Dal Lido di Venezia/5: Brad Pitt e George Clooney...cos'altro volete che vi dica?
Ho appena visto un film con in sala George Clooney e Brad Pitt, vi giuro che non è uno scherzo. Lo so, già solo a dirlo sembra una cosa folle, ma se spiegata a dovere non è poi tanto stratosferico, ma sicuramente indimenticabile. Partiamo con ordine cercando di metter insieme tutte le energie rimaste, intanto l’orologio segna le 2 di notte ed è tutta colpa proprio di Brad e George.
Ieri è stato il grande giorno, al Lido sono sbarcati George Clooney e Brad Pitt che hanno presentato fuori concorso la commedia ''Wolfs'' creando il panico generale. Accamparsi è diventato ormai controproducente e le nostre energie sono tutte focalizzate nella zona conferenze dove, con un abile giro di conoscenze, si riesce sempre ad avere un posto praticamente assicurato. Questa volta a gestire la situazione è stata Carlotta, un’amica già protagonista di diverse follie.
La mia giornata è però iniziata in sala Darsena dove ho vito il film brasiliano ''I’m still here'' che mi ha fatto uscire totalmente soddisfatta. La pellicola racconta le vicende di una famiglia brasiliana durante la guerra civile e in particolare di una donna il cui marito sparisce improvvisamente. Si tratta di un tema visto e rivisto, ma che qui viene affrontato in una maniera molto dolce servendosi dell’interpretazione stratosferica di Fernanda Torres che ora è sicuramente favorita per la Coppa Volpi per la migliore interpretazione femminile.
Il freddo gelido della sala è durato poco, perché ci siamo subito appostati sotto il sole per l’arrivo delle delegazioni alle conferenze stampa. Il primo è stato il cast di ''The Brutalist'', visto solo di sfuggita, ma le grandi soddisfazioni le hanno portate Brad e George. Sinceramente non ne sono rimasta stupita: avevo già incontrato Brad Pitt in due occasioni ed in entrambe si era dimostrato gentile con tutti. Ieri non sono stati da meno e con una generosità estrema hanno fatto foto, autografi praticamente con tutti lanciandosi, come nel mio caso, in qualche chiacchierata.
Il vero pezzo forte per noi è però stato ''The Brutalist'', il film più atteso del concorso e che abbiamo visto con il cast in sala. A guidare la delegazione è stato il regista Brady Corbet seguito dai protagonisti Adrien Brody, Guy Pierce, Joe Alwyn, Stace Martin, Raffey Cassidy e soprattutto Felicity Jones che qualche anno fa aveva interpretato Jyn Erso in ''Rogue One'' e che io ho salutato con un immancabile ''may the force with you''. Il film è stato accolto da un tripudio senza farsi intimorire dalle quasi 3.30 di durata che per la verità non si sono nemmeno più di tanto sentite; addirittura a metà c’è stato un inaspettato intervallo che a permesso a tutti quanti di sgranchirsi le gambe e rifocillarsi con acqua e merendine.
E’ stata una situazione abbastanza surreale anche perché in sala, oltre al cast, c’erano degli ospiti d’eccezione del calibro di Julianne Moore o di Ethan Hawke che ha preso tutta la nostra attenzione. Tornando al film invece mi ha lasciato abbastanza perplessa; è la storia di un architetto ebreo negli Stati Uniti dopo la seconda guerra mondiale e delle sue ossessioni.
A livello tecnico è un lavoro fenomenale con una fotografia tutta particolare, resa straordinaria dalla scelta di aver girato in 70 mm, e dalla scelta musicale. Il problema è però tutto il resto: un’architettura tecnica perfetta non basta per un film che a mio parere manca di trama. Ad oggi però rimane il lavoro più ambizioso e spettacolare del festival.
Dopo i fasti di ''The Brutalist'' ci siamo preparati alla grande per la serata con Brad e George; sapevamo che ci sarebbe stata tanta gente, ma in questo caso la proiezione è stata letteralmente presa d’assalto. Tutti i biglietti in sala grande sono ambitissimi e non costano nemmeno poco, ma per la proiezione delle 21.30 c’è la possibilità anche per gli accreditati, via prenotazione, di accedervi. Non è facile, ma questa volta posso dire di essere stata letteralmente baciata dalla fortuna e di esserci riuscita mentre ero in un’improbabile parcheggio in autostrada.
Tutto quello che è successo è stato surreale, sarà forse per il fatto che abbiamo visto anche Richard Gere da lontano, ma alla fine a conti fatti George e Brad si sono fermati talmente tanto con il pubblico che il ritardo è stato di quasi un’ora. Alla fine ''Wolfs'' è un film piacevole e divertente che racconta di due ''esperti'' per sistemare crimini che sono costretti a lavorare insieme per sistemare un caso e si trovano in mille avventure, il classico film che si può vedere su Italia 1, ma che viene impreziosito dalla presenta di Pitt e Clooney. Insieme i due sono devastanti, hanno una complicità incredibile e qui è stato come ritornare indietro nel tempo fino ad ''Ocean’s Eleven''. Ammetto di essermi emozionata.
