Oggiono: grazie ad un privato arriva un DAE in Via 25 Aprile
Le cifre significative riguardanti i casi di arresto cardiaco che si verificano in Italia (60.000 nel nostro Paese, di cui 12.500 in Lombardia), non hanno lasciato indifferente la comunità di Oggiono. Il Centro di Coordinamento Radio Soccorso (CCRS Odv), in collaborazione con GPS Brianza e con il sostegno del Comune, si è attivato sul territorio promuovendo il progetto ''Lecco nel Cuore'', che ha preso possibile l’installazione di un defibrillatore automatico esterno in Via 25 Aprile 18, nella sede dello studio Meroni. Questo strumento inaugurato nel pomeriggio di sabato 28 settembre si aggiunge alle cinque postazioni esistenti nell'ambito del ''Progetto Ciclovia dei Laghi Cardioprotetta'', che copre Lecco (Camping Rivabella) e le zone limitrofe, tra cui Vercurago, Olginate (ristorante Cantù), Garlate e Pescate (parco Le Torrette).
''Ringrazio Giorgio - ha esordito il sindaco oggionese Chiara Narciso, nel discorso di apertura - dal momento che ha creduto in questo progetto e per averci coinvolti, attraverso il patrocinio. Abbiamo condiviso questa iniziativa anche attraverso i nostri canali perché ci sentiamo maggiormente chiamati al tema dell’informazione e della formazione della popolazione. Sentendo i dati e le parole che ci hanno riportato però, sento che c’è ancora tanto da fare: anche da una tragica esperienza che ha coinvolto mia madre in prima persona, desidero fortemente che la formazione, la conoscenza e la sensibilità su questi temi sia sempre più alta. Grazie a questo primo esempio spero che la nostra città possa diventare sempre più consapevole''.
''Questo progetto è nato in occasione di una festa a sorpresa dedicata a un mio collega'' ha raccontato l’ingegnere Giorgio Meroni, promotore dell'iniziativa. ''In quella serata abbiamo iniziato a confrontarci rispetto al desiderio di fornire alla comunità oggionese un defibrillatore, posizionandolo poi sotto il nostro ufficio, interamente ristrutturato e riqualificato in questi ultimi anni. L’associazione CCRS è una realtà che conosco da tempo, quindi ho deciso di collaborare con i soci, che ci supportano nella divulgazione dell’utilizzo e dell’importanza di questo strumento''.
''Questo strumento - hanno spiegato Cristiano Pelà, Istruttore BLS A.H.A. e BLSD Laico responsabile centro formazione CCRS e il dottor Guido Francesco Villa, specialista in Anestesia e Rianimazione, già Clinical/Scientific Senior Consultant Agenzia Regionale Emergenza/Urgenza (A.R.E.U.) - ha bisogno di tenere una temperatura costante: per questo motivo serve un continuo monitoraggio ma, in realtà, c'è da dire che questa macchina è anche molto intelligente. Una caratteristica che deriva dal fatto che, una volta estratta dalla scatola in cui è contenuta, è molto semplice da utilizzare. Una valore facilitato anche dall’accompagnamento telefonico da parte di un operatore sanitario: ad ogni modo, vengono promossi corsi di formazione che orientano anche persone comuni all’utilizzo di questo mezzo che, in caso di qualsiasi imprevisto, può essere sostituito eventualmente dal massaggio cardiopolmonare. Anche per quest’ultimo sono promossi corsi: in ogni caso il consiglio è quello di agire sempre. Capita diverse volte di arrivare sul luogo di un incidente di questa natura e accorgersi che nessuno dei presenti è intervenuto. Questo non dovrebbe più accadere''.
In caso di arresto cardiaco è consigliabile muoversi tempestivamente, al contrario invece di episodi di natura traumatica, dove è invece importante capire - prima di ogni tipo di intervento - come è avvenuta la caduta della persona da soccorrere evitando dunque di esporla ad altri eventuali rischi.
''Comprendo perfettamente - hanno proseguito i relatori - che il timore o l’ansia di sbagliare possano bloccare chi non ha mai eseguito rianimazione. Tuttavia, nel momento in cui si vede una persona che ha bisogno di un intervento, bisogna andare oltre alla paura. Giusto l’altro giorno abbiamo assistito a un episodio in cui, di fronte a un incidente di questa natura, un passante è stato salvato grazie alla presenza del defibrillatore''.
