Monticello: pesante la conta dei danni dovuti alla pioggia
Anche a Monticello - dopo la pesante ondata di maltempo di domenica - si pensa ormai alla conta degli ingenti danni patiti e agli interventi di ripristino. L'effetto più evidente delle piogge torrenziali dell'altro ieri è lo smottamento verificatosi in Via Manzoni, nel parco della Limonera, ben visibile per chi si trova a transitare lungo la SP51.
Qui la pioggia si è infiltrata in alcuni vecchi semenziai posti al di sotto del terreno; la copiosa quantità di pioggia ha fatto pressione, causando un cedimento del fronte, con un ingente quantità di materiale che di conseguenza è precipitata a valle. Il ''movimento'' franoso ha danneggiato parte della copertura del muro a sostegno delle balze, oggetto di rifacimento negli scorsi mesi grazie ad un cospicuo finanziamento statale, rompendo altresì un pezzo di recinzione in metallo, con conseguenti (ed ingenti) danni ad un paio di autovetture posteggiate in fregio a Via Manzoni appunto, travolte da pietrisco e altri detriti.
''Se non avessimo realizzato il nuovo muro, quello vecchio non avrebbe probabilmente retto alla pressione dell'acqua e i danni sarebbero stati ancor più pesanti'' le parole del sindaco Alessandra Hofmann.
Ieri mattina gli addetti dell'azienda incaricata del Comune hanno provveduto a togliere il materiale depositatosi lungo Via Manzoni, mentre il fronte della frana è stato coperto con un apposito telo impermeabile. La pesante situazione registratasi fra Monticello e Casirago, non è stata però l'unica che si è dovuta fronteggiare in paese a causa del maltempo.
''Abbiamo avuto danni in gran parte del territorio comunale: allagamenti in Via Rossini, in località Prebone, al confine con Barzanò e anche in Via Foppa, a Sorino'' ha aggiunto Hofmann, portatasi ieri mattina anche in Via Moneta a Cortenuova, arteria che nella prima serata di domenica si è trovata sommersa dall'acqua. Oltre alla sede stradale, le conseguenze della precipitazione hanno interessato anche alcuni capannoni dell'area artigianale, con i titolari delle aziende costretti ancora una volta a fare i conti con i danni causati dall'acqua, che ha raggiunto un'altezza considerevole.
''Siamo stanchi. Nonostante le numerose sollecitazioni e la speranza di poter vedere un progetto che consenta di risolvere questo problema, l'amministrazione comunale fino ad ora non ha mai dato risposte concrete'' il commento di alcuni dei titolari di aziende, rivoltisi al gruppo di minoranza Vivere Monticello per far sentire la propria voce.
Come era già accaduto in passato, la piena del Bevera - esondato nel pomeriggio di domenica - ha bloccato gli scarichi verso il torrente, con l'acqua che a quel punto, trovandosi davanti una sorta di muro, è tornata indietro, cercando uno sfogo sulla sede stradale e nei limitrofi edifici.
Gli effetti sono quelli che si possono notare dalle immagini pubblicate e già presentatisi negli anni scorsi, in maniera addirittura più pesante. I lavori realizzati negli anni scorsi in collaborazione con il Parco della Valle del Lambro nella zona a margine del torrente, al confine con Besana, hanno consentito di mitigare solo parzialmente gli effetti delle piene, incontenibili però in presenza di precipitazioni dal carattere intenso come quella di domenica.
Qui la pioggia si è infiltrata in alcuni vecchi semenziai posti al di sotto del terreno; la copiosa quantità di pioggia ha fatto pressione, causando un cedimento del fronte, con un ingente quantità di materiale che di conseguenza è precipitata a valle. Il ''movimento'' franoso ha danneggiato parte della copertura del muro a sostegno delle balze, oggetto di rifacimento negli scorsi mesi grazie ad un cospicuo finanziamento statale, rompendo altresì un pezzo di recinzione in metallo, con conseguenti (ed ingenti) danni ad un paio di autovetture posteggiate in fregio a Via Manzoni appunto, travolte da pietrisco e altri detriti.
''Se non avessimo realizzato il nuovo muro, quello vecchio non avrebbe probabilmente retto alla pressione dell'acqua e i danni sarebbero stati ancor più pesanti'' le parole del sindaco Alessandra Hofmann.
Ieri mattina gli addetti dell'azienda incaricata del Comune hanno provveduto a togliere il materiale depositatosi lungo Via Manzoni, mentre il fronte della frana è stato coperto con un apposito telo impermeabile. La pesante situazione registratasi fra Monticello e Casirago, non è stata però l'unica che si è dovuta fronteggiare in paese a causa del maltempo.
''Abbiamo avuto danni in gran parte del territorio comunale: allagamenti in Via Rossini, in località Prebone, al confine con Barzanò e anche in Via Foppa, a Sorino'' ha aggiunto Hofmann, portatasi ieri mattina anche in Via Moneta a Cortenuova, arteria che nella prima serata di domenica si è trovata sommersa dall'acqua. Oltre alla sede stradale, le conseguenze della precipitazione hanno interessato anche alcuni capannoni dell'area artigianale, con i titolari delle aziende costretti ancora una volta a fare i conti con i danni causati dall'acqua, che ha raggiunto un'altezza considerevole.
''Siamo stanchi. Nonostante le numerose sollecitazioni e la speranza di poter vedere un progetto che consenta di risolvere questo problema, l'amministrazione comunale fino ad ora non ha mai dato risposte concrete'' il commento di alcuni dei titolari di aziende, rivoltisi al gruppo di minoranza Vivere Monticello per far sentire la propria voce.
Come era già accaduto in passato, la piena del Bevera - esondato nel pomeriggio di domenica - ha bloccato gli scarichi verso il torrente, con l'acqua che a quel punto, trovandosi davanti una sorta di muro, è tornata indietro, cercando uno sfogo sulla sede stradale e nei limitrofi edifici.
Gli effetti sono quelli che si possono notare dalle immagini pubblicate e già presentatisi negli anni scorsi, in maniera addirittura più pesante. I lavori realizzati negli anni scorsi in collaborazione con il Parco della Valle del Lambro nella zona a margine del torrente, al confine con Besana, hanno consentito di mitigare solo parzialmente gli effetti delle piene, incontenibili però in presenza di precipitazioni dal carattere intenso come quella di domenica.