Castello B.za: là dove c'era l'erba ora c'è...
Siamo a Castello di Brianza, dove l’attuale amministrazione ha autorizzato la costruzione di un Supermercato. Nulla di strano, tutto lecito. Peccato che nella zona dove è stato costruito, era zona agricola dove i contadini raccoglievano fieno e le pecore si nutrivano di tenera erba. Era una vasta zona compresa fra Castello Brianza, Dolzago e Sirone considerata umida in quanto raccoglie tutta l’acqua che scende dal monte Brianza e dalla dorsale di Bevera di Barzago. Stretta fra la Bevera e il Gandaloglio.
Anticamente gli eserciti si fermavano per abbeverare i loro animali, da qui nacque il nome di IMBEVERA.Oltre che area agricola, aveva la duplice funzione di essere un grande bacino di raccolta di acqua piovane, quando erano eccezionali come in questi giorni. La grande trasformazione dei terreni in capannoni industriali che è proseguita incessante anche in questi anni, ha provocato quei danni a Molteno, paese che si è visto arrivare una bomba d’acqua senza più nessun freno. Ora si pensa di fare un canal e per deviare l’acqua in eccesso, quando semplicemente si doveva evitare di costruire in accesso. Serviranno una marea di soldi, che se fossero stati indirizzati come aiuto agli agricoltori, per la conduzione dei terreni e la pulizia dei fossati e delle rogge non ci saremmo trovati in questa situazione. Pazienza.
Ci perderemo lo splendido panorama sulle montagne e gli spettacolari tramonti. In cambio ci dovremo accontentare di contare le auto coda da Oggiono fino a Barzanò.
Anticamente gli eserciti si fermavano per abbeverare i loro animali, da qui nacque il nome di IMBEVERA.Oltre che area agricola, aveva la duplice funzione di essere un grande bacino di raccolta di acqua piovane, quando erano eccezionali come in questi giorni. La grande trasformazione dei terreni in capannoni industriali che è proseguita incessante anche in questi anni, ha provocato quei danni a Molteno, paese che si è visto arrivare una bomba d’acqua senza più nessun freno. Ora si pensa di fare un canal e per deviare l’acqua in eccesso, quando semplicemente si doveva evitare di costruire in accesso. Serviranno una marea di soldi, che se fossero stati indirizzati come aiuto agli agricoltori, per la conduzione dei terreni e la pulizia dei fossati e delle rogge non ci saremmo trovati in questa situazione. Pazienza.
Ci perderemo lo splendido panorama sulle montagne e gli spettacolari tramonti. In cambio ci dovremo accontentare di contare le auto coda da Oggiono fino a Barzanò.
R.C.