Missaglia: dopo il maltempo, Lavandaia liberato dai detriti a Ossola
Intervento di somma urgenza per mettere in sicurezza il torrente Lavandaia a Missaglia, in località Ossola. Il violento nubifragio della scorsa domenica 8 settembre ha causato problemi anche in Via Molino Cattaneo, zona particolarmente critica poichè il corso d'acqua scorre a ridosso delle abitazioni. In occasione di precipitazioni intense, non è per nulla raro assistere all'esondazione del Lavandaia e ciò è avvenuto anche una dozzina di giorni fa.
''Abbiamo concordato un intervento urgente con Regione'' ha detto il sindaco Paolo Redaelli. ''Con le ultime bombe d'acqua l'alveo del fiume si era allargato di tre metri, con conseguenti rischi idrogeologici''.
Effettuato un sopralluogo nella giornata di mercoledì insieme ai tecnici di ERSAF, il Comune ha incaricato poi un'azienda di rimuovere il materiale che si era depositato nel letto del torrente. ''Sono stati portati via otto rimorchi di trattore pieni di tronchi, terra e altri detriti'' ha aggiunto il primo cittadino.
Una volta concluso l'intervento di pulizia, si provvederà alla restante parte dei lavori concordati con Regione, che in questa fase saranno finanziati dal Comune (con il successivo rimborso da parte dell'ente superiore ndr) trattandosi di un'opera di somma urgenza che non può attendere. Lungo il corso del torrente vanno infatti ricreate le curve che l'azione dell'acqua ha di fatto eliminato, attraverso la posa di massi ciclopici nel tratto a sinistra rispetto all'abitato di Cascina Molino Cattaneo.
''Se il torrente scorre in maniera troppo veloce c'è il rischio che si crei un effetto diga con il materiale che si deposita sul fondo, e che il ponte - in caso di un'ulteriore bomba d'acqua - possa essere nella peggiore delle ipotesi portato via dalla forza dell'acqua'' ha concluso l'amministratore, che incontrerà poi i privati che vivono a ridosso del Lavandaia per concordare altri eventuali interventi.
''Abbiamo concordato un intervento urgente con Regione'' ha detto il sindaco Paolo Redaelli. ''Con le ultime bombe d'acqua l'alveo del fiume si era allargato di tre metri, con conseguenti rischi idrogeologici''.
Effettuato un sopralluogo nella giornata di mercoledì insieme ai tecnici di ERSAF, il Comune ha incaricato poi un'azienda di rimuovere il materiale che si era depositato nel letto del torrente. ''Sono stati portati via otto rimorchi di trattore pieni di tronchi, terra e altri detriti'' ha aggiunto il primo cittadino.
Una volta concluso l'intervento di pulizia, si provvederà alla restante parte dei lavori concordati con Regione, che in questa fase saranno finanziati dal Comune (con il successivo rimborso da parte dell'ente superiore ndr) trattandosi di un'opera di somma urgenza che non può attendere. Lungo il corso del torrente vanno infatti ricreate le curve che l'azione dell'acqua ha di fatto eliminato, attraverso la posa di massi ciclopici nel tratto a sinistra rispetto all'abitato di Cascina Molino Cattaneo.
''Se il torrente scorre in maniera troppo veloce c'è il rischio che si crei un effetto diga con il materiale che si deposita sul fondo, e che il ponte - in caso di un'ulteriore bomba d'acqua - possa essere nella peggiore delle ipotesi portato via dalla forza dell'acqua'' ha concluso l'amministratore, che incontrerà poi i privati che vivono a ridosso del Lavandaia per concordare altri eventuali interventi.