Viganò: il nuovo polo civico ancora fermo. Qualche novità arriva dalla causa civile
Dovrebbe essere convocata entro la fine del mese di ottobre l'assemblea pubblica attraverso la quale l'amministrazione comunale Bertarini intende condividere con la cittadinanza le ultime novità in merito alla delicata vicenda relativa alla Casa dei Viganesi. Nonostante il progetto di un nuovo centro civico in Via Marconi, nell'area un tempo occupata dal centro di raccolta, fosse fortemente voluto dalla maggioranza, gli ostacoli che in questi anni si sono posti lungo il cammino, ne hanno di fatto fermato la realizzazione.
Come si ricorderà, nel giugno 2020 era stato sottoscritto un contratto tra il Consorzio Ciro Menotti, la Co.e.m. Cooperativa Edilizia Mediterranea ed il Comune per la realizzazione della struttura che avrebbe dovuto ospitare le associazioni del paese; alla fine dello stesso anno però, l’amministrazione Bertarini aveva disposto la risoluzione del contratto per motivi di inadempienza.
Il ''braccio di ferro'' fra i contendenti - entrambi decisi a far valere le proprie ragioni - si era spostato così in Tribunale. E proprio da qui arriva l'ultimo aggiornamento in merito alla complessa questione. Lo si evince da una recente deliberazione di giunta attraverso la quale il Comune di Viganò si impegna a restituire una cifra complessiva di poco più di 52mila euro (vale a dire parte della cauzione incamerata) al Consorzio Ciro Menotti quale atto di transazione, a chiusura definitiva del giudizio.
Una decisione diretta conseguenza di un esito probabilmente non favorevole - per quel che riguarda la causa civile - per il Comune di Viganò, seppur non siano note al momento, le motivazioni che hanno portato il giudice Boerci a formulare questa sentenza.
Interpellati sulla questione, gli amministratori hanno preferito non commentare sino appunto alla prevista assemblea pubblica, la cui data non è stata ancora fissata.
Intanto i lavori per il nuovo polo civico viganese non sono più ripartiti. Dopo la controversia con la prima impresa esecutrice dei lavori, il Comune aveva siglato un nuovo contratto con una società di Bologna, la quale aveva poi indicato, in una sua consociata siracusana, l'esecutrice delle opere. Il cantiere avviato a inizio 2022 sotto i migliori auspici, si era però arenato a causa del rincaro dei prezzi dei materiali, con un conseguente aumento dei costi dell'intervento, ritenuti non sostenibili dall'amministrazione. I lavori per la Casa dei Viganesi ad oggi appaiono di fatto fermi, a meno di novità al momento non ancora rese note dall'ente.
Come si ricorderà, nel giugno 2020 era stato sottoscritto un contratto tra il Consorzio Ciro Menotti, la Co.e.m. Cooperativa Edilizia Mediterranea ed il Comune per la realizzazione della struttura che avrebbe dovuto ospitare le associazioni del paese; alla fine dello stesso anno però, l’amministrazione Bertarini aveva disposto la risoluzione del contratto per motivi di inadempienza.
Il ''braccio di ferro'' fra i contendenti - entrambi decisi a far valere le proprie ragioni - si era spostato così in Tribunale. E proprio da qui arriva l'ultimo aggiornamento in merito alla complessa questione. Lo si evince da una recente deliberazione di giunta attraverso la quale il Comune di Viganò si impegna a restituire una cifra complessiva di poco più di 52mila euro (vale a dire parte della cauzione incamerata) al Consorzio Ciro Menotti quale atto di transazione, a chiusura definitiva del giudizio.
Una decisione diretta conseguenza di un esito probabilmente non favorevole - per quel che riguarda la causa civile - per il Comune di Viganò, seppur non siano note al momento, le motivazioni che hanno portato il giudice Boerci a formulare questa sentenza.
Interpellati sulla questione, gli amministratori hanno preferito non commentare sino appunto alla prevista assemblea pubblica, la cui data non è stata ancora fissata.
Intanto i lavori per il nuovo polo civico viganese non sono più ripartiti. Dopo la controversia con la prima impresa esecutrice dei lavori, il Comune aveva siglato un nuovo contratto con una società di Bologna, la quale aveva poi indicato, in una sua consociata siracusana, l'esecutrice delle opere. Il cantiere avviato a inizio 2022 sotto i migliori auspici, si era però arenato a causa del rincaro dei prezzi dei materiali, con un conseguente aumento dei costi dell'intervento, ritenuti non sostenibili dall'amministrazione. I lavori per la Casa dei Viganesi ad oggi appaiono di fatto fermi, a meno di novità al momento non ancora rese note dall'ente.