I.M.