Casatenovo: la campanella torna a suonare anche per i ragazzi della scuola media
E' la giornata della ripartenza a Casatenovo. Questa mattina la campanella è finalmente suonata anche per gli alunni delle scuole medie il cui avvio di anno scolastico era stato sospeso a causa del cedimento del tetto dell'auditorium, la scorsa domenica 8 settembre. Il violento nubifragio, con la copiosa quantità d'acqua depositatasi sulla copertura di una porzione dell'edificio scolastico di Via San Giacomo, aveva probabilmente contribuito a causarne l'improvviso cedimento quando per fortuna il plesso era vuoto, essendosi l'evento verificato a scuola non ancora cominciata e per di più di domenica.
Se il Comune era intervenuto nell'immediatezza per constatare i danni, così da valutare i lavori di ripristino necessari, la Procura della Repubblica nelle ore successive aveva disposto il sequestro dell'edificio scolastico che ancora oggi risulta inaccessibile, come ben si evince dai numerosi ''sigilli'' posti dai carabinieri della locale stazione. Incerte dunque, le tempistiche di riutilizzo della struttura; dipenderà tutto dagli accertamenti disposti dalla magistratura, volti appunto a chiarire cause ed eventuali responsabilità.
Nel frattempo l'amministrazione comunale ha deciso di disporre accertamenti e prove di carico anche sul vicino edificio della primaria di Crotta, costruito all'epoca secondo modalità analoghe a quello delle medie interessato dal cedimento. E così lo corso giovedì i piccoli alunni che frequentano quel plesso, hanno iniziato l'anno scolastico alla primaria di Via Giovenzana (davanti al municipio).
Una soluzione temporanea perchè questa mattina hanno potuto varcare l'ingresso della loro scuola. Nel pomeriggio di sabato il sindaco Filippo Galbiati - attraverso una nota - ha fatto sapere che l'esito degli accertamenti è stato positivo: ''la struttura che ospita la primaria di Crotta è stata sottoposta a un carico superiore a quello previsto dalla normativa. La resistenza statica della struttura risulta dunque ampiamente salvaguardata anche ben oltre le soglie di legge'' si legge in uno stralcio della nota del primo cittadino. Dunque quest'oggi per loro sarà un ritorno alla normalità.
La ripartenza per gli alunni delle medie sarà invece all'insegna del cambiamento, a tempo indeterminato. La disponibilità di aule negli altri plessi della primaria facenti parte dell'istituto comprensivo, ha consentito al Comune di distribuire le classi, scongiurando il rischio DAD (didattica a distanza) che avrebbe riportato indietro, ai tempi difficili della pandemia. Otto sezioni saranno ospitate a ''capoluogo'' nella scuola di Via Giovenzana, quattro nella primaria di Crotta e due a Cascina Grassi (il plesso di Rogoredo). Riorganizzato dunque il trasporto scolastico, con la possibilità di un servizio navetta per chi si recava alle medie a piedi e con la nuova dislocazione delle aule potrebbe invece necessitare di un supporto per arrivare in classe.
Va da sè che i tempi di questa nuova modalità restano incerti; tutto dipenderà dalla Procura e da quanto ci impiegherà a disporre tutti gli accertamenti per far luce sulle cause del crollo. A quel punto poi, bisognerà dare il via alle opere di messa in sicurezza dell'auditorium e probabilmente, altre eventuali verifiche sulla stabilità dell'intero edificio, anche se in una prima nota il Comune aveva fatto sapere che le caratteristiche strutturali dell'auditorium risultano differenti rispetto al resto dell'immobile.
Intanto in questi giorni è stato tutto un ''botta e risposta'' fra partiti - di destra e di sinistra - in merito all'accaduto. Se il gruppo di minoranza CasateSi ha chiesto un consiglio comunale straordinario per discutere della vicenda, la maggioranza PAC ha espresso fiducia e vicinanza nei confronti del sindaco Filippo Galbiati.
Se il Comune era intervenuto nell'immediatezza per constatare i danni, così da valutare i lavori di ripristino necessari, la Procura della Repubblica nelle ore successive aveva disposto il sequestro dell'edificio scolastico che ancora oggi risulta inaccessibile, come ben si evince dai numerosi ''sigilli'' posti dai carabinieri della locale stazione. Incerte dunque, le tempistiche di riutilizzo della struttura; dipenderà tutto dagli accertamenti disposti dalla magistratura, volti appunto a chiarire cause ed eventuali responsabilità.
Nel frattempo l'amministrazione comunale ha deciso di disporre accertamenti e prove di carico anche sul vicino edificio della primaria di Crotta, costruito all'epoca secondo modalità analoghe a quello delle medie interessato dal cedimento. E così lo corso giovedì i piccoli alunni che frequentano quel plesso, hanno iniziato l'anno scolastico alla primaria di Via Giovenzana (davanti al municipio).
Una soluzione temporanea perchè questa mattina hanno potuto varcare l'ingresso della loro scuola. Nel pomeriggio di sabato il sindaco Filippo Galbiati - attraverso una nota - ha fatto sapere che l'esito degli accertamenti è stato positivo: ''la struttura che ospita la primaria di Crotta è stata sottoposta a un carico superiore a quello previsto dalla normativa. La resistenza statica della struttura risulta dunque ampiamente salvaguardata anche ben oltre le soglie di legge'' si legge in uno stralcio della nota del primo cittadino. Dunque quest'oggi per loro sarà un ritorno alla normalità.
La ripartenza per gli alunni delle medie sarà invece all'insegna del cambiamento, a tempo indeterminato. La disponibilità di aule negli altri plessi della primaria facenti parte dell'istituto comprensivo, ha consentito al Comune di distribuire le classi, scongiurando il rischio DAD (didattica a distanza) che avrebbe riportato indietro, ai tempi difficili della pandemia. Otto sezioni saranno ospitate a ''capoluogo'' nella scuola di Via Giovenzana, quattro nella primaria di Crotta e due a Cascina Grassi (il plesso di Rogoredo). Riorganizzato dunque il trasporto scolastico, con la possibilità di un servizio navetta per chi si recava alle medie a piedi e con la nuova dislocazione delle aule potrebbe invece necessitare di un supporto per arrivare in classe.
Va da sè che i tempi di questa nuova modalità restano incerti; tutto dipenderà dalla Procura e da quanto ci impiegherà a disporre tutti gli accertamenti per far luce sulle cause del crollo. A quel punto poi, bisognerà dare il via alle opere di messa in sicurezza dell'auditorium e probabilmente, altre eventuali verifiche sulla stabilità dell'intero edificio, anche se in una prima nota il Comune aveva fatto sapere che le caratteristiche strutturali dell'auditorium risultano differenti rispetto al resto dell'immobile.
Intanto in questi giorni è stato tutto un ''botta e risposta'' fra partiti - di destra e di sinistra - in merito all'accaduto. Se il gruppo di minoranza CasateSi ha chiesto un consiglio comunale straordinario per discutere della vicenda, la maggioranza PAC ha espresso fiducia e vicinanza nei confronti del sindaco Filippo Galbiati.
G.C.