Al termine dell’inaugurazione i presenti sono stati invitati a osservare il cartello indicativo delle istruzioni e della mappa del territorio dove sono già presenti questi strumenti. La riflessione e il confronto con le parole ascoltate dalle autorità e dai protagonisti, che hanno reso possibile questo obiettivo, sono proseguiti nel rinfresco, allestito nel cortile interno.
''Ringrazio Giorgio - ha esordito il sindaco oggionese Chiara Narciso, nel discorso di apertura - dal momento che ha creduto in questo progetto e per averci coinvolti, attraverso il patrocinio. Abbiamo condiviso questa iniziativa anche attraverso i nostri canali perché ci sentiamo maggiormente chiamati al tema dell’informazione e della formazione della popolazione. Sentendo i dati e le parole che ci hanno riportato però, sento che c’è ancora tanto da fare: anche da una tragica esperienza che ha coinvolto mia madre in prima persona, desidero fortemente che la formazione, la conoscenza e la sensibilità su questi temi sia sempre più alta. Grazie a questo primo esempio spero che la nostra città possa diventare sempre più consapevole''.
''Questo progetto è nato in occasione di una festa a sorpresa dedicata a un mio collega'' ha raccontato l’ingegnere Giorgio Meroni, promotore dell'iniziativa. ''In quella serata abbiamo iniziato a confrontarci rispetto al desiderio di fornire alla comunità oggionese un defibrillatore, posizionandolo poi sotto il nostro ufficio, interamente ristrutturato e riqualificato in questi ultimi anni. L’associazione CCRS è una realtà che conosco da tempo, quindi ho deciso di collaborare con i soci, che ci supportano nella divulgazione dell’utilizzo e dell’importanza di questo strumento''.
''Questo strumento - hanno spiegato Cristiano Pelà, Istruttore BLS A.H.A. e BLSD Laico responsabile centro formazione CCRS e il dottor Guido Francesco Villa, specialista in Anestesia e Rianimazione, già Clinical/Scientific Senior Consultant Agenzia Regionale Emergenza/Urgenza (A.R.E.U.) - ha bisogno di tenere una temperatura costante: per questo motivo serve un continuo monitoraggio ma, in realtà, c'è da dire che questa macchina è anche molto intelligente. Una caratteristica che deriva dal fatto che, una volta estratta dalla scatola in cui è contenuta, è molto semplice da utilizzare. Una valore facilitato anche dall’accompagnamento telefonico da parte di un operatore sanitario: ad ogni modo, vengono promossi corsi di formazione che orientano anche persone comuni all’utilizzo di questo mezzo che, in caso di qualsiasi imprevisto, può essere sostituito eventualmente dal massaggio cardiopolmonare. Anche per quest’ultimo sono promossi corsi: in ogni caso il consiglio è quello di agire sempre. Capita diverse volte di arrivare sul luogo di un incidente di questa natura e accorgersi che nessuno dei presenti è intervenuto. Questo non dovrebbe più accadere''.
In caso di arresto cardiaco è consigliabile muoversi tempestivamente, al contrario invece di episodi di natura traumatica, dove è invece importante capire - prima di ogni tipo di intervento - come è avvenuta la caduta della persona da soccorrere evitando dunque di esporla ad altri eventuali rischi.
''Comprendo perfettamente - hanno proseguito i relatori - che il timore o l’ansia di sbagliare possano bloccare chi non ha mai eseguito rianimazione. Tuttavia, nel momento in cui si vede una persona che ha bisogno di un intervento, bisogna andare oltre alla paura. Giusto l’altro giorno abbiamo assistito a un episodio in cui, di fronte a un incidente di questa natura, un passante è stato salvato grazie alla presenza del defibrillatore''.
Al termine dell’inaugurazione i presenti sono stati invitati a osservare il cartello indicativo delle istruzioni e della mappa del territorio dove sono già presenti questi strumenti. La riflessione e il confronto con le parole ascoltate dalle autorità e dai protagonisti, che hanno reso possibile questo obiettivo, sono proseguiti nel rinfresco, allestito nel cortile interno.
V.I.