Maresso: La Traccia al 4° Festival dell'innovazione scolastica
La scuola La Traccia di Maresso ha avuto l’onore di essere selezionata, tra oltre 100 istituti italiani, insieme all’Istituto Maria Ausiliatrice di Lecco, per partecipare alla quarta edizione del Festival dell’innovazione scolastica e portare così in un evento nazionale la voce e la rappresentanza del nostro territorio.L’evento, che quest’anno verteva sul tema “Muovere il corpo e la mente: sport, creatività e socialità” si è svolto dal 6 all'8 settembre a Valdobbiadene (TV) dove i tutti i rappresentanti delle scuole partecipanti erano ospitati a spese del festival. La Traccia ha presentato, anche attraverso la realizzazione di un videoclip, il progetto “Con gli occhi con il cuore con le mani” realizzato lo scorso anno scolastico con gli studenti di terza media, che attraverso approfondimenti culturali, iconografici, matematico-scientifici, tecnologici, geografici e storici hanno potuto conoscere la figura dell’architetto catalano Antoni Gaudì. A partire dall’incontro con questo grande maestro e dal confronto con le sue idee e le sue opere, i ragazzi hanno osservato, fatto esperimenti, elaborato modelli, prodotto poesie e racconti e realizzato alcune installazioni artistiche, utilizzando le tecniche del trencadis e della ceramica. Si sono insomma immedesimati attraverso lo sguardo delle diverse discipline con temi e contenuti di apprendimento in modo innovativo e coinvolgente. Hanno potuto poi recarsi a Barcellona per un'esperienza immersiva di tre giorni. Una mostra divulgativa realizzata a scuola e un incontro pubblico aperti al territorio hanno infine coronato il progetto nel mese di giugno.
"L’esperienza, dunque, si collocava pienamente nel tema del festival, in quanto l’innovazione non consiste semplicemente nell’uso di tecnologie, metodi o strumenti inediti, ma si origina in un atteggiamento che viene prima e che riguarda innanzitutto gli insegnanti" spiegano dal plesso di Missaglia. "Si è innovativi, infatti, quando ci si coinvolge in una relazione fatta di stima e dialogo con gli studenti, quando si vive ogni anno come una novità, pieni di desiderio, aperti all’imprevisto. Si è innovativi quando si propone una didattica dell’esperienza (che coinvolge tutta la persona, nelle sue diverse dimensioni, non solo il piano razionale, ma anche quello corporeo, sensoriale, emotivo). Si è innovativi quando si supera l’abitudine e si sa stupirsi nel cogliere le tracce di bellezza e di senso in ciò che ci circonda".
A Valdobbiadene la coordinatrice della scuola La traccia Emanuela Crema, la pedagogista Clara Favella e l’insegnante di tecnologia Maddalena Pozzi hanno partecipato a workshop e seminari. Quello introduttivo, “Presente e futuro dell’innovazione didattica in Italia”, ha visto la presenza di responsabili del Ministero e di Invalsi ma anche di personaggi di rilevo provenienti da ambiti diversi come Giorgio Vittadini, presidente della Fondazione per la sussidiarietà, Luigi Ballerini, scrittore e orientatore, e Andrea Toselli, "numero uno" e AD di PwC Italia. Ballerini ha ricordato come al centro della Scuola ci sia la coppia insegnante-studente e come la Scuola sia un avvenimento, un appuntamento. Innovare è per lui prepararsi a questo appuntamento come apparecchiare la tavola per un ottimo pranzo, avendo in mente uno studente reale e non astratto.Vittadini ha valorizzato l’impeto gratuito e positivo di tanti insegnanti che vogliono innovare, dicendo che questa capacità ideale non sempre premiata dall'istituzione è la grande risorsa della Scuola. Ha inoltre accennato all’importanza delle non cognitive skills, tema ripreso anche da Toselli, affermando che è necessario formare persone che sanno imparare a imparare, e che ciò si realizza solo quando c'è un rapporto tra insegnanti e alunni.
Tanti e interessanti sono stati i temi trattati, ma soprattutto per La Traccia è stata preziosa l’occasione di conoscere l’esperienza di altre scuole, di confrontarsi con altri insegnanti e dirigenti.
"L’esperienza, dunque, si collocava pienamente nel tema del festival, in quanto l’innovazione non consiste semplicemente nell’uso di tecnologie, metodi o strumenti inediti, ma si origina in un atteggiamento che viene prima e che riguarda innanzitutto gli insegnanti" spiegano dal plesso di Missaglia. "Si è innovativi, infatti, quando ci si coinvolge in una relazione fatta di stima e dialogo con gli studenti, quando si vive ogni anno come una novità, pieni di desiderio, aperti all’imprevisto. Si è innovativi quando si propone una didattica dell’esperienza (che coinvolge tutta la persona, nelle sue diverse dimensioni, non solo il piano razionale, ma anche quello corporeo, sensoriale, emotivo). Si è innovativi quando si supera l’abitudine e si sa stupirsi nel cogliere le tracce di bellezza e di senso in ciò che ci circonda".
A Valdobbiadene la coordinatrice della scuola La traccia Emanuela Crema, la pedagogista Clara Favella e l’insegnante di tecnologia Maddalena Pozzi hanno partecipato a workshop e seminari. Quello introduttivo, “Presente e futuro dell’innovazione didattica in Italia”, ha visto la presenza di responsabili del Ministero e di Invalsi ma anche di personaggi di rilevo provenienti da ambiti diversi come Giorgio Vittadini, presidente della Fondazione per la sussidiarietà, Luigi Ballerini, scrittore e orientatore, e Andrea Toselli, "numero uno" e AD di PwC Italia. Ballerini ha ricordato come al centro della Scuola ci sia la coppia insegnante-studente e come la Scuola sia un avvenimento, un appuntamento. Innovare è per lui prepararsi a questo appuntamento come apparecchiare la tavola per un ottimo pranzo, avendo in mente uno studente reale e non astratto.Vittadini ha valorizzato l’impeto gratuito e positivo di tanti insegnanti che vogliono innovare, dicendo che questa capacità ideale non sempre premiata dall'istituzione è la grande risorsa della Scuola. Ha inoltre accennato all’importanza delle non cognitive skills, tema ripreso anche da Toselli, affermando che è necessario formare persone che sanno imparare a imparare, e che ciò si realizza solo quando c'è un rapporto tra insegnanti e alunni.
Tanti e interessanti sono stati i temi trattati, ma soprattutto per La Traccia è stata preziosa l’occasione di conoscere l’esperienza di altre scuole, di confrontarsi con altri insegnanti e dirigenti.