Dal 9 settembre il Besanino torna a circolare, ma l'arrivo a destinazione è previsto 5 minuti dopo
I pendolari del Besanino possono tirare un sospiro di sollievo. Da lunedì 9 settembre i treni torneranno a viaggiare lungo la linea S7 Lecco-Milano via Molteno, dopo un lungo periodo di stop a causa dei lavori alle infrastrutture portati avanti su impulso di RFI. La circolazione ferroviaria sulla tratta brianzola risulta ferma infatti dallo scorso giugno; Trenord ha istituito in queste settimane un servizio navetta per sopperire ai pesanti disagi della chiusura. L'obiettivo era quello di collegare le stazioni della S7 ai capoluoghi di provincia e anche alle altre linee ferroviarie: dalla Milano-Asso alla Milano-Lecco via Carnate. I disagi per i viaggiatori non sono però mancati, come confermato dalle segnalazioni che in questo periodo estivo hanno riempito i social e la cronaca. Della questione navette (spesso in ritardo, soppresse all'ultimo minuto o in altri casi ritenute inadeguate) si è pure discusso in consiglio regionale, su sollecitazione del consigliere regionale PD Gian Mario Fragomeli e di altri colleghi. Pure il besanese Alessandro Corbetta, che al Pirellone siede tra le fila della Lega, era intervenuto sul tema.
Disagi a parte, ora i pendolari si preparano a riprendere la solita routine e a salire a bordo dei convogli che, dopo la breve parentesi legata al Gran Premio di Monza, torneranno a funzionare. C'è tuttaavia una novità: Trenord ha infatti comunicato nelle scorse ore che, causa lavori non ancora conclusi lungo la tratta, sino al 14 dicembre i convogli arriveranno a destinazione con un ritardo di 5 minuti rispetto alla tabella oraria. Non sono mancate le reazioni dei pendolari, alcune all'insegna dell'ironia: in molti sui social hanno fatto riferimento ai tempi già dilatati, del Besanino che in effetti impiega più tempo per arrivare a destinazione rispetto ai treni che viaggiano sulla linea via Carnate. L'assenza di elettrificazione rappresenta un divario non propriamente di secondo piano; l'intenzione di colmare questa mancanza in effetti c'è, ma il medesimo intervento è previsto prima lungo la Como-Lecco. Solo in seconda battuta anche il Besanino ne sarà coinvolto, con tempi che ad oggi restano incerti.
Di seguito il comunicato diffuso da Regione Lombardia:
Disagi a parte, ora i pendolari si preparano a riprendere la solita routine e a salire a bordo dei convogli che, dopo la breve parentesi legata al Gran Premio di Monza, torneranno a funzionare. C'è tuttaavia una novità: Trenord ha infatti comunicato nelle scorse ore che, causa lavori non ancora conclusi lungo la tratta, sino al 14 dicembre i convogli arriveranno a destinazione con un ritardo di 5 minuti rispetto alla tabella oraria. Non sono mancate le reazioni dei pendolari, alcune all'insegna dell'ironia: in molti sui social hanno fatto riferimento ai tempi già dilatati, del Besanino che in effetti impiega più tempo per arrivare a destinazione rispetto ai treni che viaggiano sulla linea via Carnate. L'assenza di elettrificazione rappresenta un divario non propriamente di secondo piano; l'intenzione di colmare questa mancanza in effetti c'è, ma il medesimo intervento è previsto prima lungo la Como-Lecco. Solo in seconda battuta anche il Besanino ne sarà coinvolto, con tempi che ad oggi restano incerti.
Di seguito il comunicato diffuso da Regione Lombardia:
Dopo i cantieri estivi, da lunedì 9 settembre riprende interamente la circolazione ferroviaria su nove linee della Lombardia coinvolte da interruzioni parziali o totali per i lavori di potenziamento infrastrutturale di RFI: Milano Centrale-Domodossola, Milano P. Garibaldi-Arona-Domodossola, Milano-Tirano, Lecco-Sondrio, Sondrio-Tirano, S7 Milano-Lecco, Como-Lecco, Pavia-Vercelli, Pavia-Alessandria. Ma non solo, è infatti previsto il potenziamento di diverse linee sul territorio.
“Prosegue l’impegno di Regione Lombardia – spiega Franco Lucente, assessore regionale ai Trasporti e Mobilità sostenibile - per fornire un servizio sempre più efficiente e moderno ai viaggiatori. Dopo un’estate con numerosi cantieri che certo hanno creato disagi – ma necessari per l’ammodernamento infrastrutturale – ora procediamo con il potenziamento di diverse linee sul territorio. Gradualmente, saremo in grado di offrire un treno all’ora tra Milano e la Valtellina e più corrispondenze a Tirano con i treni della linea del Bernina. Nel Comasco, previsto il ripristino sulla Milano-Asso di alcuni collegamenti ferroviari, in precedenza svolti da bus. Entrerà inoltre in servizio per la prima volta il treno Caravaggio, che effettuerà due corse fra Milano ed Erba. Senza dimenticare le nuove corse aggiuntive sulla Pavia-Codogno-Cremona. Uno sforzo notevole, che vede salire a 174 i nuovi treni immessi in servizio dal 2020 con nuovi convogli Caravaggio, Donizetti e Colleoni. Siamo consapevoli che permangono ancora diverse criticità ma stiamo lavorando con notevole impegno, di concerto con Trenord e RFI, per garantire ai pendolari e a tutti i cittadini un servizio ferroviario di alto livello, dove la puntualità e il comfort siano la prassi”.
Il cronoprogramma prevede ulteriori interventi infrastrutturali anche per il prossimo autunno, con l’obiettivo di potenziare la rete ferroviaria. I nuovi cantieri interesseranno diverse linee. Tra queste la Milano-Domodossola, la Milano-Arona-Domodossola, la Milano-Gallarate-Varese-Porto Ceresio, la Milano-Gallarate-Luino, l’S5 Varese-Milano-Treviglio per lavori fra Rho e Gallarate. (LNews)