A più di una settimana di distanza dal crollo alla scuola media, qualche spunto di riflessione. Perchè la vicenda non va trattata per slogan
In questi giorni ho letto molto sul crollo avvenuto alla scuola media di Casatenovo. Si è scritto anche che l'episodio potrebbe essere ''colpa dei cambiamenti climatici''. Meglio il vecchio detto: Piove: governo ladro!
La questione va trattata seriamente e non per slogan!
Ora che le passioni si sono acquetate (da dimissioni subito a quasi salvatore della patria) sarebbe necessaria una visione complessiva sul problema, da esaminare nella sede naturale e cioè nel Consiglio Comunale, tramite una sana dialettica maggioranza opposizione, come richiesto, e non tramite comunicati, parziali ricostruzioni o difese d’ufficio.
In particolare:
- In stato di emergenza chiunque fosse stato alla guida della Amministrazione avrebbe preso gli stessi provvedimenti; come avrebbe potuto fare altrimenti? Quindi colpevolizzazione e difesa ad oltranza sono fuori luogo.
- Colpa dei cambiamenti climatici. Allora l’uomo non c’entra. E’ da anni ormai che i cambiamenti ci sono e quindi bisogna adattarsi e, compatibilmente con le nostre conoscenze, prevenire. Nel caso della scuola, qualcuno sa dire quale sia l’impatto dei cambiamenti climatici? Perchè allora non si risale al diluvio universale?
- Sarebbe necessario una rivisitazione dell’intero problema, per una conoscenza approfondita, perché ormai la memoria ed i passaggi logici ed amministrativi si perdono e devono essere portati a conoscenza dei cittadini:
Per non parlare senza cognizioni di causa, la conoscenza dei fatti è fondamentale. Nelle sedi appropriate e portate a conoscenza della popolazione e non tramite i media. Se i passaggi sono tutti a posto, OK. Diversamente occorre prendere degli appropriati provvedimenti.
PS. Leggo spesso sui giornali la definizione di ''ecomostro'' a proposito dell’area Vismara/Vister. Definizione non appropriata perché gli ecomostri sono quelli abusivi e soggetti a non chiare determinazioni legali. Qui non c’è niente di abusivo, ancorchè ora, con la sensibilità attuale si può dire che siano esteticamente un pugno nello stomaco. Non bisogna dimenticare però che le due imprese, con i loro edifici, hanno creato lavoro, ricchezza e benessere a Casatenovo e dintorni.
La questione va trattata seriamente e non per slogan!
Ora che le passioni si sono acquetate (da dimissioni subito a quasi salvatore della patria) sarebbe necessaria una visione complessiva sul problema, da esaminare nella sede naturale e cioè nel Consiglio Comunale, tramite una sana dialettica maggioranza opposizione, come richiesto, e non tramite comunicati, parziali ricostruzioni o difese d’ufficio.
In particolare:
- In stato di emergenza chiunque fosse stato alla guida della Amministrazione avrebbe preso gli stessi provvedimenti; come avrebbe potuto fare altrimenti? Quindi colpevolizzazione e difesa ad oltranza sono fuori luogo.
- Colpa dei cambiamenti climatici. Allora l’uomo non c’entra. E’ da anni ormai che i cambiamenti ci sono e quindi bisogna adattarsi e, compatibilmente con le nostre conoscenze, prevenire. Nel caso della scuola, qualcuno sa dire quale sia l’impatto dei cambiamenti climatici? Perchè allora non si risale al diluvio universale?
- Sarebbe necessario una rivisitazione dell’intero problema, per una conoscenza approfondita, perché ormai la memoria ed i passaggi logici ed amministrativi si perdono e devono essere portati a conoscenza dei cittadini:
- Quando è stata costruita la scuola non sono state fatte prove sulla struttura?
- Se è vero che la struttura è solida, come comunicatoci, allora ci si chiede se siano stati fatti degli studi di fattibilità tecnica ed economica sulla scuola attuale quando l’Amministrazione ha deciso di costruire la nuova scuola e quali siano state le motivazioni. La logica dice che c’è qualcosa che non quadra.
- La manutenzione è stata fatta sempre nei modi dovuti per sopperire alla cosiddetta obsolescenza dell’edificio scuola, documentata da più fatti? Tutto sommato l’edificio non è ''vecchio'': ha solo 50 anni circa. O è colpa dello Stato che ha imposto un certo tipo di struttura, allora all’avanguardia?
- Perché solo l’auditorium è fatiscente e ora non ha sopportato il carico d’acqua? Se non manutenuto, a lungo andare con le piogge anche degli anni passati, la struttura non ha retto. Gutta cavat lapidem…. Si ritorna alla manutenzione (Tetto, canali, gronde etc.).
Per non parlare senza cognizioni di causa, la conoscenza dei fatti è fondamentale. Nelle sedi appropriate e portate a conoscenza della popolazione e non tramite i media. Se i passaggi sono tutti a posto, OK. Diversamente occorre prendere degli appropriati provvedimenti.
PS. Leggo spesso sui giornali la definizione di ''ecomostro'' a proposito dell’area Vismara/Vister. Definizione non appropriata perché gli ecomostri sono quelli abusivi e soggetti a non chiare determinazioni legali. Qui non c’è niente di abusivo, ancorchè ora, con la sensibilità attuale si può dire che siano esteticamente un pugno nello stomaco. Non bisogna dimenticare però che le due imprese, con i loro edifici, hanno creato lavoro, ricchezza e benessere a Casatenovo e dintorni.
Un cittadino casatese