Casatenovo: fiaccolata votiva per iniziare le attività oratoriane
Non si sono lasciati intimidire dalla pioggia torrenziale che ha bloccato la Brianza nel pomeriggio di domenica 8 settembre i corridori in ritorno dalla fiaccolata degli oratori, un momento che si ripete a settembre di ogni anno e occasione per grandi e piccini di prendere parte tutti insieme all'avvio delle attività oratoriane. Annullato, sempre a causa maltempo, il tradizionale arrivo presso l'oratorio, con il tedoforo al capo e il corteo di corridori al seguito.
La Chiesa della frazione casatese di Valaperta, dunque, ha accolto intorno alle 18 del pomeriggio una folla gremita di fedeli, riunitisi per celebrare una messa comunitaria per simboleggiare la conclusione dell'esperienza della fiaccolata. Le 18 di domenica, in realtà, sono state punto di incontro non per una sola, bensì per tre fiaccolate diverse. A seconda dell'oratorio di appartenenza, infatti, i corridori casatesi hanno raggiunto, fra le giornate di sabato 7 e domenica 8, diverse destinazioni, per poi tornare in patria verso le 17.30 (o poco prima, come alla fine è successo) e celebrare tutti insieme la S. Messa.
Nello specifico, il percorso dell'oratorio di San Luigi è partito alle 16 di sabato 7 da Galgiana e, dopo essere passato da Cassina de Bracchi per la benedizione e la partenza della fiaccola da casa di Padre Carlo Brivio (missionario originario della frazione), in serata ha raggiunto Sotto il Monte per una cena al sacco.
Ripreso il giorno dopo il cammino, previsto per le 12 di domenica circa il pranzo al PIME (Pontificio Istituto Missioni Estere) di Monza, per poi fare tappa, prima di raggiungere Valaperta, a Villa Grugana di Calco per una visita alla tomba di Padre Carlo Brivio, figura che ha accompagnato i corridori nel corso della fiaccolata.
La fiaccolata votiva di Valaperta, invece, ha avuto come meta il Santuario della Madonna della Sassella, in provincia di Sondrio. Anche in questo caso, la partenza è avvenuta sabato 7, con pernottamento in Valsassina con pasti sia del sabato che della domenica, per poi cenare tutti insieme la sera d'arrivo nel salone dell'oratorio di Valaperta.
Terza ala della fiaccolata è stata quella di Casatenovo, il capoluogo, con meta questa volta Peschiera del Garda. Partiti sabato 7 alle 8:30 verso la città, i corridori sono arrivati a destinazione più o meno intorno all'ora di pranzo, momento durante il quale è stata anche accesa la fiaccola. Dopo una sosta per la cena e la notte, i corridori sono ripartiti domenica 8 per raggiungere i compagni in chiesa di San Carlo.
La S. Messa delle 18, inoltre, è stata anche pretesto per accogliere il nuovo prete appena giunto a Casatenovo, ovvero don Alessandro Suma, nato nel 1980, originario di Triuggio, e ordinato nel 2011, subentrato insieme a don Massimo dopo l'assegnazione di un nuovo incarico per l'ormai ex parroco casatese don Antonio Bonacina. È stato lui, insieme a don Eusebio Stefanoni e a don Romano Crippa, a celebrare la funzione, davanti a una chiesa gremita di fedeli.
"Come simboleggia anche la fiaccola, abbiamo bisogno di un fuoco che faccia bruciare il nostro cuore nel corso di tutto l'anno. E nel Vangelo Gesù ci dice che il modo per tenerlo acceso è la testimonianza. Siamo abituati a sentir parlare di fraternità e amicizia, ma questo va visto nella vita concreta: in un mondo in cui tutto sembra sfaldarsi, è questo ciò di cui abbiamo bisogno. Proprio in questo momento dobbiamo impegnarci a creare comunità, a portare luce nel cuore delle persone che incontriamo" ha detto durante la predica il nuovo sacerdote casatese.
"Cercare la gloria degli uomini e del mondo oggi è molto pericoloso. Questo atteggiamento deriva dal pensiero che io, così come sono, per gli altri non vado bene, e allora devo fare qualunque cosa per compiacere l'altro. Ma agli occhi di Dio, e delle persone che mi vogliono bene, io sono importante e vado bene così. Questo è importante, ed è il motivo per cui siamo qui oggi" ha concluso.
Al termine della celebrazione, sono subentrati anche degli interventi da parte del Consiglio Pastorale e degli altri sacerdoti presenti, volti sia a salutare don Alessandro, sia a fare i complimenti ai bambini, ai ragazzi e agli adulti che hanno partecipato alla fiaccolata.
