Bosisio, un genitore: l'autobus non passa e lascia tutti i ragazzi a piedi
Riceviamo e pubblichiamo la lettera di un genitore circa un disservizio che si sarebbe verificato negli scorsi giorni a Bosisio, ai danni dei ragazzi in attesa dell'autobus di linea per raggiungere i plessi scolastici. Lo spazio resta a disposizione per eventuali repliche, contributi e/o precisazioni:
Buongiorno,
Vi scrivo per segnalarvi una problematica che questa settimana ha interessato la linea di bus che transita da Bosisio Parini.
Iniziano le scuole ma i problemi con i trasporti pubblici rimangono.
Sulla linea C40 Como-Lecco, con fermata in Via Manzoni a Bosisio, è accaduto questo: lunedì 16 e mercoledì 18 settembre, la corsa delle 7.15, non è passata dalla fermata lasciando tutti gli studenti a piedi e obbligando i loro genitori a riprendere i propri figli e portarli direttamente nelle scuole della provincia lecchese.
Ragazzi che rimangono alle fermate perché i bus sono sempre più affollati, sempre meno sicurezza sui mezzi e assenza totale di controllori: ogni anno è sempre peggio e noi famiglie paghiamo fior di soldi per gli abbonamenti e avere poi un servizio a mio avviso indecente.
Qualcuno può fare qualcosa per risolvere questi problemi? Lo chiediamo alla società Asf autolinee che gestisce il servizio, al settore viabilità e trasporti della Provincia di Lecco e alle amministrazioni locali.
Speriamo che questo tema venga affrontato anche in sede politica visto che il problema riguarda sia chi studia, sia chi lavora e in generale tutti i cittadini che, per qualsiasi motivo, si trovano nelle condizioni di dover utilizzare i mezzi pubblici.
Buongiorno,
Vi scrivo per segnalarvi una problematica che questa settimana ha interessato la linea di bus che transita da Bosisio Parini.
Iniziano le scuole ma i problemi con i trasporti pubblici rimangono.
Sulla linea C40 Como-Lecco, con fermata in Via Manzoni a Bosisio, è accaduto questo: lunedì 16 e mercoledì 18 settembre, la corsa delle 7.15, non è passata dalla fermata lasciando tutti gli studenti a piedi e obbligando i loro genitori a riprendere i propri figli e portarli direttamente nelle scuole della provincia lecchese.
Ragazzi che rimangono alle fermate perché i bus sono sempre più affollati, sempre meno sicurezza sui mezzi e assenza totale di controllori: ogni anno è sempre peggio e noi famiglie paghiamo fior di soldi per gli abbonamenti e avere poi un servizio a mio avviso indecente.
Qualcuno può fare qualcosa per risolvere questi problemi? Lo chiediamo alla società Asf autolinee che gestisce il servizio, al settore viabilità e trasporti della Provincia di Lecco e alle amministrazioni locali.
Speriamo che questo tema venga affrontato anche in sede politica visto che il problema riguarda sia chi studia, sia chi lavora e in generale tutti i cittadini che, per qualsiasi motivo, si trovano nelle condizioni di dover utilizzare i mezzi pubblici.
Un genitore