Sirone, ''La piccola rassegna'': il viaggio di Odisseo nello spettacolo di Carlo Decio
Vent’anni lontani dalla sua terra: un viaggio, con una partenza e un ritorno a casa. Il racconto è un classico dell’epica, il poema di Omero. ''L’eroe dal multiforme ingegno'', Odisseo, viene interpretato da Carlo Decio, attore, doppiatore e mimo nell’omonimo spettacolo tratto dal celebre testo greco.
Lo spettacolo è andato in scena nella serata di sabato 14 settembre al teatro San Carlo di Sirone, all’interno de ''La piccola rassegna'', la kermesse teatrale promossa da Stendhart e curata, nella selezione di spettacoli, da Nicola Bizzarri. L’assessore a cultura e istruzione del comune, Irma Rottoli, ha fatto un saluto di benvenuto alla platea, poi gli occhi degli spettatori sono stati catturati da Carlo Decio, unico interprete del testo di Mario Gonzalez.
Con le ottime capacità di mimo, Decio ha accompagnato il pubblico con una narrazione avvincente dove agli occhi di Odisseo si alternavano quelli dei protagonisti del poema: i ciconi, il ciclope Polifemo, Eolo, i Lestregoni, Circe, le Sirene, Scilla e Cariddi, Calipso e i Feaci. Durante il viaggio, vediamo Odisseo trasformarsi, affaticato da un viaggio che sembra non trovare fine.
Il classico della letteratura greca viene rappresentato, in una versione a tratti pop, in un’ora durante la quale l’attenzione rimane alta: i dubbi, le paure, il coraggio, la disperazione, le gioie e la speranza di Odisseo sono gli stessi che proviamo noi, nel lungo percorso della nostra vita dove gli ostacoli non sono dei e personaggi mitologici. Assumono altre forme, sono i medesimi ed è forse per questo che questo racconto non smette di appassionarci.
Come Odisseo non ha gettato la spugna e ha confidato fino all’ultimo di poter rivedere la sua terra, la cara moglie Penelope, il figlio Telemaco e il cane Argo - non senza un’ultima lotta, quella contro i Proci - così anche noi possiamo continuare a inseguire i nostri sogni.
Il prossimo appuntamento con la rassegna è per giovedì 19 settembre, alle 20.30 al teatro dell’oratorio di Annone Brianza dove andrà in scena ''La stessa storia'', sulle relazioni sentimentali violente. Lo spettacolo vede protagoniste tre allieve di Stendhart Teatro scuola sulla drammaturgia di Mattia Conti e la regia di Nicola Bizzarri.
Lo spettacolo è andato in scena nella serata di sabato 14 settembre al teatro San Carlo di Sirone, all’interno de ''La piccola rassegna'', la kermesse teatrale promossa da Stendhart e curata, nella selezione di spettacoli, da Nicola Bizzarri. L’assessore a cultura e istruzione del comune, Irma Rottoli, ha fatto un saluto di benvenuto alla platea, poi gli occhi degli spettatori sono stati catturati da Carlo Decio, unico interprete del testo di Mario Gonzalez.
Con le ottime capacità di mimo, Decio ha accompagnato il pubblico con una narrazione avvincente dove agli occhi di Odisseo si alternavano quelli dei protagonisti del poema: i ciconi, il ciclope Polifemo, Eolo, i Lestregoni, Circe, le Sirene, Scilla e Cariddi, Calipso e i Feaci. Durante il viaggio, vediamo Odisseo trasformarsi, affaticato da un viaggio che sembra non trovare fine.
Il classico della letteratura greca viene rappresentato, in una versione a tratti pop, in un’ora durante la quale l’attenzione rimane alta: i dubbi, le paure, il coraggio, la disperazione, le gioie e la speranza di Odisseo sono gli stessi che proviamo noi, nel lungo percorso della nostra vita dove gli ostacoli non sono dei e personaggi mitologici. Assumono altre forme, sono i medesimi ed è forse per questo che questo racconto non smette di appassionarci.
Come Odisseo non ha gettato la spugna e ha confidato fino all’ultimo di poter rivedere la sua terra, la cara moglie Penelope, il figlio Telemaco e il cane Argo - non senza un’ultima lotta, quella contro i Proci - così anche noi possiamo continuare a inseguire i nostri sogni.
Il prossimo appuntamento con la rassegna è per giovedì 19 settembre, alle 20.30 al teatro dell’oratorio di Annone Brianza dove andrà in scena ''La stessa storia'', sulle relazioni sentimentali violente. Lo spettacolo vede protagoniste tre allieve di Stendhart Teatro scuola sulla drammaturgia di Mattia Conti e la regia di Nicola Bizzarri.