Scongiurata l'esondazione del Lambro grazie anche alla cava di Brenno
Riceviamo e pubblichiamo la nota inviata dal Parco regionale della Valle del Lambro a seguito dell'ondata di maltempo che la scorsa domenica 8 settembre ha colpito pesantemente il territorio al confine fra le province di Lecco e Monza:Nella giornata di domenica 8 settembre si è verificato attorno alle ore 17, in zona Triuggio, un violento nubifragio. Nella nottata tra domenica 8 e lunedì 9 si è registrato un secondo importante fenomeno meteorologico, attorno alle 4.30.
L’intensità d’acqua di entrambe le precipitazioni è stata così eccezionale, con tempi di ritorno del fenomeno stimati tra i 50 e i 100 anni, da determinare una portata oltre il limite per il rio Brovada e un corrispondente livello molto alto del fiume Lambro, il cui territorio nell’intera giornata di domenica 8 è stato colpito per esteso dal maltempo. Ciò ha provocato un rigurgito del torrente locale (affluente del Lambro che si origina a Besana in Brianza per attraversare proprio nell’ultimo tratto il comune di Triuggio), impossibilitato a scaricare nel bacino del fiume. Questo ha determinato la conseguente esondazione del rio in località Ponte a Triuggio (MB).
Tra la giornata di domenica e la notte successiva, nel lago di Pusiano (Co) sono stati invasati 2 milioni e mezzo di metri cubi di acqua; nella cava di Brenno (Costa Masnaga) un milione e mezzo di metri cubi; alla diga di Inverigo, in due momenti diversi, 750mila metri cubi nel pomeriggio di domenica e 700mila metri cubi nella notte.
“Anche in questa circostanza, il sistema di contenimento della piena è entrato subito in funzione nei tre siti fondamentali di Pusiano, Costa Masnaga e Inverigo – precisa Marco Ciceri, presidente del Parco della Valle del Lambro -. Da novembre 2023 a oggi si sono verificati ben tre eventi meteorologici di eccezionale portata che hanno interessato la Brianza e messo a dura prova il bacino del Lambro. Sono fenomeni che si verificano uno ogni 100 anni, ma il sistema anti-esondazione ha evitato il peggio per ben tre volte consecutive in pochi mesi”.
I tecnici del Parco sono rimasti operativi su tutta l’asta del Lambro per l’intera giornata di domenica 8 e anche nel corso della nottata, per continuare a monitorare l’evolversi della situazione, con particolare riferimento alla criticità di Triuggio. Un’operatività che è continuata sull’intero sistema anti-piena del Lambro sino al primo pomeriggio di lunedì.
In merito alla situazione del rio Brovada, il Parco sta portando avanti per Regione Lombardia due progetti complessi per la sua laminazione. Il primo lotto di interventi interessa il territorio di Besana in Brianza ed è attualmente in fase di progettazione esecutiva. I lavori saranno appaltati per la primavera del 2025. Il secondo lotto d’intervento sarà nel comune di Triuggio ed è attualmente in fase di redazione progettuale definitiva.
Entrambi i progetti porteranno alla realizzazione di vasche di laminazione in sequenza, proprio con l’obiettivo di cercare di contenere le piene del torrente. Si tratta di interventi significativi che certamente potranno aiutare in futuro a rendere più sicuro il tratto critico, pur nell’incertezza dell’evolversi dei fenomeni dovuti ai cambiamenti climatici in atto.
L’intensità d’acqua di entrambe le precipitazioni è stata così eccezionale, con tempi di ritorno del fenomeno stimati tra i 50 e i 100 anni, da determinare una portata oltre il limite per il rio Brovada e un corrispondente livello molto alto del fiume Lambro, il cui territorio nell’intera giornata di domenica 8 è stato colpito per esteso dal maltempo. Ciò ha provocato un rigurgito del torrente locale (affluente del Lambro che si origina a Besana in Brianza per attraversare proprio nell’ultimo tratto il comune di Triuggio), impossibilitato a scaricare nel bacino del fiume. Questo ha determinato la conseguente esondazione del rio in località Ponte a Triuggio (MB).
Tra la giornata di domenica e la notte successiva, nel lago di Pusiano (Co) sono stati invasati 2 milioni e mezzo di metri cubi di acqua; nella cava di Brenno (Costa Masnaga) un milione e mezzo di metri cubi; alla diga di Inverigo, in due momenti diversi, 750mila metri cubi nel pomeriggio di domenica e 700mila metri cubi nella notte.
“Anche in questa circostanza, il sistema di contenimento della piena è entrato subito in funzione nei tre siti fondamentali di Pusiano, Costa Masnaga e Inverigo – precisa Marco Ciceri, presidente del Parco della Valle del Lambro -. Da novembre 2023 a oggi si sono verificati ben tre eventi meteorologici di eccezionale portata che hanno interessato la Brianza e messo a dura prova il bacino del Lambro. Sono fenomeni che si verificano uno ogni 100 anni, ma il sistema anti-esondazione ha evitato il peggio per ben tre volte consecutive in pochi mesi”.
I tecnici del Parco sono rimasti operativi su tutta l’asta del Lambro per l’intera giornata di domenica 8 e anche nel corso della nottata, per continuare a monitorare l’evolversi della situazione, con particolare riferimento alla criticità di Triuggio. Un’operatività che è continuata sull’intero sistema anti-piena del Lambro sino al primo pomeriggio di lunedì.
In merito alla situazione del rio Brovada, il Parco sta portando avanti per Regione Lombardia due progetti complessi per la sua laminazione. Il primo lotto di interventi interessa il territorio di Besana in Brianza ed è attualmente in fase di progettazione esecutiva. I lavori saranno appaltati per la primavera del 2025. Il secondo lotto d’intervento sarà nel comune di Triuggio ed è attualmente in fase di redazione progettuale definitiva.
Entrambi i progetti porteranno alla realizzazione di vasche di laminazione in sequenza, proprio con l’obiettivo di cercare di contenere le piene del torrente. Si tratta di interventi significativi che certamente potranno aiutare in futuro a rendere più sicuro il tratto critico, pur nell’incertezza dell’evolversi dei fenomeni dovuti ai cambiamenti climatici in atto.