Galgiana: adulti e bambini al campo di lavoro in oratorio
Sabato 31 agosto, in vista dell’inizio del nuovo anno oratoriano presso l’oratorio di San Luigi in Galgiana, si è tenuto il tradizionale campo di lavoro che ha visto coinvolti nonni, mamme, papà, famiglie e animatori che hanno dato la loro disponibilità per sistemare e ordinare l'oratorio.
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Sono state diverse le attività di manutenzione, quali il taglio del verde, la sistemazione del parco giochi, la manutenzione delle panchine, la riqualificazione di muri per la realizzazione di murales e la pulizia di tutti gli ambienti oratoriani che da settembre saranno luogo di diverse iniziative. A partire dalla fiaccolata del 7-8 che darà inizio al cammino del nuovo anno pastorale dal titolo ''Tutto cambia...'', passando per la festa del Crocifisso (14-15 settembre) nella quale la Parrocchia ricorderà i cento anni dalla nascita di Padre Carlo Brivio (missionario e entomologo originario di Cassina de’ Bracchi) con un fitto programma di attività per grandi e piccini.
A conclusione del mese il 27-28-29 settembre la festa dell’oratorio con diversi eventi: grandi giochi per bambini e ragazzi, il torneo di Burraco e la Galgiana Rainbow.
Il campo di lavoro, nella parrocchia di Galgiana, non significa soltanto sistemazione degli spazi oratoriani ma è ormai una tradizione che si è consolidata negli anni e che è stata inaugurata dal parroco storico della frazione casatese, ovvero Don Antonio Brambilla.
Questa attività porta ancora i valori e gli insegnamenti che Don Antonio ha lasciato alla nostra comunità, ovvero, che l’oratorio è un luogo di accoglienza aperto a tutti e proprio per questo tutti dobbiamo averne cura con amore e passione. Per fare ciò dobbiamo essere capaci di metterci al servizio degli altri perché l’oratorio possa dare ospitalità a tutta la comunità come scrisse nel 1987 in un editoriale de ''La Traccia'' (notiziario della parrocchia di allora): ''Più viva la comunità, più vivi nella comunità''.
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Il pensiero e il ringraziamento dei volontari va anche a don Antonio Bonacina che in questi giorni termina il suo servizio presso la nostra comunità pastorale. In questi anni ha mostrato sempre grande interesse e attenzione verso i nostri oratori ricordandoci sempre l’importanza di gesti di volontariato oltre che in oratorio abbiamo tutti una grande responsabilità perché siamo ''tutti educatori, dalle catechiste, allenatori, ai baristi e chi si occupa della cura e pulizia degli ambienti oratoriani''.
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Sono state diverse le attività di manutenzione, quali il taglio del verde, la sistemazione del parco giochi, la manutenzione delle panchine, la riqualificazione di muri per la realizzazione di murales e la pulizia di tutti gli ambienti oratoriani che da settembre saranno luogo di diverse iniziative. A partire dalla fiaccolata del 7-8 che darà inizio al cammino del nuovo anno pastorale dal titolo ''Tutto cambia...'', passando per la festa del Crocifisso (14-15 settembre) nella quale la Parrocchia ricorderà i cento anni dalla nascita di Padre Carlo Brivio (missionario e entomologo originario di Cassina de’ Bracchi) con un fitto programma di attività per grandi e piccini.
A conclusione del mese il 27-28-29 settembre la festa dell’oratorio con diversi eventi: grandi giochi per bambini e ragazzi, il torneo di Burraco e la Galgiana Rainbow.
Il campo di lavoro, nella parrocchia di Galgiana, non significa soltanto sistemazione degli spazi oratoriani ma è ormai una tradizione che si è consolidata negli anni e che è stata inaugurata dal parroco storico della frazione casatese, ovvero Don Antonio Brambilla.
Questa attività porta ancora i valori e gli insegnamenti che Don Antonio ha lasciato alla nostra comunità, ovvero, che l’oratorio è un luogo di accoglienza aperto a tutti e proprio per questo tutti dobbiamo averne cura con amore e passione. Per fare ciò dobbiamo essere capaci di metterci al servizio degli altri perché l’oratorio possa dare ospitalità a tutta la comunità come scrisse nel 1987 in un editoriale de ''La Traccia'' (notiziario della parrocchia di allora): ''Più viva la comunità, più vivi nella comunità''.
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