Mentre si sistemano tutte le emozioni è già tempo di pensare alla prossima avventura, Lido è atteso il cast di ''The Room next door'' capitanato da Pedro Almodovar e si avvicina il fatale 4 settembre con l’arrivo di Lady Gaga. Al carpet i suoi fan sono già accampati da giorni e il delirio sembra sempre più imminente.
Ieri è stato il grande giorno, al Lido sono sbarcati George Clooney e Brad Pitt che hanno presentato fuori concorso la commedia ''Wolfs'' creando il panico generale. Accamparsi è diventato ormai controproducente e le nostre energie sono tutte focalizzate nella zona conferenze dove, con un abile giro di conoscenze, si riesce sempre ad avere un posto praticamente assicurato. Questa volta a gestire la situazione è stata Carlotta, un’amica già protagonista di diverse follie.
La mia giornata è però iniziata in sala Darsena dove ho vito il film brasiliano ''I’m still here'' che mi ha fatto uscire totalmente soddisfatta. La pellicola racconta le vicende di una famiglia brasiliana durante la guerra civile e in particolare di una donna il cui marito sparisce improvvisamente. Si tratta di un tema visto e rivisto, ma che qui viene affrontato in una maniera molto dolce servendosi dell’interpretazione stratosferica di Fernanda Torres che ora è sicuramente favorita per la Coppa Volpi per la migliore interpretazione femminile.
Il freddo gelido della sala è durato poco, perché ci siamo subito appostati sotto il sole per l’arrivo delle delegazioni alle conferenze stampa. Il primo è stato il cast di ''The Brutalist'', visto solo di sfuggita, ma le grandi soddisfazioni le hanno portate Brad e George. Sinceramente non ne sono rimasta stupita: avevo già incontrato Brad Pitt in due occasioni ed in entrambe si era dimostrato gentile con tutti. Ieri non sono stati da meno e con una generosità estrema hanno fatto foto, autografi praticamente con tutti lanciandosi, come nel mio caso, in qualche chiacchierata.
Il vero pezzo forte per noi è però stato ''The Brutalist'', il film più atteso del concorso e che abbiamo visto con il cast in sala. A guidare la delegazione è stato il regista Brady Corbet seguito dai protagonisti Adrien Brody, Guy Pierce, Joe Alwyn, Stace Martin, Raffey Cassidy e soprattutto Felicity Jones che qualche anno fa aveva interpretato Jyn Erso in ''Rogue One'' e che io ho salutato con un immancabile ''may the force with you''. Il film è stato accolto da un tripudio senza farsi intimorire dalle quasi 3.30 di durata che per la verità non si sono nemmeno più di tanto sentite; addirittura a metà c’è stato un inaspettato intervallo che a permesso a tutti quanti di sgranchirsi le gambe e rifocillarsi con acqua e merendine.
E’ stata una situazione abbastanza surreale anche perché in sala, oltre al cast, c’erano degli ospiti d’eccezione del calibro di Julianne Moore o di Ethan Hawke che ha preso tutta la nostra attenzione. Tornando al film invece mi ha lasciato abbastanza perplessa; è la storia di un architetto ebreo negli Stati Uniti dopo la seconda guerra mondiale e delle sue ossessioni.
A livello tecnico è un lavoro fenomenale con una fotografia tutta particolare, resa straordinaria dalla scelta di aver girato in 70 mm, e dalla scelta musicale. Il problema è però tutto il resto: un’architettura tecnica perfetta non basta per un film che a mio parere manca di trama. Ad oggi però rimane il lavoro più ambizioso e spettacolare del festival.
Dopo i fasti di ''The Brutalist'' ci siamo preparati alla grande per la serata con Brad e George; sapevamo che ci sarebbe stata tanta gente, ma in questo caso la proiezione è stata letteralmente presa d’assalto. Tutti i biglietti in sala grande sono ambitissimi e non costano nemmeno poco, ma per la proiezione delle 21.30 c’è la possibilità anche per gli accreditati, via prenotazione, di accedervi. Non è facile, ma questa volta posso dire di essere stata letteralmente baciata dalla fortuna e di esserci riuscita mentre ero in un’improbabile parcheggio in autostrada.
Tutto quello che è successo è stato surreale, sarà forse per il fatto che abbiamo visto anche Richard Gere da lontano, ma alla fine a conti fatti George e Brad si sono fermati talmente tanto con il pubblico che il ritardo è stato di quasi un’ora. Alla fine ''Wolfs'' è un film piacevole e divertente che racconta di due ''esperti'' per sistemare crimini che sono costretti a lavorare insieme per sistemare un caso e si trovano in mille avventure, il classico film che si può vedere su Italia 1, ma che viene impreziosito dalla presenta di Pitt e Clooney. Insieme i due sono devastanti, hanno una complicità incredibile e qui è stato come ritornare indietro nel tempo fino ad ''Ocean’s Eleven''. Ammetto di essermi emozionata.
Mentre si sistemano tutte le emozioni è già tempo di pensare alla prossima avventura, Lido è atteso il cast di ''The Room next door'' capitanato da Pedro Almodovar e si avvicina il fatale 4 settembre con l’arrivo di Lady Gaga. Al carpet i suoi fan sono già accampati da giorni e il delirio sembra sempre più imminente.
Giorgia Monguzzi