Garbagnate: Ville Aperte si conclude con un bilancio più che positivo

Tre turni per altrettanti siti messi a disposizione del pubblico in occasione di Ville Aperte 2024, a cui ha partecipato, per la prima volta con due date, anche il comune di Garbagnate Monastero. 
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Nella prima giornata, avvenuta a metà settembre, sono state aperte le porte di Casa Micanzi, un palazzo d’epoca costruito nel 1603 ed edificio principale del borgo fortificato che era Brongio superiore in epoca medioevale: alla presentazione, con annessi momenti di intrattenimento musicale e spazi per gli artigiani del territorio, avevano partecipato quasi 200 persone. 
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Il programma è proseguito con un secondo appuntamento per l’intera giornata di domenica 29 settembre. Sono stati aperti al pubblico tre edifici. 
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Quasi un centinaio di visitatori, accompagnati dalle spiegazioni dell’architetto Alessia Ronchetti, sono stati attirati dall’apertura della chiesa dedicata a San Martino, che sorge isolata in una posizione elevata sopra la strada che dal centro del paese conduce in località Gaesso e Tregiorgio.
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Di origine medioevale, con impianto semplice a unica navata, fu edificata probabilmente intorno alla metà del XII secolo, forse legata all'Ordine religioso degli Umiliati di Garbagnate o a quella di Gaesso. Adibita a lazzaretto durante la peste del 1630, conserva sul fianco meridionale i resti degli appestati qui deceduti, raccolti in una nicchia alta sulla parete esterna.
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Ben 191 sono state le presenze a Palazzo Boselli, presentato dalla dottoressa Federica Colombo e da Sara Hasa. Una parte della costruzione è datata intorno al XI secolo e questo fa pensare che, originariamente, l’immobile formasse un complesso monastico unico con l’adiacente chiesa dei SS Nazaro e Celso.
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La costruzione, a seguito della progressiva riduzione dell’importanza del sito abbaziale, divenne proprietà di diverse famiglie: nel 1503 fu nelle mani della famiglia Corbetta, nel 1798 della famiglia Butti e nel 1886 della famiglia Boselli. Una parte del complesso è oggi adibita ad abitazione e un’altra parte, sede di un’azienda tessile per la produzione di tessuti, diretta erede dell’attività e della cultura tessile della famiglia Boselli.
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L’architetto Elisabetta Bosisio ha invece guidato le 106 persone che hanno visitato, la chiesa dei santi Nazaro e Celso, l’oratorio costruito nel XII secolo su una struttura più antica risalente al V-VI secolo, caratterizzata da una tecnica costruttiva nota come “opus incertum”.
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L'interno non è intonacato e si presenta a navata unica, separata dal presbiterio tramite un arco trionfale. Qui è conservata la caratteristica Madonna del Latte, ovvero l'immagine di una Madonna che allatta, che reca il giorno preciso della sua esecuzione, 27 febbraio 1526.
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Al termine delle visite, la giornata di Ville Aperte si è conclusa nella chiesa dei Santi Nazari e Celso con il concerto "Trame di bellezza in Musica": in questa preziosa cornice, circa un centinaio di persone, sono state allietate da diversi musicisti sotto la direzione artistica di Antonio Arrigoni: Swami Losa, Cecilia Curioni, Mariana Coronel Castromonte, Leonardo Bianchi e Gabriele Lazzati. 
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Gli organizzatori della manifestazione, che hanno lavorato diverse settimane per curare nei dettagli l’accoglienza e offrire una piacevole esperienza di visita, sono soddisfatti dell’affluenza, segno che l’iniziativa ha suscitato un crescente interesse tra le persone che hanno scelto Garbagnate Monastero per conoscere il territorio. 
M.Mau.
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