In conclusione della celebrazione, come già detto, la folla si è spostata nel salone dell'oratorio, per consumare tutti insieme una cena all'insegna della convivialità e delle nuove conoscenze.
La Chiesa della frazione casatese di Valaperta, dunque, ha accolto intorno alle 18 del pomeriggio una folla gremita di fedeli, riunitisi per celebrare una messa comunitaria per simboleggiare la conclusione dell'esperienza della fiaccolata. Le 18 di domenica, in realtà, sono state punto di incontro non per una sola, bensì per tre fiaccolate diverse. A seconda dell'oratorio di appartenenza, infatti, i corridori casatesi hanno raggiunto, fra le giornate di sabato 7 e domenica 8, diverse destinazioni, per poi tornare in patria verso le 17.30 (o poco prima, come alla fine è successo) e celebrare tutti insieme la S. Messa.
Nello specifico, il percorso dell'oratorio di San Luigi è partito alle 16 di sabato 7 da Galgiana e, dopo essere passato da Cassina de Bracchi per la benedizione e la partenza della fiaccola da casa di Padre Carlo Brivio (missionario originario della frazione), in serata ha raggiunto Sotto il Monte per una cena al sacco.
Ripreso il giorno dopo il cammino, previsto per le 12 di domenica circa il pranzo al PIME (Pontificio Istituto Missioni Estere) di Monza, per poi fare tappa, prima di raggiungere Valaperta, a Villa Grugana di Calco per una visita alla tomba di Padre Carlo Brivio, figura che ha accompagnato i corridori nel corso della fiaccolata.
La fiaccolata votiva di Valaperta, invece, ha avuto come meta il Santuario della Madonna della Sassella, in provincia di Sondrio. Anche in questo caso, la partenza è avvenuta sabato 7, con pernottamento in Valsassina con pasti sia del sabato che della domenica, per poi cenare tutti insieme la sera d'arrivo nel salone dell'oratorio di Valaperta.
Terza ala della fiaccolata è stata quella di Casatenovo, il capoluogo, con meta questa volta Peschiera del Garda. Partiti sabato 7 alle 8:30 verso la città, i corridori sono arrivati a destinazione più o meno intorno all'ora di pranzo, momento durante il quale è stata anche accesa la fiaccola. Dopo una sosta per la cena e la notte, i corridori sono ripartiti domenica 8 per raggiungere i compagni in chiesa di San Carlo.
La S. Messa delle 18, inoltre, è stata anche pretesto per accogliere il nuovo prete appena giunto a Casatenovo, ovvero don Alessandro Suma, nato nel 1980, originario di Triuggio, e ordinato nel 2011, subentrato insieme a don Massimo dopo l'assegnazione di un nuovo incarico per l'ormai ex parroco casatese don Antonio Bonacina. È stato lui, insieme a don Eusebio Stefanoni e a don Romano Crippa, a celebrare la funzione, davanti a una chiesa gremita di fedeli.
"Come simboleggia anche la fiaccola, abbiamo bisogno di un fuoco che faccia bruciare il nostro cuore nel corso di tutto l'anno. E nel Vangelo Gesù ci dice che il modo per tenerlo acceso è la testimonianza. Siamo abituati a sentir parlare di fraternità e amicizia, ma questo va visto nella vita concreta: in un mondo in cui tutto sembra sfaldarsi, è questo ciò di cui abbiamo bisogno. Proprio in questo momento dobbiamo impegnarci a creare comunità, a portare luce nel cuore delle persone che incontriamo" ha detto durante la predica il nuovo sacerdote casatese.
"Cercare la gloria degli uomini e del mondo oggi è molto pericoloso. Questo atteggiamento deriva dal pensiero che io, così come sono, per gli altri non vado bene, e allora devo fare qualunque cosa per compiacere l'altro. Ma agli occhi di Dio, e delle persone che mi vogliono bene, io sono importante e vado bene così. Questo è importante, ed è il motivo per cui siamo qui oggi" ha concluso.
Al termine della celebrazione, sono subentrati anche degli interventi da parte del Consiglio Pastorale e degli altri sacerdoti presenti, volti sia a salutare don Alessandro, sia a fare i complimenti ai bambini, ai ragazzi e agli adulti che hanno partecipato alla fiaccolata.
In conclusione della celebrazione, come già detto, la folla si è spostata nel salone dell'oratorio, per consumare tutti insieme una cena all'insegna della convivialità e delle nuove conoscenze.
Giulia Guddemi